Ogni anno nuovo porta con sé l’attesa di un mondo migliore, tutti ne parlano durante le interviste radiotelevisive e sui quotidiani specialmente ora che c’è il Giubileo.
E’ facile parlare di pace nel mondo, il difficile è realizzarla. La pace non è soltanto il contrario di guerra, la pace è di più è la legge della vita umana, è quando tutti noi agiamo nel modo giusto tra ogni singolo umano, quanto recentemente avvenuto in Francia, California, Turchia, Egitto, Siria, in Afghanistan, in Iraq, in Somalia, Algeria, Ciad, Ruanda, Kossovo e in altre parti del mondo che ormai non fanno più notizia ma continuano facendo morti, violenze, atrocità, in quei paesi la pace resta solo una parola, la guerra è un fenomeno molto articolato, sia, perché assume forme differenti e per la complessità di molteplici interpretazioni territorio-potere-terrorismo ecc… a volte anche per emarginare dispute e conflitti individuali di tribù con diverse religioni, per far terminare tutto questo si forma una parola -guerra- che si sa quando inizia e non quando finisce.
Senza dimenticare la recente strage dell’aereo Russo. Il percorso della non violenza incomincia, per ogni persona, con la decisione superare la violenza interna e prosegue attraverso la ricerca della coerenza e il trattare gli altri come si vorrebbe essere trattati.
In effetti, i nostri tempi, contrassegnati dalla globalizzazione, con i suoi aspetti positivi e negativi, nonché da sanguinosi conflitti di potere, reclamano un rinnovato e corale impegno nella ricerca del bene comune, dello sviluppo di tutti gli uomini e di tutto l’Uomo. Allarmano i focolai di tensione e di contrapposizione causati da crescenti disuguaglianze fra i ricchi, poveri, cassaintegrati, disoccupati, il prevalere di una mentalità egoistica e individualista espressa anche da un capitalismo finanziario sregolato. Oltre a svariate forme di terrorismo e di criminalità internazionale, sono pericolosi per la pace quei fondamentalismi e quei fanatismi che stravolgono la vera natura della democrazia, chiamata a favorire l’integrazione e la riconciliazione tra gli uomini.
Tuttavia, non si può dimenticare le molteplici opere di pace con moltissimi operatori che mettono a repentaglio la propria vita per essere portatori di pace, gli stessi testimoniano l’innata vocazione alla pace, poiché in ogni persona il desiderio di pace è aspirazione essenziale che coincide, in una certa maniera con il desiderio di pace che corrisponde ad un principio morale fondamentale, ossia, al dovere-diritto di uno sviluppo integrale, comunitario, e ciò fa parte della vita umana. E’ indispensabile, allora, che le varie culture odierne superino antropologie ed etiche basate su assunti teorico pratici meramente soggettivistici e pragmatici, in forza dei quali i rapporti della convivenza vengono ispirati a criteri di poteri o di profitto, i mezzi diventano fini e viceversa, la cultura e la educazione sono centrate soltanto sugli strumenti, sulla tecnica e sull’efficienza.
Precondizione della pace è lo smantellamento delle varie dittature, del relativismo e dell’assunto di una morale totalmente autonoma, che preclude il riconoscimento dell’imprescindibile legge morale naturale scritta nella coscienza di ogni uomo, perché la pace concerne l’integrità della persona umana ed implica il coinvolgimento di tutti gli uomini. Così l’uomo può vincere quel germe di oscuramento e di negazione della pace che è il vero peccato in tutte le sue forme: egoismo e violenza, avidità e volontà di potenza e di dominio, intolleranza, odio e strutture ingiuste.
La pace non è un sogno, non è un’utopia, è possibile, i nostri occhi devono vedere più in profondità, sotto la superficie delle apparenze e dei fenomeni, per scorgere una realtà positiva che esiste nei cuori, perché la pace è principalmente realizzazione del bene comune delle varie società primarie, nazionali, internazionali e in quella mondiale. Proprio per questo si può ritenere che le vie di attuazione del bene comune siano anche le vie da percorrere per ottenere la pace. La vita in pienezza è il vertice della pace, chi vuole questo non può tollerare attentati e delitti contro la vita.
La politica in generale, non può esimersi di tutto questo non può fuggire dalle responsabilità, che svilisce la persona umana, e tanto più l’uccisione di esseri umani inermi e innocenti, come si può infatti, pensare di realizzare la pace, lo sviluppo integrale dei popoli o la stessa salvaguardia dell’ambiente, senza che sia tutelato il diritto alla vita dei popoli, a cominciare dai più bisognosi.
Tra i diritti e doveri sociali oggi maggiormente minacciati vi è il diritto al lavoro. Ciò è dovuto al fatto che sempre più lavoro e il giusto riconoscimento dello statuto giuridico dei lavoratori non vengono adeguatamente valorizzati, perché lo sviluppo economico dipenderebbe soprattutto dalla piena libertà dei mercati. Il lavoro così una variabile dipendente dei meccanismi economici e finanziari. A un tale bene corrispondono un dovere e un diritto che esigono coraggiose e nuove politiche del lavoro per tutti. Credo che per avere una pace nel futuro sia necessario formare, preparare, educare le nuove generazioni a questi ideali per preparare un’era di pace per tutta l’umanità. La pace è una cosa difficile che va costruita passo dopo passo, sentirsi corresponsabili del proprio destino e del destino degli altri popoli, valore che ogni uomo dovrebbe portare nel cuore. “I pilastri della vera pace sono la giustizia e quella particolare forma dell’amore che è il perdono, non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono”. (Parole di Giovanni Paolo II).
E, come recentemente ha detto Papa Francesco… “Vengo nella Repubblica Centrafricana come pellegrino e portatore di pace.” Ora che la porta santa è aperta, e si è dato il via al Giubileo della misericordia, speriamo che favorisca la pace fondata sulla giustizia tra i popoli.
Insieme si potrebbe commentare le vostre opinioni su questa grande parola: PACE
Che cosa cambieresti nel mondo per avere la pace? Nel quotidiano possiamo fare qualcosa noi per la pace. Quando si pensa alla pace si pensa ad una dimensione globale o ad altro. Che cosa proporresti per la pace?
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d