LA DOMENICA DEL BOSCO
Scritto da Giuseppe il 3 Ottobre 2015 | 19 commenti- commenta anche tu!
Alla fine di una settimana intensa di avvenimenti tragici, di gravi impegni sociali e politici, di argomenti impegnativi anche nel nostro blog, di fatti di cronaca per la maggior parte traumatizzanti, finalmente arriva la Domenica che noi del Bosco, dedichiamo abitualmente al nostro relax settimanale proprio in funzione e nell'intento di esorcizzare al bene anche gli eventi negativi.
Oggi ce ne dà l'opportunità la nostra brava collaboratrice, l'Amica Gabriella.bz, con questo suo raccontino di tutto riposo e distensione.
Concludiamo la pagina con un noto valzer di Tchaikovky e un video con una bellissima sequenza di immagini floreali.
Buona visione e buon ascolto per tutti.
Post by Gabriella.bz
V E R O N A
Il balcone di Giulietta e Romeo
Ho pensato un po’ prima di scrivere questo raccontino, mi sembrava troppo personale, ma poi mi son detta: lo condivido con gli amici della domenica, saranno pur amici virtuali ma non sono degli sconosciuti, di loro conosco il modo di rispondere, capisco se sono contenti oppure no di quello che hanno letto. Perciò eccovi il racconto:
Giravo per Verona e mi sento chiamare. Quando sento pronunciare il mio nome mi sembra di sentire una musica, mi giro e vedo una signora che si avvicina e allora capisco chi è, una mia compagna di scuola. La osservo mentre ci andiamo incontro, lei è molto elegante e ha un’aria molto sicura di sé. Ci stringiamo la mano e ci scambiamo il classico bacio sulle guance. Dopo i soliti convenevoli le chiedo: “Dove abiti?” lei risponde: “Questa è la mia città”. Mi invita ad andare da lei per prendere un the o un caffè, c’è tutto il tempo ma la sua eleganza anche se è rimasta gentile come sempre mi inibisce e sono incerta se accettare o meno.
Un'aiuola fiorita
Ma ritrovare un’amica dopo tanti anni fa sì che accetto, non si può rifiutare e andiamo con la sua macchina a casa. Si è fermata davanti ad una villa bellissima, non alta ma grande e con una serra molto vasta a vederla dall’esterno. Guardo la mia amica e lascio che mi veda stupefatta, è la parola giusta. Vieni mi dice, entriamo in casa e poi ti faccio vedere la serra. Giriamo per la casa bella da non credere, ma fredda anche se ci sono fiori rimane una casa senza anima, il mio piccolo appartamento vince sul calore che ti dà appena entri, anche con qualche gioco dei bambini su una mensola che non stonano.
Qui non vedo giochi e si nota il troppo ordine, le mie orchidee ti fanno sentire che sei in una casa felice. Finito di visitare la casa entriamo nella serra e qui se io pensavo alle serre come sono quelle classiche dove si vanno a comprare i fiori, mi devo ricredere, una favola per giovani o vecchi non importa.
Appena entrata dei magnifici roseti, sia alla sinistra che alla destra della serra, si cammina un po’ osservando fiori di una bellezza incredibile e un salotto sontuoso ti lascia letteralmente stupefatta, mi accorgo che in un angolo, seminascosta da una tenda di velluto lasciata cadere appositamente, c’è una porta, la mia amica mi fa accomodare poi entra nella stanza e capisco che prepara il the, parla dei tempi passati, delle scuole che abbiamo frequentato insieme poi mi chiede: “Ti è passata la voglia di diventare geometra?” Certo dico lo sai che le ragazze a quei tempi non le accettavano in quella scuola, tu sei stata fortunata ad andare via a studiare.
Beviamo il the, poi ci alziamo e andiamo avanti in quel giardino, tulipani di tutti i colori, glicini che hanno fatto girare lungo il vetro, un profumo che ti fa sognare, giro la testa è una sola rosa quasi nera mi fa ammutolire dalla bellezza, guardo la mia amica le chiedo se è felice e se aveva avuto figli: “No sono sola, ho la serra che mi fa compagnia, ma io di te so tutto, una nostra vecchia amica mi tiene al corrente di quelle che sono state le mie amiche di scuola e se andiamo più avanti ti accorgerai di un lavoro che avevi disegnato tu.
Io penso a tutti i miei disegni che mi chiedevano in prestito amiche e professore e non sono mai ritornati indietro. Andando avanti sento profumo di mughetti, entrando nel largo un gruppo di peonie rosa e fucsia, vicine delle camelie tanto belle da lasciare che la fantasia ti dica: prova ad abbellire il tuo balcone con queste, inutile sul mio balcone batte un sole forte anche d’inverno!
Vado avanti e mi blocco, ecco il disegno che avevo fatto il lago di Santa Giustina con in mezzo un paio di barche. Il lago è adornato con i non ti scordar di me, era il mio fiore preferito ai tempi della scuola, le barche con dei fiorellini rossi di una pianta grassa, è incredibile come possa aver disegnato il tutto, mi sembra d’aver il mio disegno sul foglio, è uno spazio non indifferente per quel lavoro poi noto che è riuscita ad avere i fiorellini bassi in modo che ci fosse più risalto. Le dico, ti mancano i ponti che hanno costruito dopo che avevo fatto il disegno, lo so, avevo intenzione di metterli ma i ponti lo rovinano, lo lascio come è stato disegnato, e finalmente sono felice che tu lo abbia visto. Mi sono commossa nel vedere quel lavoro fatto tanto tempo fa, così bene e con tanto amore, se non ci fosse stato l’amore per il lago ed il paese, mai avrebbe copiato un mio disegno, penso a quanti anni sono passati, troppi per poterlo dire.
Andiamo avanti e vedo dei fiori esotici bellissimi, ma cosa manca in quella serra? Me lo stavo chiedendo, quando due poltroncine invitanti nascoste da due piante verdi sono un vero toccasana. Si, forse l’emozione di trovare la mia amica prima, poi la sua serra grandiosa sia per sfarzo che per grandezza e bellezza dei fiori, mi hanno tolto il respiro, una piccola pausa me la merito per riprendere fiato, ne sentivo il bisogno veramente.
Mentre si parla la osservo, non mi sembra triste, o almeno sa nascondere bene il suo stato d’animo, poi mi chiede se voglio continuare la visita o se preferisco entrare in casa, preferisco vedere la serra che ancora ci manca, giro e rimango basita una grande fontana che sembra abbia mille zampilli ma con pochissima acqua sono solo poche gocce per sbocco e una luce azzurra che da sotto illumina tutto, attorno orchidee straordinarie, di molti tipi e di colori tenui come piacciono a me, rimango stordita per la delicatezza nello scegliere quelle piante tanto belle.
Girando dietro la fontana in un angolo dei semplici gigli è passata dalla bellezza delle orchidee e dal loro angolo di paradiso al muro pressoché grezzo con tanti gigli, al vederli mi metto a ridere e chiedo, ricordi quante volte le mamme si sono arrabbiate perché arrivavamo con i vestiti sporchi degli stami dei gigli? Lei mi risponde, vuoi che non ricordi? Penso di averli messi per ricordare. In fondo uno spiazzo verde con in mezzo un cuore di girasoli, una bellezza incredibile, ritorniamo indietro e accanto a noi sfilano rose di tutti i tipi e colori ma che si abbinano, sembra siano disegnate da come sono in ordine, il loro profumo mi inebria. Piano con passo lento arriviamo al salotto che avevo ammirato appena entrate. Ci sediamo e mi chiede cosa desidero, io che mi sento quasi ubriacata da tutti quei profumi, dico che forse è meglio un bicchiere d’acqua fresca.
Giro la testa e su una mensola vedo una bambola, mi alzo e la guardo, poi guardo lei e le chiedo: “Ancora hai questa bambola?” Con gli stessi stracci di allora, hanno solo una virtù, di essere puliti e stirati, le vado vicina e l’abbraccio forse volevamo farlo prima ma eravamo un po’ intimidite: io dalla sua eleganza e lei non so da cosa. Mi prende sottobraccio e da questo abbraccio capisco di aver ritrovato quella monella che era un tempo. Mi avvisa che si prepara per venire da me nella mia cittadina di provincia, così abbiamo ancora un po’ di tempo per chiacchierare e raccontarci le malignità dei nostri tempi.













GIUSEPPE TI VOGLIO RINGRAZIARE PER TUTTO IL LAVORO CHE FAI, PER IL BELLISSIMO VALZER CON UN VIDEO MAGNIFICO. NON PARLIAMO DI SPOLVERATINE VARIE, QUELLE SONO PER TUTTI I MIEI RACCONTINI, PICCOLI CON TANTA FANTASIA ED UNA BRICIOLA DI VERITA’.UN SALUTO CIAO
Capisco la tua sensibilità Grabriella ma non è il caso di ringraziare me per il lavoro che faccio volentieri per tutti in qualità di redattore. Confermo che i tuoi raccontini sono delle perle per il Bosco. Tu continua a scrivere e quando hai altri lavori pronti, mandali in redazione, come al solito, tutti i lettori ti ringraziano. Ciao, Buona Domenica.
Davvero un magnifico servizio, Gabriella e Giuseppe, da assaporare, se mi si passa il termine, con tutta tranquillità. Con voi è davvero bella la domenica.
Oggi Giuseppe3, racconta una storia simpatica ma molto bella, spiega di un incontro molto chiaro e sempre attento come redattore a tutti i particolari, Gabriella era a visitare la casa di Giulietta, e Romeo, ma si sentiva chiamare per nome rimase stupefatta penso a primo incontro di nn averla conosciuta,Una Signora molto elegante ben curata alla fine si salutarono e cosi venne in mente certi particolari della scuola, bacio e cominciano raccontare quei tenti passati l’amica la invita nella sua casa per un caffe’ ma davanti a una villa bellissima rimase di stucco l’amica Gabriella,all’entrata cera una serra spettacolare solo fiori qualche poltrona ma un ambiente freddo per i suoi gusti, la cosa piu’ bella era le qualita’ di tutti i tipi uno spettacolo da vedere ma fredda come casa, molti fiori, ma gabri preferiva la sua piccola casa con qualche giocattolo dei suoi nipotini per sentirla calda,si fecero compagnia strada facendo e si raccotavano le cose passate da anni, spero ti sia piaciuto questo incontro e ne sarei felice,ma poi come andra’ vi perderete per strada come prima ogni persona sta bene al proprio paese,troppi fiori in una casa ,serra ma gusti sono gusti bellissime immagini e un video spettacolare un valzer da sogno ciaoo.
Lorenzo un piccolissimo racconto, per far passare il tempo, in serenità. L’amicizia se è vera vince su tutto. Ciao
Gabriella, è una bellissima storia, Chissà come è stato emozionante ritrovarsi e riscoprire e rispolverare i vecchi ricordi, gli anni passano, la vita ci ha cambiato ma i ricordi rimangono indelebili. Leggendo il tuo racconto credo che al momento ti ha colpito il suo modo di vestire, la disinvoltura della tua amica-compagna, ma dopo..la serra con tutti suo profumi e colori, specialmente quando hai visualizzato un tuo disegno che tu avevi fatto. Gli anni passano ma i ricordi rimangono specialmente se si possono ricordare dopo molti anni con gli ex compagni. Un Saluto
Ciao Gianna, incontrarmi con la mia amica di un tempo è stato molto bello, vederla tanto bella mi ha un pò intimorita, io sono molto semplice nel vestire lei era molto elegante. La casa è vero aveva un chè di freddo , ma la serra era stupenda con una mensola dove c’era la sua vecchia bambola. Dopo il primo incontro ,ora ci sentiamo in skype, non potendo andare da lei spesso, ho i miei impegni di nonna come tu sai. Ciao a presto
Nembo, hai capito quello che mi intimoriva della mia vecchia amica ma compagna di scuola anche. Il suo modo di vestire con un’eleganza superba, ma non verso me. Quando abbiamo cominciato a camminare in quella meravigliosa serra ci siamo capite, abbiamo visto insieme i fiori che tanto abbiamo cercato per portare alla chiesa, ma il più delle volte avevamo le vesti macchiate. Poi la sua vecchia bambola, e per finire quello che ancora oggi mi commuove, il lago che avevo disegnato con le barche. Ciao.
Condivido Lorenzo, è bello allietare le nostre Domeniche con dei bei raccontini come questo della brava Gabriella. Un saluto, ciao.
Grazie per la citazione Gianna ma insieme diamo il giusto riconoscimento al merito della brava Gabriella che con i suoi raccontini sa rallegrare le nostre Domeniche. Ciao.
Bello incontrare dopo tanti anni un’amica della gioventù e ricordare con lei i nostri anni da ragazzine. È un tuffo nel passato che penso piacerebbe vivere a tutte quelle della mia età, anche a me. Grazie Gabriella, leggendo il tuo racconto mi sono immersa negli anni della mia adolescenza e ho trovato tante analogie. Si ritorna giovani anche con il pensiero e nel rivivere i ricordi non si invecchia mai. Un abbraccio d’affetto, ciao.
Ignazia è stato bello veramente ritrovare un amica dei tempi delle scuole e amica di giochi. Credo che ognuno di noi abbia avuto un’amica che si è poi persa lungo la strada, ed è veramente bello ritrovarla. Dici bene che si ritorna giovani rivivendo i ricordi del tempo passato. Ciao
Bello il tuo racconto Gabriella, mi ha ricordato una cara amica che ho perso da qualche anno. Una compagna di scuola abbiamo fatto tutte le classi assieme diplomandoci contemporaneamente. Anche se la nostra vita seguì strade diverse la nostra amicizia non fini con la scuola. Appena potevamo era una gioia ritrovarci e fare lunghe chiaccherate ricordando i nostri anni di gioventu’. Ogni volta era come ci fossimo lasciate da poco, “dai ci dicevamo, lasciamo alle spalle i fardelli che ci pesano sulle spalle e ci aspettano a casa, per un momento dimentichiamo, lasciamo spazio ai nostri giorni felici… di quando eravamo giovani e spensierate… grazie Gabriella per piacevole spolveratina e A GIUSEPPE per il bellissimo video.
l’amicizie è un sentimento nobile che il tempo non puo’ cancellare,,Gabry tu dopo tanti anni hai rivista una compagna di scuola e la gioia è stata tanta,,,dopo l’imbarazzo dovuto all’eleganza dell’amica che la vita ha cambiato ,vi siete ritrovate come tutte noi a rievocare i bei tempi della gioventu’,,ti ha ivitata a casa e li’ la bellissima casa con annessa una serra ti ha piacevolmente stupita e nell’insieme hai percepito che quella si’ bella casa era senza calore umano,,,nella vita non conta quello che si ha ma quello che si è,,,,Grazie a Te e al nostro Bosco che riesce sempre a evidenziare i veri valori,,,,,
Sandra mi dispiace sentire che tu hai perso una grande amica, mentre io l’ho ritrovata dopo tanti anni. Alle volte mi chiedevo dove poteva essere la mia amica, ma sebbene il nostro paese per me era vicino, lei a studiare se ne era andata via, poi la vita ha giocato brutti scherzi a entrambe, ma ora finalmente ci siamo ritrovate, ed è bello sentirci anche solo per cell.,o con skype. Ciao a presto in skype.
Ely è vero che l’amicizia è un sentimento che non si può cancellare, ma da ragazze è facile che ci si perda per studi o motrimonio, come è sucesso a me, ma a distanza di tanti anni ci siamo ritrovate e quello che abbiamo sentito quando lei mi ha chiamata e riconosciuta a cinquant’anni di distanza è stato meraviglioso anche se in un primo momento mi son sentita povera al suo confronto, e non solo nei vestiti ma nella sua sicurezza. Solo in un secondo momento ho capito che ero più ricca io, avevo figli e nipotini… ciao.
Signora Gabriella, speriamo che il Comune di Verona abbia fatto o voglia fare il necessario restauro ” invisibile” ,possibile molto facilmente oggi con le tecniche moderne, per stabilizzare lo storico, romantico poggiolo che attrae cosi’ tante persone, mondialmente, a quel luogo. Anch’io lo visitai diverse volte anche perche’ la “ragazza” moriva dalla voglia di vederlo e sognare….passati tempi di gioventu’. Paul
Sono felice che ti sia piaciuto il video Sandra, l’ho scelto nello spirito della continuità dello stile del Bosco. Grazie, un saluto.
Paul Candiago, io a Verona ci passo ma non ci abito perciò non sò se il Comune ha intenzione di restaurare o meno il famoso Balcone, i responsabili delle arti del luogo sapranno fare il loro lavoro. Passati i tempi di gioventù? male si deve essere sempre con il cuore giovane e aperto all’amore. Un saluto.