FESTA DELL’EPIFANIA
Scritto da Giuseppe il 5 Gennaio 2016 | 32 commenti- commenta anche tu!
LA BEFANA - I RE MAGI
“Su marragotti”
era uno dei tanti termini che in Sardegna definiva la Befana in senso negativo, per raffigurarla come una vecchiaccia brutta e cattiva al fine di spaventare i bambini che non facevano i bravi. Per fortuna oggi i bambini non si spaventano più di niente, sono molto più emancipati e coscienti e sorridono delle nostre vecchie storie.
Ma guardiamo il lato buono di questa nostra amata Befana e leggiamo quanto ci raccontano le care amiche del Bosco Gabriella e Sandra per questa festività del 6 gennaio.
Una leggenda romantica
Post by Gabriella.bz
È l’Epifania ovvero la Befana, l’hanno sempre descritta come una vecchietta con al naso un brufolo rosso e gli occhiali rotti, le ciabatte tutte a pezzi ed una gonna brutta larga e malfatta, la gobba e un grosso sacco nero pieno di dolcetti e carbone caricati sulle spalle e usa la scopa volante per svolazzare di casa in casa onde lasciare i doni ai bambini buoni, ed il carbone ai cattivi, ma ci sono bambini cattivi?
Si raccontava una volta che la Befana fosse una ragazza bella, cattiva e avara, con gli anni migliorò ben poco, aveva un solo hobby faceva sempre calze belle, non per regalare ma per sé stessa. Un giorno passarono da lei i Re Magi per chiedere indicazioni, dovevano trovare la via per andare a trovare il Messia.
Dopo aver riposato i Re Magi chiesero alla Befana se voleva offrire anche lei un dono per il Nuovo Nato, ma al pensiero di perdere le sue provviste rispose di no. Stava facendo appunto quel giorno i biscotti e doveva stare attenta che si cuocessero bene.
Solo più tardi, ripensandoci chiese a sé stessa:
“Perché non ho offerto niente?”
Ebbe un rimorso di coscienza, quindi prese un grosso sacco e vi mise dentro tutto ciò che poteva servire a Gesù. Con la sua scopa si alzò in volo, cercò di raggiungere i suoi ospiti, ma invano.
Era il sei gennaio, ritornò alla sua casa solo dopo aver consegnato tutti i doni che aveva confezionato ai bambini che aveva incontrato lungo il percorso. Da allora si ripromise che tutti gli anni per quel giorno i bambini avrebbero avuto un dono dalle sue mani.
Una versione storica
Post by Sandra.mi
LE RELIQUIE DEI RE MAGI
Una delle tradizioni più vecchie e poco conosciute di Milano è il corteo dei Re Magi, che il giorno dell’Epifania parte dal Duomo e, facendo sempre lo stesso percorso, arriva alla chiesa di S.Eustorgio.
Qui sono conservate in un’urna le reliquie dei Re Magi. Poste nel transetto destro della basilica in un antico sarcofago romano.
La leggenda narra che fu Eustorgio a trasportare le spoglie dei Re Magi da Gerusalemme su un carro trainato da buoi. Avrebbe dovuto portarle da Costantinopoli alla basilica di Santa Tecla, ma arrivato alla periferia di Milano i buoi non vollero più muoversi, le ruote divennero pesanti come macigni, così Eustorgio fu costretto a fermarsi lì e, per ordine dell’imperatore Costantino, costruì la basilica che prese il suo nome, e vi depose le preziose reliquie. Eustorgio divenne poi vescovo di Milano dal 344 al 350 e in seguito fu proclamato Santo.
Nel 1162 durante il saccheggio di Federico I di Svezia, detto il Barbarossa, le reliquie dei Magi furono trafugate e trasportate in Germania come un tesoro, depositate in quella che sarebbe diventata la famosa e stupenda cattedrale di COLONIA.
Fu solo all’inizio del 1900, per intervento del cardinale Andrea Ferrari, le reliquie tornarono a Milano, e furono ricollocate nel transetto in S.Eustorgio.
Da moltissimi anni il giorno dell’Epifania un lunghissimo corteo parte da piazza del Duomo al seguito dei tre personaggi rappresentanti i Re Magi con al seguito Dame e Cavalieri e tutti portano molti doni. Hanno un percorso stabilito ed è prevista una fermata alle Colonne San Lorenzo dove aspettano gli altri personaggi rappresentanti Erode e la sua Corte. Procedono poi fino alla basilica di S. Eustorgio e qui su un palco vi sono i personaggi della Sacra Famiglia.
La cerimonia prevede da parte dei Re Magi la consegna al Bambino Gesù di tutti i doni trasportati dal corteo.
Questi doni vengono poi distribuiti ai bambini delle famiglie bisognose.
"Los Reyes Magos" - Mercedes Sosa










Viva viva, la Befana, storie sempre belle da leggere e da raccontare come hanno fatto Sandra e Gabriella, questa festa anche per noi rievoca antiche tradizioni e sapori, specialmente chi come noi aspettava questa festa, erano anni difficili, ma belli, nonostante tutto era sempre un’emozione il giorno della Befana ci si accontentava con poco, nella calza c’erano caramelle-castagne secche o con le famose bustine di farina di castagne, qualche frutto di stagione, un pezzo di carbone, qualche cioccolatino, ricordi lontani, ma così vicini. Buona Befana a tutti Voi! P.S. Entro nel blog del Bosco tramite Web, poiché non riesco entrare in Eldy,o meglio entro ma rimango bloccato!
Grazie, Gabriella e Sandra. Tante cose che non sapevo. Quanto mi piacerebbe ricevere ancora qualche dono dalla Befana!
grazie Nembo del tuo commento, quanti ricordi , cercavamo di mettere la calza piu’ grande xche ci stessero piu’ doci possibili , ma erano sempre pochi , oggi ti metterei anche un ‘PAPUROGIO ; buona befana
grazie anche a te Lorenzo ,come vorremmo tutti stamattina correre a cercare la calza della befana ! Un caro saluto
Un ringraziamento a GIUSEPPE per l’impegno col quale si adopera per postare e mettere in evidenza i nostri scritti e la ricerca sempre indovinata dei bei video, buona Epifania
Grazie Sandra per il tuo riconoscimento… è vero, lo faccio per il Bosco ma soprattutto, veramente sopra ogni cosa, per tutte le care Amiche come te.
Un saluto e Buona Epifania.
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana:
Viva, viva la Befana! …
Una filastrocca per i bambini, ma anche per i grandi, crescendo con l’età si ritorna bambini. Un grande lavoro per quella vecchietta, simpatica. Le calze attaccate al camino sono state messe. I Bambini sono in fermento, appena aprono gli occhi cercano la calza…e sperano in tanti regali. Che bello aspettare la calza…sei stato un poco birbone troverai tanto carbone. Prevale sempre il buon senso dell’amore, poco carbone. tante chicche che desideri tanto e poi qualche dolorino di pancia viene, ma non importa viva la Befana. Bambini (grandi) che troveranno nella calza….per la befana sarà difficile preparare le calze…ci sarà sempre una speranza. Che speranza….che si trovi la via della pace, che esca la solidarietà,che viene a mancare, meno male, che nella gente ritorni la parola pace e solidarietà, abbattiamo i muri che asbbiamo in testa…Questa è la calza che vorrei. Vado a vedere la mia calza….Buona Befana, buon tutto.
Grazie amici, ho finalmente capito perché i Lorenesi di origine Italiana festeggiano a Nancy, la Befana, oggi, quando festeggio a casa i Magi, dividendo in famiglia e con gli amici, una “focaccia” detta dei RE, nella quale è nascosto un personaggio di porcellana chiamato, la fava. Nei tempi passati questo ‘portafortuna’ era veramente una fava o un fagiolo, secchi, scivolati dentro l’impasto della focaccia, prima di metterla a cuocere. Chi mangia la parte che contiene la fava è il fortunato dell’Anno. Si sono creati riti diversi nelle famiglie a proposito di questa focaccia dei Re, che potrebbe raccontarvi. Scoprire i costumi degli uni e degli altri, è viaggiare al di sotto, un passo frontiere, che si dice aperte, mentre si sa poco chi incontriamo… Mi sento finalmente fortunata… ho trovato la fava nel cuore di Eldy! Bonne Année, bonne santé, chers amis…
Je fais un voeux : que vous excusiez mes erreurs…
Grazie anche a te GUGLI ,e’ questo il dono che tutti ci aspettiamo dalla Befana che semini tra la gente “solidarieta’ e torni la pace tra la gente ,il sorriso sulle labbra di tutti noi ,pensiamo positivo ,Buona EPIFANIA ANCHE TE ,BUON ANNO
Grazie MarieJose per il tuo bellissimo pensiero nel sentirti fortunata per aver trovato tanti amici nel cuore di Eldy… come se avessi trovato la fava nella focaccia dei Re.
Traduco liberamente la tua ultima riga:
(Mi faccio l’augurio che voi scuserete i miei errori)
e possiamo dirti che sei ampiamente scusata perché gli errori sono veramente pochi, anzi, non ce ne sono.
Ricambio l’augurio di Buon Anno, in serenità e salute per tutti.
Merci pour ta gentilesse!
grazie MarieJose’ sei bravissima e scrivi benissimo ,siamo felici di averti con noi nel bosco e tu abbia trovato la fava nel cuore di Eldy.Sai che invece da noi in Grecia si fa un dolce la “Vassilopita” con una moneta al suo interno ,a chi tocca la fetta colla moneta porta fortuna x tutto l;anno.Bonne anne’,bonne sante’
Quest’anno a Nancy un diamante di 25 “carati” è da trovare..ma hanno pensato ai denti degli golosi…la fava preziosa non è nascosta nella focaccia..un numero dirà chi è la fortunata Regina 2016…..Grazie a te Giuseppe per l’aiuto, gli auguri…et à toi Sandra pour tes bons voeux écrits en Français. Un bacio a tutti……
il giorno della befana come ricordo io non somiglia neanche lontanamente a quello che vedo vivere ai miei nipotini! Mi ricordo che la sera del 5 gennaio non riuscivo a dormire dall’emozione e la mattina dopo, di corsa a trovare la calzettona del mio babbo con dentro i mandarini, le noci, delle matite colorate e una bambolina di gesso. Ma credo che fossi molto più felice dei bimbi di oggi che hanno troppo da guardare
grabr sandra non posso comentare xche non conosco nessuna befana le donne che conosco io sono tutte belle ce cualcuna che ogni tanto mi fa arrabiare ma poi ci guardiamo e faciamo pace hahahhahah un bacio befane
E’la befana che ricordo anch’io cercavo la sera di appendere la calza piu’ grande che potevo trovare e la felicita’ trovarla zeppa al mattino di dolciumi vari ,e controllare con mio fratello chi ne aveva di piu’,hai ragione eravamo felici con poco .Grazie Alba gloria un caro saluto .
Nembo bei tempi quando si andava a cercare sotto l’albero la calza piena di cioccolatini arance e mandarini qualche giocchetto ma povero che se penso a tutto quello che si offre oggi ai bambini, mi pento di non aver comprato una calza e averla appesa come ai tempi poveri ma felici.
Lorenzo pure a te piacerebbe ricevere un regalo dalla befana, senti ti è sufficente un abbraccio da amici da quasi tre anni dentro una calza e appesa all’albero? se si te lo offro. Ciaoo
Gugli mi è piaciuto il tuo commento perchè passi dalla filastrocca conosciuta da tutti, ad un grande desiderio. Avere un sacco che contenga fede, solidarietà, aiuto per il prossimo e tutto quello che è possibile metterci di buono. Grazie
Vanni sono contenta che anche se il PC fa i capricci non li Faccia tu. Aprezzo la tua buona volontà ed i tuoi amici ti salutano Sandra io e Giuseppe.
Giuseppe, un grazie per tutto l’aiuto che mi dai e il lavoro che da solo fai per il Bosco, ho detto altre volte che il lavoro che era svolto da due persone ora lo devi fare solo tu, spero che ci sia presto un aiuto per te. Ciao
Ti ringrazio Gabriella ma in effetti l’aiuto al Bosco lo danno i collaboratori e collaboratrici. In questo caso, oggi, ci siete tu e Sandra… bravissime entrambe… avete creato una bella pagina. Io ho pensato solo ad assemblare il tutto e postare immagini e video… è vero facendo qualche ricerca che porta via un pò di tempo…. ma lo faccio per tutte voi. Grazie ancora perché con voi il Bosco vive.
Quanti ricordi hai riportato a galla che si erano sbiaditi nel tempo Sandra,piacevoli e festosi ma molto semplici ,eravomo felici con poco,ci bastava prendere parte alla sfilata e ricevere qualche cosina nella calza,,,la befana chiudeva il cerchio delle feste e delle vacanze scolastiche,,,Grazie a Tutti per questo dono,,,,
oggi è il giorno dopo…. ho avuto una gran tristezza per levare tutto quello che avevo sistemato per queste feste: il presepio fatto proprio con tutta la cura possibile: perfino con il laghetto e l’albero pieno di ogni ninnolo (ogni anno compro un addobbo in più)Disfare tutto,mi rattrista, ricordando lo spirito festoso con il quale l’ho fatto, adesso mi sento amareggiata perchè trovo che anche la vita è così: tante speranze e tante disillusioni e rimpianti!
Albagloria, come te e chissà quante altre persone ho levato il presepe e l’albero di Natale. Oggi ero sola a disfare il tutto ma per addobbare l’albero e fare il presepe ci hanno pensato i miei nipotini, tutti felici di poter fare a modo loro. Anche questa è tristezza ma Albagloria bisogna fare un grosso respiro e dirsi non tutto è tristezza, la salute che spero tu abbia prima di tutto e poi il pensiero che viviamo sotto un tetto e non siamo come tante persone senza un nostro letto, non ti devi demoralizzare a tutto c’è rimedio e se ancora non sei convinta vai a passare poche ore la settimana a far compagnia a dei vecchietti in case di riposo, ti assicuro che ritorni a casa ringraziando il Signore della tua casa. Ti abbraccio per infonderti tanto coraggio. Ciaoo
Grazie anche a te Elisabetta del tuo commento mi ha fatto piacere ,hai ragione ,avevamo poco ,ma quel poco ci bastava e ci dava tanta gioia ,eravamo serene e felici Rovesciare la calza e tutto quello che usciva ci destava meraviglia ,un caro saluto ,ciaoooo
Ho trovato un rimedio a questa malinconia dei giorni che seguono le feste…che vi confido. Ho creato, in terracotta, un presepio piccolino, che troneggia su, una piccola tavola, nel nostro salone, così è Natale tutto l’anno, a casa nostra. Infine, mi riconforto pensarlo…ciao, ciao….
Ma che bei racconti,scritti con il cuore, con tanti particolari che non conoscevo, brave Sandra e Gabriella. Sono di parte ma “milan l’è un gran Milan”.
Verissimo Anna ,quando si tratta del’nos Milan’esultiamo davvero,ma devi sapere che la mia mamma e’ stata battezzata e si e’sposata a S.EUSTORGIO e io ho trovato x caso di questa vecchia tradizione. Ti ringrazio del commento un caro saluto
Anna credo tu sia di parte, vorrei sentire un milanese non dire “Milan l’è en gran Milan”. Sono contenta che ti sia piaciuto tutto il lavoro, alla prossima.
Ci voleva l’invito di Sandra perchè mi decidessi di leggere tutti e due post. Si avevo visto che si parlava della Befana ma non gli ho dato il peso che meritava. Ho sbagliato, leggere per capire leggere per giudicare.
due post diversi ma sempre interessanti grazie al bosco e grazie sandra
La Befana e i Re Magi, i due argomenti proposti da Sandra e Gabriella in questo bel post, ci ha riuniti insieme e ci ha fatto ricordare le emozioni vissute da bambini quando, la mattina del 6 gennaio, aspettavamo con ansia di scoprire, al nostro risveglio, cosa ci riservava il contenuto della calza lasciata la sera prima con trepidante attesa: anche se poco, per noi bambini era sempre una piacevole sorpresa.
Grazie ancora a tutti per la collaborazione e partecipazione.
Grazie ALBA,so che le cose un po’ particolari ti interessano ,nn ho sbagliato invitarti ,avviato il discorso a leggere nel ns amato Bosco ,la storia della Befana e dei RE MAGI un saluto