LA DOMENICA DEL BOSCO

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Post by  Sandravi_08390

   

Cestino con fiori animati

 

AVVENTURA A LIETO FINE

 

Generalmente quando un ragazzo finisce in modo positivo un ciclo di studi è felicissimo. Invece quando io presi il mio diploma di ragioniera (oltretutto col massimo dei voti) mentre in famiglia erano tutti contenti e non facevano che lodarmi per la mia bravura, io scuotevo le spalle indifferente. Pensavo a quello che mi aspettava. Nello studio, era già pronta la mia scrivania e lì vicino i libri contabili sui quali avrei dovuto lavorare............

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Era un mese di luglio caldissimo, dopo qualche settimana la ditta avrebbe chiuso per le consuete ferie estive e lo zio Angelo fece una proposta ai miei. Come premio, mi avrebbe portata 15gg. a Venezia, e naturalmente sarebbe venuto anche mio fratello per compagnia.

Questo si, era una cosa stupenda. Lo zio, che conosceva molto bene Venezia, ci accompagnò per visitare tutte le parti caratteristiche della città lagunare.

 

Venezia: Ponte di Rialto

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Venezia: Piazza San Marco

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Camminando da una calle all’altra, attraversando ponticelli, Chiese e musei, poi andammo anche a Murano e Burano.

Animali - Anatra Fenicio- Vetro soff. - Murano Candeliere in vetro soff. Murano

     

I vetri di Murano

 

Insomma furono giorni di sogno, ma dopo ritornai alla realtà e mi ritrovai, anche se sbuffante, dietro la mia scrivania di lavoro.

   

Milan-Duomo-copy Il Duomo di Mlano

 

Nelle ore libere mi divertivo a girare per Milano, scoprire angoli poco noti. Un giorno un cartello attirò la mia attenzione: 

CORSO per ASSISTENTI SOCIALI”.

Seguivano spiegazioni varie, la cosa mi interessò, salii per avere informazioni. Mi ricevette la direttrice dei corsi, una simpatica signorina francese con la quale feci un lungo colloquio e mi spiegò chiaramente in cosa consistevano i corsi della durata di due anni, si poteva accedere con un diploma di maturità.

 

collquio-di-lavoro-il-diavolo-veste-pradaColloquio di lavoro

 

Le materie insegnate, gli esami annuali con una tesi alla fine del biennio. Il tutto mi piacque molto, destò il mio interesse. Presi tutto il materiale illustrativo e salutai con un “ci rivediamo presto”. Dentro di me avevo preso una decisione, avrei pregato i miei di lasciarmi seguire i corsi con la promessa di non trascurare la loro contabilità. Fu una cosa più facile del previsto, e, sostenuta dal mio adorato zio, ebbi il permesso di iscrivermi, felice di trovarmi di nuovo a scuola. Eravamo una dozzina di ragazze per lo più insegnanti e qualche laureata, provenienti da varie regioni d’Italia, desiderose di seguire questi corsi per completare la nostra formazione didattica.  

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   Fra noi si stabilì subito un bel rapporto di amicizia, le lezioni erano molto interessanti, e io pur facendo mille acrobazie riuscii a non perderne molte, tanto che alla fine del primo anno fui in grado di dare tutti gli esami con una buona votazione.

Tranquillamente mi iscrissi al secondo anno, sapevo che le materie erano ancora più interessanti, però dimenticai un piccolo particolare, dovevo fare un piccolo tirocinio con una tesina. Fu come un fulmine a ciel sereno quando la direttrice mi chiamò e mi comunicò che avrei dovuto fare il mio tirocinio in una fabbrica in Brianza, non avevo nessuna scelta. Ma come spiegarlo ai miei? Fu una bella discussione ,però non mi mancò l’appoggio dello zio e ottenni il permesso. Così una mattina presi gli accordi con la ditta, partii, una macchina mi attendeva in stazione e mi portò in ditta. Feci conoscenza coi proprietari, e con gli operai. 

Operaie in fab brica

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 Mi fu poi assegnato quello che sarebbe stato il mio ufficio per tutto il periodo. Poco dopo arrivò un operaio, era disperato, in poche parole cercò di farmi capire il suo problema. La moglie da un pò di tempo non stava bene, aveva un forte esaurimento, trascurava la casa, i bambini e se stessa, non aveva nessuno che li aiutasse. Cercai di rassicurarlo e telefonai al medico: Fui fortunata di trovarlo, era in studio, mi avrebbe aspettata. La macchina della ditta mi portò rapidamente da lui. Vidi la villetta, il cancello aperto, tranquilla entrai ...fatti pochi passi, istintivamente mi girai: un mastino mi stava attaccando e alzai il braccio. Io portavo sempre dei giornali, che caddero sul muso del cane che addentò il braccio e la coscia strappando un pezzo di gonna mentre dalla villa un ragazzo correva urlando. Mastino_sylwetka

Era il figlio del medico entrato pochi secondi prima di me aveva lasciato aperto il portoncino. Da quel momento fu come girare un film... Medicazione sommaria del medico, macchina della ditta di volata riportarmi a casa, scenata di mamma al vedermi così ridotta, il nostro medico che si rifiuta di rinnovare la medicazione. L’arrivo della nostra direttrice e la decisione di portarmi al pronto soccorso. Qui finalmente vengo ripulita e medicata come si deve, però viene richiesto il cane. Ennesimo colpo di scena, il medico ha ucciso e sotterrato il cane così ci vado io di mezzo, devo fare delle punture antitetaniche. Torno a casa avvilita e dolorante, alla sera un bel febbrone completa il quadro... antibiotici!!!!!!!! Fortuna la giornata è finita. La sera dopo una telefonata, è una delle mie compagne e amiche più care, mi chiede se può venire a trovarmi col fratello, mi fa piacere avere compagnia. Ho avuto modo di conoscere il fratello un ragazzo molto educato e gentile. Arrivano con un bellissimo mazzo di fiori.

mazzo di fiori autunnali

“Mi avete fatto un vero regalo, cosi a letto il tempo nn passa mai”. “Se permette io sono libero alla sera, Rosetta deve studiare, io vengo volentieri fare due chiacchere, siamo in Brianza e in poco tempo sono qui” Cosi quasi tutte le sere finché le mie ferite furono rimarginate Aldo arrivò, con un giornale, dei fiori, un libro e quando potei muovermi uscimmo per un gelato.

ragazzi inn.innam.Fidanzatini innamorati

Finì per diventare un'abitudine, e nel giro di qualche mese mentre le mie compagne preparavano gli esami io sposavo l’uomo del quale mi ero innamorata.

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Il giorno del "Si, lo voglio"

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Marcia nuziale Mendelssohn

   


COMMENTI

  1. il 12 marzo, 2016 gabriella.bz dice:

    Ciao Sandra bellissimo racconto di vita vissuta. Sai mi sembra di sentire la tua poca soddisfazione per quel diploma con voti belli ma senza nessuna voglia di fare la contabile. Hai avuto la fortuna di avere lo zio Angelo che t’ha aiutata in tutto e se un cane ti ha fatto del male, non puoi lamentarti, sei volata in poco tempo all’altare. Brava un abbraccio.

  2. il 13 marzo, 2016 lorenzo12.rm dice:

    Grazie, Sandra, di averci fatto partecipare ad uno scorcio così importante della tua vita. Ti abbraccio.

  3. il 13 marzo, 2016 Nembo dice:

    Una storia a lieto fine presentata da Sandra di una sua storia di vita privata, a volte il destino assomiglia a una tempesta che muta la tua direzione per evitarla, e tu Sandra hai scelto il tuo istinto di partecipare a quel corso per -Ass. Sociali-lo stesso ti ha portato a superare delle prove che alla fine ti hanno regalato il futuro della tua vita con tanta felicità. Un Saluto

  4. il 13 marzo, 2016 sandra vi dice:

    Un sentito ringraziamento a GIUSEPPE per tutto il lavoro svolto ed aver postato in modo da far risaltare il mio scritto. É la mia Marcia nuziale indovinatissima, grazie un caro saluto

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  5. il 13 marzo, 2016 sandra vi dice:

    hai ragione perfettamente Gabriella l’aiuto dello zio e; stato determinante ,pero’ guardando la ferita sul mio braccio mi chiedo sempre il lancio del cane quanto ha dato un altro corso alla mia vita? grazie del tuo commento un caro saluto

  6. il 13 marzo, 2016 sandra vi dice:

    Un grazie anche te Lorenzo ,e’ sempre un piacere dividere dei ricordi con amici come voi Del Bosco un caro saluto

  7. il 13 marzo, 2016 edis.maria dice:

    Racconto piacevole con i suoi contenuti di vita quotidiana, intessuti di studio, di interessi lavorativi, di suspense, ma di amore giunto rapido e duraturo! Bella lettura! Mi è piaciuto!

  8. il 13 marzo, 2016 sandra vi dice:

    Nembo grazie per il tuo commento ,verissimo,il destino ci mette dei paletti come in uno slalom e…noi li dobbiamo seguire,un caro saluto

  9. il 13 marzo, 2016 Giuseppe3.ca dice:

    Grazie a te Sandra, un racconto bellissimo che meritava una cornice adeguata: la tua approvazione mi conferma di esserci riuscito. La scelta del video è stata casuale ma ispirata dalle note di Mendelshon nel momento dell’ascolto durante la ricerca e ci ho azzeccato. Va bene così, ciao.

  10. il 13 marzo, 2016 alba morsilli dice:

    rieccomi non potevo fare un commento a un racconto così vivo di emozioni di verità e di destino.
    La brava ragazzache studia una scelta che ha lei non piace, e senza volere trova la sua strada che è rivolta agli altri( assistente sociale) ma non sa che questo è il suo destino dove incontra l’amore per la sua vita, sembra una favola di Liala un racconto che ti affascina, dove l’amore impera e anche oggi lontano dai giorni del tuo racconto non hai mai smesso di amare quel giovane che ti ha fatto battere il cuore

  11. il 13 marzo, 2016 franco dice:

    Si potrebbe fare un ottimo sceneggiato televisivo . Gli ingredienti ci sono tutti … varie città, lo studio, il lavoro che inizia , la figura dello zio ,il piccolo dramma del cane, infine l’amore. E’ vita vissuta che termina con un vestito bianco con velo è il top.

  12. il 13 marzo, 2016 gianna dice:

    Sandra, il tuo racconto di vita è molto bello, se non cera il cane Mastino a lasciarti le ferite, ma poi un colpo di fulmini arrivo’ a ciel sereno, in quella occasione ai incontrato l’amore della vita.in breve tempo indossavi l’abito bianco per pronunciare il tuo si! cambiando radicalmente vita,cambiare citta’ lo studio, il lavoro ma siete vissuti felici e contenti. Giuseppe3, bellissimo il video della marcia nunziale brabo come sempre e brava, Sandra per averci raccontato un momento bello della tua vita. Un saluto

  13. il 13 marzo, 2016 sandra vi dice:

    Edis ti ringrazio per il tuo gradito commento ,quel lancio del cane ha deviato il corso della mia vita ,portandomi verso una grande felicita’,un caro saluto

  14. il 13 marzo, 2016 sandra vi dice:

    Vero Alba ,guardando le coicatrici del morso del cane sul braccio ,mi sono affiorati i ricordi ,e’ stato veramente un brutto momento ,vedermi assalita da quel bestione ,pero’avemi fatto trovare l’amore della mia vita ,tutto e’ passato nel dimenticatoio, grazie ALBA del tuo commento un caro saluto

  15. il 13 marzo, 2016 sandra vi dice:

    Pero’ Franco ottimo il tuo suggerimento gli elementi ci sono in toto, un piccolo neo ,manca chi lo realizzerebbe…..grazie del tuo commento con un cordiale saluto

  16. il 13 marzo, 2016 sandra vi dice:

    Grazie Gianna cara ,apprezzo moltissimo che in un momento cosi’ doloroso tu abbia avuto la forza di commentare il mio post, ti abbraccio con tanto affetto ringraziandoti di tutto cuore

  17. il 14 marzo, 2016 aquilafelice44@libero.it dice:

    brava sandra so che 6 bella tosta anche in questo raconto 6 uscita vincente ai visitato venezia bellissima cita romantica poi non parliamo di murano posto in cui ci sono stato visitare fabriche di vetro in arte molto bello ma volevo chiederti in cane mastino e morto xche a morsicato te hahhah scusami un po dironia ci vuole mi complimento in tutto sandra 6 stata bravissima col diplploma e come assistente sociale brava sandra

  18. il 14 marzo, 2016 mariejose2-FR dice:

    Pagine aperte su alcuni anni di una gioventù studiosa, quando tutte le speranze erano permesse ma,nel degno rispetto dei genitori.II sveglio a l’independance del spirito, per seguire le sue proprie ispirazioni, senza offendere la famiglia, era, salire la montagne, al’epoca. Qualche volta diciamo noi’vita di cane’. Il cane della storia ha aperto un camino. Sandra rievoca questi sentimenti con pudore sincerità e sagezza, fino al brivido final, dove si indovina la felicità di un incontro che orientera un destino. Si, Lei ha appena sollevato suo velo di sposa, per consegnarci il viso di alcuni istanti preciosi della sua gioventù. Ciao Sandra, grazie a te. Ciao amici del Bosco.

  19. il 14 marzo, 2016 sandra vi dice:

    Cosa posso dirti Vanni, per il bel commento ,ma nn hai saputo far mancare la frecciatina vero!!!!. Pero’ da un caro amico quale sei tu apprezzo molto quanto mi scrivi e ti ringrazio, con un caro saluto.

  20. il 14 marzo, 2016 sandra vi dice:

    Grazie MarieJose’del tuo commento ,hai descritto perfettamente la situazione di noi brave ragazze dei nostri tempi: ubbidienti. Sbuffavamo ,nn ci si ribellava, e’ stato anche se doloroso un ottimo paletto il cane, deviando il mio destino mi ha fatto incontrare la felicita’.

  21. il 14 marzo, 2016 anna b. dice:

    Carissima Sandra che bel racconto che hai scritto,mi ha fatto molto piacere che ci hai fatto partecipi di alcuni episodi della tua vita.Credo che il più importante e indebebile è il momento in cui hai incontrato l’uomo che ti ha portato all’altare. Bellissimi questi scorci di vita vissuta, raccontati con tanto amore. Un grande abbraccio, sei una persona dolcissima.

  22. il 15 marzo, 2016 elisabetta8.mi dice:

    Questo spaccato di vita,è molto bello Sandra, una vera ventata di primavera,oggi i ragazzi parlano poco della loro gioventu’,forse perche’ la vivono in maniera diversa da come l’abbiamo vissuta noi,,,tu sei arrivata alla maturita’ felice ma non eri contenta ,entravi nel mondo del lavoro ma cercavi altro e cosi’ ti eri iscritta per un altro tipo di studi,ma la vita o meglio un cane carabolescamente ha cambiato tutto il percorso e ti ha fatto incontrare il grande amore della tua vita,,,,,,,

  23. il 15 marzo, 2016 sandra vi dice:

    Anna,grazie per il tuo commento che ho molto gradito,e’ stato uno scorcio della mia vita molto importante per me iniziato in modo quasi tragico ,mi ha portato verso il compagno della mia vita.un caro saluto

  24. il 15 marzo, 2016 sandra vi dice:

    La vita ci riserba sempre delle sorprese Elisabetta cara e il destino ci pone dei paletti e ci dirige dove vuole usando tutti i mezzi possibili , a me ha fatto trovate la felicita; grazie del tuo commento ,un caro saluto


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