Giambattista Tiepolo nacque a Venezia. La rivalutazione di quest’artista iniziò circa mezzo secolo fa, e coincise naturalmente con quel generale processo di revisione del Barocco che doveva portare gli studi storico-artistici su un piano di nuova visione critica rispetto all’arte del Seicento e Settecento. Tuttavia, è singolare il fatto che in quest’opera di rivendicazione, il Tiepolo apparisse come un fenomeno a sé stante. In realtà, egli era considerato come l’ultimo dei vecchi grandi maestri del Rinascimento.
Tiepolo - Madonna con bambino
Il Tiepolo, piccolino, manieroso, mite, che i Veneziani chiamavano con scherzosa bonomìa “Il Tiepoletto”, covava dentro di sé un mare di fantasie, era agitato da una bruciante passione per l’arte. Bastano, ad indicarlo, quei suoi occhi spiritati, mordenti, che ci vengono incontro dai suoi autoritratti, e quella tensione sensuale nel suo naso d’aquila e nelle sue tumide labbra sinuose.
Susanna coi Vecchioni
Tiepolo fu di una potenzialità creatrice quasi senza limiti. Egli abbracciò tutti i generi di pittura: la sacra, la profana, l’eroica e l’aneddotica, la storica e la ritrattistica, toccò le corde più drammatiche e quelle più liriche, dominò superfici murali di centinaia di metri quadrati e si dilettò in schizzi di poco più di una spanna.
Tiepolo - Giovane con papagallo
La pittura gli era entrata nel sangue e fu anche un gioioso tormento di ricerche, di perfezione, di superamento, e sempre nell’ordine di un’esperienza vissuta e conquistata giorno per giorno. Giambaattista Tiepolo è il maestro della tavolozza cromatica e della leggerezza del segno della pittura Veneziana del Settecento.
Tiepolo nello studio di Apelles
Il suo stile grandioso presenta caratteristiche sofisticate e iperboliche, in un senso tipicamente settecentesco, le scene da lui create evocano un mondo dilatato all’infinito e fittizio, reso da una tavolozza cromaticamente scintillante e da una luce fredda e irreale, creato usando un tono argenteo che si riflette dagli oggetti come dalle figure, che perdono ogni consistenza plastica.
Tiepolo - Dama al ballo
Un fatto singolare accadde ad un suo capolavoro, scomparso da oltre 200 anni, che è stato ritrovato nell’attico di un castello in Francia, dove era stato “nascosto” dagli antenati proprietari perché considerato “osceno”, dal momento che raffigura una donna a seno nudo. Nel 1762, accompagnato dai due figli, Tiepolo partì per Madrid e si mise al servizio di re Carlo III, che l’invitò a decorare tre sale del palazzo reale. Morì a Madrid e lì fu sepolto, nel 1770.
N.B. – Unitamente alla pagina della scorsa settimana sul Cimabue, questa pagina è stata predisposta da Giovanna per assicurare la continuità delle rubriche del Bosco anche durante la sua assenza. Io ho avuto solo l’incarico di mandarla in onda come da precedenti accordi con la stessa Giovanna alla quale auguriamo un pronto rientro in perfetta forma. Onoriamo questa sua mirabile buona volontà con i nostri commenti che lei leggerà postumi. Un saluto a tutti, grazie.
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d