LA DOMENICA DEL BOSCO

  Le_nostre_ru_25272     Buona domenica   fiori_stw-435  

UNA DONNA

Una donna, una voce, una vita ricca di successi, osannata dalle platee di tutto il mondo ma un’esistenza difficile.

Le sue difficoltà iniziarono subito dalla nascita in una famiglia i cui genitori l’avevano concepita con l’idea di procreare un maschio che nelle loro intenzioni avrebbe dovuto sostituire un loro figlio morto a soli tre anni durante una epidemia di tifo.

Quando la madre apprese di aver dato alla luce una bambina, per i primi giorni non volle nemmeno vederla, e il padre ritardò persino la registrazione all’anagrafe della nuova arrivata.

Parliamo di Maria Anna Cecilia Sofia Kalogeropoulos, universalmente nota come:

MARIA CALLAS

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Nata a New York il 2 dicembre 1923 da genitori di origine greca e deceduta il 16 settembre 1977 a Parigi a poco più di 53 anni.

Ebbe un’infanzia tutto sommato tranquilla. Aveva una sorella maggiore di sei anni, Jakinthy, chiamata Jackie, che era la prediletta dei genitori e come tale godeva di privilegi dai quali Maria restava esclusa.

Jackie riceveva lezioni di canto e pianoforte mentre Maria era costretta ad ascoltare tali lezioni restando dietro la porta. Maria riusciva ad imparare subito quello che la sorella apprendeva con tanta difficoltà tant’è che a soli undici anni partecipò ad una trasmissione radiofonica per dilettanti e si classificò al secondo posto con la canzone “La Paloma”.  hqdefault

I genitori divorziano e la madre ritorna in Grecia portando con sé Maria che continua a coltivare la sua passione per il bel canto. Nel 1937 entra nel Conservatorio di Atene per perfezionarsi nel canto e studia contemporaneamente greco e francese.

Siamo nel periodo bellico e sono anni difficili per la giovanissima Maria ma dopo la guerra riesce ad avere un’esistenza tranquilla e a raccogliere i primi successi proprio in Grecia interpretando Santuzza, nella Cavalleria Rusticana e poi Tosca che sarà, in seguito il suo cavallo di battaglia.

Rientra a New York non solo per riabbracciare suo padre rimasto negli Stati Uniti ma, soprattutto, per non rischiare di perdere la cittadinanza americana.mariacallasCallas

   Due anni di rappresentazioni artistiche in America non le portano né gloria né benefici economici, quindi, il 27 giugno 1947, la decisione della fuga in Italia, destinazione Verona, accompagnata dal cantante Nicola Rossi-Lemeni e Luisa Bagarotzy, moglie di un impresario americano.

A Verona Maria incontra Giovanni Battista Meneghini, imprenditore italiano amante della lirica, che due anni dopo, il 21 aprile 1949 diventerà suo marito. Tra loro ci sono 37 anni di differenza ed è molto probabile che sia stato per lei più un matrimonio di convenienza per la carriera artistica che d’amore. Anche il Meneghini da lungimirante imprenditore, da questa unione, ha saputo trarre notevoli benefici.  callas-051

L’Italia è stata il trampolino di lancio per le ambiziose capacità della bravissima soprano, i successi si susseguirono nei migliori teatri nazionali: Verona, Venezia, Milano con la rappresentazione di opere come “Norma”, “Gioconda”, “Aida”, “Tristano e Isotta”, “Il Trovatore”, “I Vespri siciliani”, “I Puritani” ecc. per poi decollare in tutto il mondo con una inarrestabile serie di trionfi: Londra, Vienna, Berlino, Amburgo, Stoccarda, Parigi, New York (Metropolitan), Chicago, Philadelphia, Dallas, Kansas City.

La sua voce incanta, commuove, stupisce. Arte, gossip e mondanità si intrecciano nella vita di Maria Callas, così pure amicizie importanti con personaggi di spicco dell’ambiente dell’arte e dello spettacolo. Tra questi possiamo ricordare, Arturo Toscanini, Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini, Franco Zeffirelli.

Maria_Callas_(La_Traviata)_2   Una grande rivale dell’epoca per Maria Callas fu la soprano Renata Tebaldi con la quale divideva i fans degli stimatori della lirica e che forse era stata messa un po’ in ombra dallo strapotere della Callas. Sarcastica e cattiva fu una battuta della Callas che riferendosi alla Tebaldi disse:

"Quando potremo cantare la Valchiria e i Puritani fianco a fianco, allora si potrà fare un paragone. Fino ad allora sarebbe come paragonare la Coca-Cola allo Champagne".

Giunse all’apice de successo ma i tormenti per l’animo irrequieto di questa donna non erano finiti. Nel 1959 c’è la rottura del matrimonio con Giovanni Battista Meneghini.

Conosce l’armatore greco Aristotele Onassis con il quale si instaura un rapporto d’amore sfrenato, tormentato e violento. Anni di passioni, lusso e sregolatezza con un uomo che la farà soffrire tantissimo, come lei stessa ebbe a confessare successivamente.

Dalla loro unione nasce un bambino che forse avrebbe potuto cambiare il corso della loro tormentata storia d’amore, gli diedero il nome di Omero ma purtroppo visse solo pochissime ore e il destino era già cambiato. 1000509261001_1127466222001_Bio-Biography-Maria-Callas-LF

Aristotele Onassis abbandona la Callas per unirsi a Jacqueline Kennedy, vedova del Presidente statunitense assassinato a Dallas. Maria apprende la notizia attraverso i quotidiani e per lei è una terribile e improvvisa mazzata. Scossa da tante emozioni quella voce tanto osannata inizia a perdere smalto e intensità e inizia il suo lento ma inarrestabile declino. La “Divina” si ritira dal mondo e si rifugia a Parigi, dove il 16 settembre 1977, a soli 53 anni, lascerà questa valle di lacrime. Una esistenza vissuta intensamente con fortissime emozioni sia come donna nella vita che con i personaggi interpretati con tutta la sua forza espressiva e vocale sulla scena dei teatri in tutto il mondo.

Per sua espressa volontà le ceneri sono state disperse nel mar Egeo ma una lapide con il suo nome si trova nel cimitero parigino di Pere Lachaise, dove sono sepolti molti altri importanti nomi della politica, della scienza, dello spettacolo, del cinema e della musica.

A noi resta la sua inimitabile voce e oggi abbiamo la possibilità di ascoltarne ancora gli acuti nella riproduzione di queste registrazioni.

Buona domenica per gli amanti della lirica e per tutti, grazie.

A seguire tre video della Callas e un mix di voci dello stesso pezzo per consentire il confronto delle tonalità Soprano/Mezzosoprano.

  Giuseppe

N.B. - Fonte notizie dalla rete

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Maria Callas "Casta Diva" | Vicenzo Bellini - Norma, 1957

 

Maria Callas sings "Una voce poco fa", from Rossini

 

María Callas - Puccini "Vissi d'arte" (Tosca)

 

Difference between vocal Soprano and mezzo-soprano

   


COMMENTI

  1. il 21 febbraio, 2016 lorenzo12.rm dice:

    Una domenica ghiotta questa di oggi, visto che si parla della donna più bella e della voce più fantastica dell’opera. Deliziamoci, dunque, di un mix eccezionale. Grazie, Giuseppe.

  2. il 21 febbraio, 2016 giuseppe3ca dice:

    Il tuo entusiasmo mi rallegra Lorenzo, grazie… e chi ben comincia è a metà dell’opera, dice un saggio proverbio, speriamo che la pagina raccolga lo stesso gradimento da parte di tutti gli amici per avere la conferma che la fatica non è stata vana. Ad maiora! Buona Domenica.

  3. il 21 febbraio, 2016 Nembo dice:

    Callas, chiamata anche regina indiscussa della lirica, una grande cantante oltre che una diva e, non per nulla la chiamavano anche così, la stessa ancora oggi è viva nel cuore di chi l’ha apprezzata. Giuseppe con il tuo post di oggi, almeno per me mi hai fatto conoscere con la tua carellata di notizie una grande voce lirica. Buona Domenica

  4. il 21 febbraio, 2016 Giuseppe3.ca dice:

    Vero Nembo, voce indiscussa e ancora oggi insuperata. Osannata da milioni di fans nel mondo, chiamata con appellativi come Regina, Diva, Divina e persino Dea, la sua arte è rimasta unica. Ma oggi ho voluto guardare all’aspetto interiore del personaggio, come artista ma anche come donna::: quali sono state le emozioni del suo animo? Non sempre positive… in fondo è stata una donna di successo ma sfortunata nello stesso tempo: l’abbiamo amata anche per questo e riascoltiamo ancora volentieri la sua voce con grande piacere. Grazie, un saluto.

  5. il 21 febbraio, 2016 gabriella.bz dice:

    Giuseppe oggi hai postato un racconto di vita vissuta, tutto quello che si poteva dire della Grande Callas. Una donna che nella vita personale ha avuto ben poco, ma ha avuto una carriera davvero entusiasmante, è stata l’idolo di tutte le persone amanti della buona musica. Grazie dei bei pezzi che ci hai donato nei video. Ci fai trascorrere una giornata piena di musica! Un bravo ed un saluto ciao.

  6. il 21 febbraio, 2016 alba morsilli dice:

    Le mie orecchie fin da bambina hanno ascoltato la musica lirica, avevo un padre appasionato di tale musica e con una voce da baritono, a quei tempi aveva comprato un grammofono con la tromba e tanti dischi neri e grossi.
    Mi piaceva che alla domenica lui apriva le finestre e metteva il trombone fuori abitavamo a piano terra così i vicini si portavano la sedia e sentivamo la musica.
    Purtroppo io non sono mai andata a vederne una la mie tasche non me lo permettono, ma quando ho bisogno di rilassarmi ora con yutb mi cerco una romanza.
    Sapevo qualcosa sulla Callas ma oggi tu Giuseppe hai completato il mio sapere in modo grande ed afficente.
    Viva i blog dove vi è cultura e approfondimento di ogni genere, dove ogni pensiero si allarga come tirare una pietra in mare che forma le sue onde.
    Grazie ancora Giuseppe

  7. il 21 febbraio, 2016 giuseppe3ca dice:

    Grazie per il tuo “bravo” Gabriella, ma io mi reputo solo un piccolo scrivano che però, quando serve, mette il cuore in quello che fa e lo fa a fin di bene. Oggi, una domenica dedicata al bel canto con una piccola carrellata di romanze con la voce della più grande e più amata Soprano di tutti i tempi: Maria Callas. Una donna che ha avuto moltissimo dalla professione e dalle platee ma che, sicuramente, le è mancato tanto nella vita personale. A noi è rimasta la sua inimitabile voce e l’ascoltiamo ancora volentieri. Buona Domenica, ciao.

  8. il 21 febbraio, 2016 giuseppe3ca dice:

    Grazie a te Alba. Ringraziamo il progresso e la tecnologia che ci permette di ascoltare e visionare grandi opere che prima erano riservate a quei pochi privilegiati che potevano permettersi l’ingresso nei Teatri d’elite: roba da ricchi. Ringraziamo anche il nostro Blog, questo meraviglioso Bosco che ci consente di stare insieme in armonia per trattare tanti argomenti e oggi abbiamo parlato di una grande donna della lirica e della sua bella voce. Ascoltiamola… ciao, Buona Domenica.

  9. il 21 febbraio, 2016 mariejose2-FR dice:

    Icona.La Callas ha portato il teatro all’opera,giocava di suoni acuti eccezionali,a suoi gravi sconcertanti,sempre nel suo timbro di voce mai imitato, ed i suoi fiotti di vocalizzi sbalorditi con una sensazione di facilità ingannevole per l’uditorio. Audace,ambiziosa, ha portato molto presto i ruoli più difficili nella sua carriera. Non ha risparmio il suo corpo,la sua voce, per il suo insaziabile gusto della perfezione. Non è sparlare che scrivere che lei correva dopo l’amore di un padre e che sola la Musica l’ha colmata. Virtuosa al destino tragico, morta troppo presto, resterà la maga per le emozioni che suscitava e che procura a ascoltarla nell aria di Rossini oggi. Ah se avesse potuto fare un duetto con il vostro Pavarotti, mi sarei damnata per un posto al pollaio..alla Scala e perché no, alla Fenice…Ciao cari amici

  10. il 21 febbraio, 2016 sandra vi dice:

    Grazie GIUSEPPE ,il tuo post oggi per me e’ piu’ che gradito ,io adoro la lirica .Devo pero’ precisare una cosa ,il teatro nn e’ roba da ricchi per gli appassionati fare ore di fila e andare in loggione .Noi invece avevamo formato un circolo culturale e riuscivamo avere una 10 di biglietti della Scala ,il che mi ha permesso di ascolktare sia la Callas che la Tebaldi.Percio’ figurati quale regalo osia stato per me oggi trovare e poter ascoltare queste registrazioni,un caro saluto

  11. il 21 febbraio, 2016 franco dice:

    Grande ,anzi grandissima soprattutto in certe parti e in alcune romanze..come la proposta “Casta diva”.
    Credo però che la Tebaldi avesse una voce più duttile ,più morbida e più completa.

  12. il 21 febbraio, 2016 giuseppe3ca dice:

    Bellissima la tua recensioNe MarieJose, traspare il tuo amore per la lirica e la tua ammirazioNe per Maria Callas. Concordo sul fatto che nella determinazione di questa grande artista doveva esserci tanta rabbia e tanta voglia di rivincita per i torti subiti da bambina ed è riuscita a riscattare il suo valore, quindi da ammirare. Anche per me il valore della Tebaldi non si discute, solo che all’epoca era stata messa un pò in ombra dalla strapotente organizzazione della quale poteva usufruire la Callas. Due rivali entrambe di grande valore e si sono combattute senza esclusione di colpi.

  13. il 21 febbraio, 2016 giuseppe3ca dice:

    Sandra tutto vero quanto dici, almeno inizialmente era roba d’elite e poi per pochi altri, lo dimostra il fatto che comunque dovevi fare la fila. Per la Tebaldi riconosco che anch’io ho avuto sempre grande ammirazione perchè il valore artistico non si discute. La Callas ha prevalso, molte volte, oltre che per le sue indiscusse capacità anche per la perfetta organizzazione che ha avuto alle spalle. Ammiro entrambe, oggi ho voluto parlare della Callas anche come “donna” oltre che come artista. Sandra, sei sempre attenta e precisa, ti ringrazio infinitamente. Un saluto.

  14. il 21 febbraio, 2016 giuseppe3ca dice:

    Si Franco, riconosco che nella Tebaldi c’era tanta preparazione professionale, un’artista “completa” nel suo campo mentre nella Callas, si anche in lei tanta preparazione e professionalità ma nelle sue interpretazioni traspariva quel pizzico in più di voglia di rivalsa contro tutto e contro tutti: una donna ben determinata ad arrivare dove volevano i suoi intenti di “prima donna”e sentirsi sempre un gradino più in alto, prevaleva la sua alterigia e il suo voler guardare tutti dall’alto. Pregio o difetto? ma… intanto godiamoci i suoi vocalizzi. Grazie, un saluto.

  15. il 21 febbraio, 2016 mariejose2-FR dice:

    Apprezzo questo dibattito e trovo tutte le osservazioni molto pertinenti. La Callas siccome la Tebaldi potevano invidiare le loro reciproche qualità, ma non si ‘facevano regali’ né una né l’altra in questo mondo dello spettacolo, di estrosi crudeli. La Callas aveva i suoi detrattori. Al nostro livello é molto logico avere una preferenza, ma queste Donne facevano parte di un mondo fuori delle nostre preoccupazioni ad un’ epoca o noi avevamo la piccola radio per distrarci, di cui il publico lirico era piccolo, ed andare al teatro era fuori dal nostro bilancio. Dunque è un’opportunità di approfittare delle loro voci, oggi, che abbiamo tempo ed i mezzi tecnologici per ascoltarle.. anche.. assieme… Grazie amici del Bosco e Viva la musica…

  16. il 21 febbraio, 2016 giuseppe3ca dice:

    Condivido le tue osservazioni MafieJose, molto utili per integrare il dibattito che si è aperto spontaneamente tra noi. Le due grandi rivali di allora creano ancora oggi due fasce di fans e non poteva essere diversamente perchè sono state bravissime tutt’è due ed entrambe avevano il bel dono del canto. Grazie ancora a te per i tuoi preziosi interventi e diciamo insieme “Viva la musica”… Ciao, un saluto dall’Italia.

  17. il 23 febbraio, 2016 gianna dice:

    Giuseppe3, oggi il tuo post e davvero interessante si parla di una grande ,attrice e cantante lirica la Callas, -molto bella e bravissima amava essere sempre in alto in prima visione, certo aveva un grande dono la sua voce e un canto meraviglioso, diciamo insieme “Viva la musica”. Un saluto.

  18. il 23 febbraio, 2016 gianna dice:

    Giuseppe3, scusa la mia dimenticanza, il tuo meraviglioso video, cercato con bravura e passione come ogni cosa che tu desideri cerchi e trovi con molta facilita’, Un saluto

  19. il 23 febbraio, 2016 paul candiago dice:

    Signor Giuseppe, grazie del “bel canto” e di questa grande cantante che da meraviglia, bellezza e onore alla voce della Donna completandola ancor piu’ nelle loro doti Artistiche.
    Non so per quale associazione di idee, sento questa voce trasformarsi in Madre di dolce sommessa voce, soave e tenera, che nenia il suo piccolo al sonno: altro aspetto della delicatezza poetica della voce femminile per il nostro diletto. Paul

  20. il 23 febbraio, 2016 giuseppe3ca dice:

    Approvo il tuo pensiero Gianna, La Callas un Soprano di grande livello artistico come poche nel suo campo e in tutti tempi. Una donna che ha anche sofferto sacrificando la sua vita prevalentemente all’arte del bel canto. L’abbiamo ammirata in tutte le sue interpretazioni vocali che ascoltiamo ancora volentieri sempre con grande emozione.

    Grazie Gianna per l’approvazione dei video, questa settimana ne ho voluto postare più di uno perché uno solo sarebbe stato insufficiente per ricordare la voce di questa grande artista. Ricambio i tuoi saluti, ciao.

  21. il 23 febbraio, 2016 giuseppe3ca dice:

    Paul (consentiamoci il confidenziale reciprocamente) ho voluto ricordare questa grande artista del bel canto e sono felice dell’accoglienza che le è stata riservata dai lettori del Bosco, grazie a tutti!
    Fantastica la tua associazione con il pensiero della donna Madre oltre che Artista, molto delicato e profondo… condivido. Il post di questa settimana, infatti, ha voluto mettere in evidenza l’aspetto al femminile dell’artista, osannata sulle platee ma con tanta sofferenza nell’intimo della sua vita di donna. Ancora grazie, un saluto.

  22. il 24 febbraio, 2016 mariejose2-FR dice:

    Le parole di Paul che rievocano la voce delle mamme cantando per addormentare i loro bambini, ha ravvivato in me la bella voce della mia propria madre ed in un grande looping che salta gli anni, mi ha ricordato le ore passate vicino alle culle dei miei figli. Non erano dei Callas, ma le nostre voci sapevano trasmettere l’amore dato senza contare, rinunciando a questa epoca, alle nostre carriere. Maternità, questo che proprio Callas ha sacrificato, con tante ragazze adesso… e che potrebbe aprire un dibattito… maternità-carriera…scusatemi sono uscita dall’argomento iniziale… ciao ciao amici.

  23. il 24 febbraio, 2016 giuseppe3ca dice:

    Approvo e concordo su quanto dici MariaJose, l’argomento è validissimo. É evidente che anche la Callas ha fatto delle scelte mettendo davanti a tutto la carriera e solo in un secondo momento l’istintivo desiderio di maternità che è innato in ogni donna. In questo purtroppo non è stata fortunata. La tua proposta di un dibattito sulla scelta maternità/carriera sarebbe molto attuale per le donne d’oggi e certamente interessante. Il Bosco è aperto e pronto ad accogliere un tuo post in proposito. Grazie per il tuo intervento molto perspicace. Un saluto.

  24. il 24 febbraio, 2016 mariejose2-FR dice:

    Grazie a te Giuseppe…buona giornata al Bosco..

  25. il 24 febbraio, 2016 elisabetta8.mi dice:

    Grande donna, grande carriera artistica, grande solitudine! Nella vita si pensa molto a costruirsi esternamente lasciando il cuore e l’anima in un angolino!,,,,, Bellissima storia vera,,, Grazie Giuseppe e Serena giornata a Tutti,,,,,

  26. il 24 febbraio, 2016 giuseppe3ca dice:

    Sono sulla tua stessa linea d’idee Ely, e la Callas è il tipico esempio di donna che mette avanti a tutto la carriera, sacrificando tanto della propria femminilità e del ruolo di donna madre. Il Bosco non poteva mancare di ricordare sia l’Artista che la Donna con il nome Maria Callas. Grazie a te Eli per i tuoi interventi sempre graditi. Ciao.


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