LA DOMENICA DEL BOSCO
Scritto da Giuseppe il 31 Maggio 2015 | 35 commenti- commenta anche tu!

È da tanto che non scrivo nel Bosco dell’amata terra mia: La Sardegna.
Parto da lontano, rileggendo un po’ di storia dalla dominazione spagnola in poi.
Il Regno di Sardegna restò Iberico per circa quattrocento anni, dal 1323 al 1720, assorbendo molte tradizioni, costumi, espressioni linguistiche e modi di vita spagnoli, oggi rappresentati nelle sfilate folkloristiche di Sant’Efisio Cagliari (1° maggio), della Cavalcata Sarda a Sassari (penultima domenica di maggio) e del Redentore a Nuoro (fine agosto). Nel 1708, a causa della Guerra di Successione spagnola, il governo del Regno di Sardegna passò di fatto nelle mani degli Austriaci sbarcati nell’isola.
Cagliari: Bastione S.Remy
Nel 1717 il Cardinale Alberoni, ministro di Filippo V di Spagna, rioccupò la Sardegna. Nel 1718, col trattato di Londra, il Regno di Sardegna venne ceduto ai Duchi di Savoia, Principi di Piemonte. Con questo passaggio il Regno di Sardegna si italianizzò e assunse il diritto alla summa potestas, ovvero il riconoscimento e la facoltà di stipulare trattati internazionali.
Nel 1799, a causa delle Guerre Napoleoniche in Italia, i Savoia lasciarono Torino e si rifugiarono per circa 15 anni a Cagliari, lasciando il segno della loro presenza soprattutto a Cagliari.
Ruderi Anfiteatro romano
Nel 1847 i Sardi rinunciarono “spontaneamente” (mah?) all’autonomia statuale e si “fusero” col Piemonte per avere un unico Parlamento, un’unica Magistratura ed un unico Governo a Torino.
Nel 1848 iniziarono le Guerre d’Indipendenza per l’Unità d’Italia condotte dai re di Sardegna per 13 anni.
Conosciamo la storia e sappiamo tutti che nel 1861 il Regno di Sardegna si trasformò in Regno d’Italia e nacque lo Stato Italiano che ancora oggi celebra i suoi anniversari, prima come Regno d’Italia e ora come Repubblica Italiana.
Palazzo "Baccaredda" sede del Comune di Cagliari
L’argomento può essere senz’altro interessante ma non era la mia prima intenzione parlare della storia della Sardegna per cui, dopo queste sciabolate di larga scala, pensavo che, all’approssimarsi della nostra bella estate, la stagione di maggiore interesse turistico, che porta tantissimi a trascorrere in questa bella isola al centro del Mediterraneo il loro periodo di vacanza, non sarebbe male la descrizione di qualche itinerario da percorrere unendo lo svago diportistico all’aggiornamento culturale.
Bus turistico "City tour"
Penso ai turisti che arrivano con la nave da crociera che attracca nel porto di Cagliari, scendono a terra e salgono sul bus panoramico scoperto che li porta a fare il giro “turistico” della città e in pratica la vedono nell’aspetto di facciata quindi dall’esterno ma perdono il contenuto culturale.
Antica Basilica di San Saturnino
Un giro veloce “mordi e fuggi”, qualche foto esterna dei principali monumenti perché all’ora di pranzo è programmato il rientro a bordo per il desinare. Poi racconteranno ad amici e parenti che d’aver visitato la bella città di Cagliari, in Sardegna come previsto nel cartellone della crociera ma, in realtà, non hanno visto la vera anima storico/culturale della città.
Trascurando quelle che possono essere spiagge e bellezze naturali di grande interesse, che sono poi le cose che maggiormente attirano il turista, vorrei, invece, mostrare alcune immagini particolari dei siti monumentali religiosi e civili della mia città, appunto Cagliari.
Basilica Nostra Signora di Bonaria a Cagliari
Simulacro di N.S. di Bonaria che ha dato il nome alla città di Buenos Aires in Argentina
Sono tantissimi i siti di interesse turistico culturale ma oggi oltre a qualche immagine dall’esterno, come la vedono i turisti seduti sul bus panoramico, vengo a mostrarvi anche qualcosa dell’interno del “Palazzo Regio”, sconosciuto ai più.
Veduta aerea con il Palazzo Regio e la Cattedrale
Il Palazzo fu impiantato all'epoca della presenza pisana nell’isola e venne adibito a sede Viceregia nel 1337 per volontà di Pietro d'Aragona, sovrano del "Regnum Sardiniae et Corsicae".
Interno del Palazzo Regio, ora sede della Prefettura
Nei suoi locali, oltre agli appartamenti privati dei componenti la corte Viceregia, ebbero sede la Reale Udienza e la direzione della difesa militare dell'isola. Soltanto a partire dal 1720, con il passaggio dalla monarchia asburgica a quella sabauda, ci furono cambiamenti sostanziali, che comportarono sia la ristrutturazione degli interni sia il rifacimento della facciata.
Palazzo Regio Scalinata d'onore
L'atrio introduce alla scalinata che porta al piano nobile; quindi si passa, attraverso la sala con i ritratti dei Viceré, nell'aula divenuta poi sede del Consiglio Provinciale, realizzata nella sua attuale configurazione alla fine dell'Ottocento e decorata tra il 1893 e il 1896 da Domenico Bruschi. Al secondo piano si accede attraverso due scale di servizio.
Palazzo Regio Salone di rappresentanza
Spero di aver proposto ancora qualcosa che possa avere destato il vostro interesse. Grazie per la vostra pazienza, cari Amici, Buona Domenica per tutti.




