Questo racconto di Nembo è uno di quelli che ricordano
ed è sempre piacevole ritornare indietro nel tempo e rivivere la nostra infanzia, non possiamo dimenticarla, è stato il periodo della nostra formazione fisica, caratteriale e culturale per l’approccio alla vita.
Il confronto con i giovani d’oggi è d'obbligo e ci aiuta a capire come va il mondo e come cambia l’esistenza degli esseri umani.
Grazie Nembo, portaci ancora di queste preziosità, sono perle sempre gradite, arricchiscono il Bosco e tutti noi.
Post by Nembo
RICONOSCERSI CON FANTASIA
Alla fine della seconda guerra mondiale, l’Italia era un paese profondamente ferito, disastrato, per i bombardamenti subiti e molto altro che tutti conosciamo. Il passaggio dell’Italia alla modernità fu miracoloso, dall’urbanizzazione, agli spazi di libertà in modo sempre positivo nella vita sociale, la storia corre veloce e con le varie trasformazioni sociali e culturali sommata a quello del consumo diede origine ad un fenomeno nuovo per l’Italia con sempre più espansione economica.
Il triciclo ambulante per la vendita dei gelati
Il miracolo Italiano (Boom economico) ha spento un periodo buio della nostra storia con uno sviluppo e miglioramento generale delle condizioni di vita sostenuto dei consumi che, dal 1950 fino al 1962, ha regalato con il lavoro una distribuzione di ricchezza non solo per la nostra famiglia, ma soprattutto la nostra da bambini, specialmente a quelli nati appena finita la guerra.
L'infantile gioco con le biglie di vetro
Si passavano ore e ore ad inventare giochi, si giocava a palline di vetro, con i tappi delle bibite, con le figurine, con i cerchi delle biciclette, si costruivano carrettini a rotelle, si giocava a nascondino, a bandiera, si formavano squadre per giocare e gli scartati non andavano poi dallo psicologo perché si sentivano esclusi e avevano subito un trauma, non chiamavano subito la mamma con Smartphone.
Molto diffusi i giochi con le figurine
La domanda allora è questa: Come abbiamo fatto a sopravvivere, a crescere e diventare grandi, ora c’è silenzio, ora parlano i cellulari in un contatto virtuale, gli occhi con i vari sguardi non esistono più solo messaggi con Wazzapp, iPhone, Tablet, le piccole abrasioni che si notavano a fine giornata giocando non esistono più, è cambiato il modo di vivere, di comunicare, è cambiato il linguaggio, è cambiata la cultura, è cambiato il modo di vivere, di giocare, vedendo non solo gli adolescenti ma anche bambini sempre con gli smartphone o simili in mano, allora…ci si può chiedere è meglio questa o la nostra di un tempo?
Gioco di strada: il salto della cavallina
Tutti i grandi sono stati bambini una volta. C’era un tempo, ormai lontano nel tempo, in cui sapevamo far volare un’aquilone fatto da noi, sognare, giocare e fantasticare, era il tempo del “Come se...” come se fossi un giocatore di pallone famoso, un ciclista campione, una fata, un supereroe, un astronauta e altro ancora.
Esercizi di abilità: l’instabile equilibrio sulle botti
Era il tempo del nostro passato, quando ancora sapevamo soffermarci ai nostri sogni. Poi il tempo si è fatto lontano, sono trascorsi gli anni, siamo cresciuti, non si va più al bar portando la sedia da casa per vedere il programma “Lascia o raddoppia?” con Mike, siamo stati presi dal lavoro, per fare carriera e migliorare la propria posizione per i figli, per la famiglia, siamo diventati papà, nonni, abbiamo smesso di guardare l‘arcobaleno, le nuvole, come un tempo, o forse no, ora siamo in pensione, siamo ancora bambini in qualche modo, forse nei sogni o, visualizzando i nipotini.
Il bagno nella tinozza, la piscina dell'epoca
Noi che con le stesse scarpe, giocavamo al pallone, andavamo in bici, andavamo a scuola, inseguivamo gli animali in cortile, però avere quelle scarpe ai piedi… e a volte strette avevano il loro fascino, molti di noi avranno la fortuna di ricordare bene questo periodo e avere ancora oggi nella propria mente i momenti belli senza il Selfie. Tanti ora non ricordano di essere stati bambini, oppure lo sono sempre, la via di mezzo non esiste più per molti. (Citazione del libro “Il piccolo principe”).
ALCUNE IMMAGINI DI CONFRONTO
CON L'ATTUALITÀ D'OGGI
L'avvento dei telefoni cellulari per tutti
Per Bambini e la Terza Età
Situazioni pericolose al volante, vietate e... assolutamente da evitare!
Cellulari depositati sulla cattedra durante il compito in classe
Gruppi in conversazione ma tra loro non c'è dialogo
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d