LA DOMENICA DEL BOSCO
Scritto da Giuseppe il 19 Marzo 2016 | 26 commenti- commenta anche tu!
OGGI, CON QUESTO POST,
GABRIELLA.BZ
CI PORTA A VISITARE PARIGI
Quello che vi sto scrivendo avrei dovuto stenderlo quattro mesi fa ma ero ritornata a casa da pochissimi giorni quando a Parigi ci sono stati gli attentati che ci hanno fatto perdere 129 vite umane. Accingermi a decantare subito le bellezze di una città come Parigi non mi sembrava giusto. Il dolore per le vittime c’è ancora, ma un po’ alla volta tutto si deve superare, ed io mi sono decisa a scrivere.
WEEK END A PARIGI
Forse sto ancora fantasticando ma sono arrivata a Parigi. In più occasioni avevo espresso il desiderio di vedere questa bellissima città, ma era quasi impensabile che ci potessi arrivare, e in questo mia figlia è riuscita a far si che potessi ammirare la città da fiaba che tutti abbiamo sognato di visitare almeno una volta, chi da giovani e chi da nonni ma sempre in grado di apprezzare le meraviglie che Parigi offre.
Per il primo giorno il programma è vedere Versailles, con un’automobile a noleggio siamo arrivati quasi davanti alla Reggia, solo al vederla dall’esterno è una meraviglia, tanto oro da abbagliarci ed entrando piano piano c’è uno splendore incredibile.
Reggia di Versailles
Ingresso alla Reggia
Non vi sto a raccontare tutto quello che ho visto sarebbe troppo, solo una piccola sintesi di tanta bellezza; Appartamenti meravigliosi, lampadari da favola, specchi lavorati con stucchi color oro, stanze con sete e dipinti, sia alle pareti che al soffitto, da pittori come François Lemoyne, del Veronese, da Charles Van Loo e tanti altri.
Versailles: un interno
Pendule astronomique de Passemant
Sparsi per le varie stanze orologi di fattura sfarzosa, ma quello che più mi ha incuriosito è un orologio a pendolo astronomico, grazie ad un meccanismo complesso, indica l’ora il giorno, il mese, l’anno e il quarto di luna fino al 9999!. Passando da una stanza all’altra troviamo porcellane magnifiche, mobili di gran valore ma quello che incanta sono le pietre preziose, i gioielli da mille e una notte, perché si possono solo sognare. Per svegliarci da tanto sfarzo usciamo nel giardino di una vastità immensa, giriamo parecchio attorno alla Reggia con sorpresa troviamo i parterre dove mi posso riflettere e dove i miei nipoti che sono stati tanto attenti nell’ ascoltare la guida, giocano a specchiarsi. Camminiamo ancora e ci troviamo davanti a delle bellissime fontane dove l’acqua scorre con un getto molto forte in modo da far nascere delle cascate. Guardandosi attorno sembra di trovarsi nella Grecia antica, statue di Dee con l’acqua che zampilla loro attorno, sembra non finiscano più i boschetti nel parco i giardini e le fontane, ma sono così belli da esserne incantati, Versailles è al di sopra delle mie aspettative. Andiamo in albergo, domani ci sarà una seconda giornata.
Di buon mattino usciamo e facciamo un lungo giro in auto, a piazza della Concordia ci fermiamo per vedere l’obelisco egiziano con i geroglifici che lo adornano illustrano le imprese del Faraone Ramesse. Ai lati dell’obelisco ci sono due grandi fontane che contengono più vasche con delle statue che le popolano con allegorie fluviali, sprigionano un fascino che incanta, e ci dicono che la notte vi regna un clima irreale fiabesco.
Interno Cattedral de Notre Dame
Notre Dame de Paris: Navata Strasburg
Passiamo accanto al Louvre senza poterci entrare, lentamente costeggiamo la Senna fino ad arrivare alla Basilica di Notre Dame, parlare della Cattedrale non è semplice, ci troviamo davanti ad una Cattedrale tanto alta da non credere, davanti ha dei grandi portali e delle statue enormi. Entrando l’occhio si perde nella lunghezza di Notre Dame,130 m. di lunghezza, 50 di larghezza e 35 di altezza, pilastri grossi che dividono 5 navate, i rosoni sopra l’altare maggiore sono unici nella loro lavorazione e beltà, ci sono poi i pilastri dove sono posate alcune statue, una è la famosa statua di Notre Dame de Paris, all’altare maggiore sta la statua della Pietà di Nicolas Coustou, altre rappresentano Luigi XIII e l’altra Luigi XIV. Lungo le navate ci sono le cappelle radiali ricche di tombe. In mezzo a due cappelle si trova l’ingresso al Tesoro di cui si possono ammirare Reliquie e argenti sacri. Girandosi per uscire dall’ingresso principale è impossibile non vedere un grande rosone, ci fermiamo a guardare la meraviglia, una rappresentazione dei segni zodiacali, dei mesi, dei vizi e delle virtù. La Cattedrale non finisce qui, ma vogliamo ripassarci con calma domani. Saliamo in automobile e poco dopo attraversiamo la Senna, si nota la Torre Eiffel e con calma ci dirigiamo, è enorme, non vi sto a descriverla, tutti in foto l’avranno vista, certo fa un effetto strano a guardarla dal basso all’alto, non posso parlare tanto dall’alto al basso, ci siamo fermati al primo piano.
Champs Elysees
Arc de Triomphe
Alcune foto ricordo e via a cercare i Campi Elisi, certo non immaginavo l’eleganza dei negozi, i ristoranti prestigiosi, i caffè dove quasi hai timore ad entrare ma dovevo pur gustarmi un ottimo caffè. Poco dopo siamo arrivati all’ Arco del Trionfo si trova alla fine della strada dei Campi Elisi su una collinetta. Si è fatta notte, dobbiamo rientrate in albergo, per la stanchezza mia e dei bambini. L’ultimo giorno per visitare Parigi è arrivato, oggi è deciso: pranzo sul battello che corre lungo la Senna, siamo saliti a bordo abbiamo ammirato dall’esterno nuovamente il Louvre e Notre Dame; Il bellissimo ponte Alessandro, il palazzo della Giustizia, il museo d’Orsay, municipio hotel de Ville, l’isola piccolissima di San Louis e tanti altri, verso la Torre Eiffel e la Via en Rose, il battello ha girato per portarci nuovamente all’imbarco, avevamo finito di mangiare da poco quando siamo scesi e per la prima volta siamo entrati in un negozio a Parigi.
Municipio, Palazzo di Giustizia e Piazza della Concordia
Ponte Alessandro, Mercier voyager magazine e Isola Saint Louis
E’ arrivata così l’ora di ritornare a casa con un po’ malinconia per aver potuto vedere solo in minima parte la magnifica città. Non importa Parigi ritornerò a visitare i luoghi che mi ero ripromessa, e poi siamo sinceri chi immaginava di vederti, eri solo un sogno che si è avverato.
Au revoir Paris.
La vie en rose - Edith Piaf

















Grazie, Gabriella, della bellissima gita che ci hai fatto fare con te. Indimenticabile ed intensa. Un abbraccio affettuoso.
Grazie Lorenzo delle tue sempre gentili parole. Ricambio l’abbraccio ciao
Grazie Giuseppe di tutto il lavoro che hai fatto per l’articolo, hai postato il video che sapevi mi sarebbe piaciuto, con tutti i piccoli accorgimenti. Nuovamente grazie ed un saluto ciao.
Oggi Gabriella ci racconta la sua entusiata gita a Parigi, ed è un piacere leggere la sua esperienza. Più volte sono andato a Parigi ed è una delle più belle città del mondo, una città che unisce storia-cultura all’affascinante romantica modernità,con molte culture diverse. E come diceva in un suo romanzo Hemingway, si poteva vivere felicemente a casa che Parigi. Buona Domenica
Mamma mia sono più di trent’anni da quella settimana a Parigi con Anna. Non stò a ripetere le bellezze viste e così ben descritte da Gabriella, ma vi parlo di quella mansardina all’Hotel de Parma in rue de Clichy (ora non esiste più !) Alla sera si andava in un caratteristico locale greco “le quatre escalier” dove si mangiava e si ballava il sirtaki (anche questo sparito !) . Poi spesso a Montmatre a cantare le “chanson d’amour” in bar fumosi e splendidamente animati.Una sera andammo0 all’Olimpia a vedere Zizi Jeanmaire con le donnine a seno nudo…La meravigliosa Parigi dei miei ricordi.
Un saluto per te Gabriella, Parigi, ma soprattutto il tuo lavoro, bello, ben descritto e dettagliato, vengono ad onorare il Bosco e meritavano una bella pagina. Sei stata brava anche con la scelta delle immagini e il tutto ha contribuito… va bene così, grazie, ciao.
Nembo è vero che sono stata entusiasta della gita a Parigi, ma 3 giorni sono pochi davvero, ma per chi si sa accontentare per vedere almeno alcune bellezze di Parigi, le ho viste ed ho respirato l’aria della più bella città del mondo! Un saluto ciaoo
Franco fortunato te che ci sei andato con la moglie, e non importa se era una mansardina il luogo dove avete vissuto, anzi potevate vedere le stelle di Parigi meglio! Certo sono passati tanti anni perchè parli di Sirtaki…. ero giovane pure io a quei tempi. Ma Parigi è sempre Parigi, sia da giovani che da vecchietti. Un saluto ciao
Che vogliamo di più? ” La vie en rose,” Edith Piaf, mentre leggiamo ciò che Gabriella ci fa ricordare della splendida Parigi!Che risveglio piacevole!!
cara gabriella invidio, bonariamente, la tua gita a Parigi perchè ho ricondiviso un’altra volta l’emozione che trasmette parigi. ci sono poche parole per descrivere Parigi, forse ne basta una sola “fantastica” e vorrei rivederla ancora.
Edis.Maria ti ringrazio ,ma una sola volta non basta per vedere Parigi, intanto ci ascoltiamo la mitica Edith Piaf. Un saluto ciao
Alba Gloria sono convinta che hai condiviso l’emozione nel leggere di Parigi, ma ricorda abbiamo ancora tempo per una puntatina alla città dei Sogni! Un saluto ciaoo
Gabriella, oggi il Bosco è stato in gita a Parigi, con te e siamo contenti che ti sei divertita avendo visto una delle migliore Città”Fantastica”, Parigi che sa unire Storia, Cultura,è Molto Romantica e Moderna con molte Culture diverse. Sono Felice per ,Gabry ogni tanto evadi dalle tue amate Montagne. certo i giorni sono stati pochi una gita di 3 giorni, ma almeno ai respirato l’aria di una Fantastica” Città.Un proverbio dice chi si accontenta gode. Almeno avrai potuto vedere una invisibile parte della citta’ piu’ bella del mondo. Parigi. Un saluto ciaoo
Gabry, visto il tuo sogno si è avverato. Au revoir Paris le foto parlano da sole bellissime i tuoi occhi hanno potuto vedere le bellezze di Parigi. il video ascoltato e molto romantico. La vie en rose-Edith Piaf.Un saluto a te ciaoo
Hai coronato il Tuo sogno Gabriella,sono contententa per Te.credo sia un po’ il sogno di tanti ,visitare Parigi,,la citta’ della cultura,della bellezza e dell’amore,,Varsailles è una visione particolare,un sogno,io non sarei piu’ uscita ,sarei rimasta incollata da qualche parte con gli occhi sgranati,,,troppo bella!Grazie,sei riuscita a farmi sognare,,,,,
Hai ragione Gianna, il Bosco è andato in gita a Parigi, anche se è stata una visita veloce è stato un magnifico sogno che si è avverato, non lo avrei quasi creduto possibile invece a chi sa aspettare tutto arriva, dice un proverbio. Certo visitare un pezzetto di Parigi è stato meraviglioso, vedere da presso tutti i luoghi che ho descritto ora a più di 4 mesi di distanza ci penso e mi sembra quasi impossibile. Pensaci per una tua gita, ma che sia di qualche giorno più lunga !! Te lo auguro . Un saluto ciao
Ely è vero , ho coronato un sogno , ma chi non sogna di visitare Parigi? E’ una città dove tutto va tenendosi per mano, Forse io ero sempre in un angolo della città, ma tutto era bello. Parli di Varsailles, una Reggia da mille e una notte, sai che ho visitato altri castelli (2 a Vienna) ma sebbene belli non erano sontuosi come la Reggia, credo proprio che avrebbero dovuto accompagnarti fuori. Sono felice se il mio scritto ti ha fatta sognare. Un saluto di cuore ciao
La scoperta del tuo viaggio a Parigi è un mazzo di emozioni, Gabriella. Il tuo entusiasmo, la tua ammirazione mi toccano come i commenti degli amici che rievocano i loro soggiorni o la loro speranza a vedere o rivedere la nostra meravigliosa Capitale. Viaggio sprazzo, strabiliante, guidare centro città…programmare Versailles, Notre Dame, la Concorde et les Champs Elysées…una scelta di Re, un festival per gli occhi, un inno alla nostra cultura, ai nostri Maestri d’Arte. Grazie per i ricordi che hai risvegliato. Per me, i miei primi anni di matrimonio e la nascita di un primo figlio, vero “Titi Parisien”, nostra vita nel quartiere Latino all’ombra del giardino del Lussemburgo e del Panthéon… Un cordiale saluto per te Gabriella, ciao.
GABRY DI PARIGI NON CONOSCO NIENTE ZERO COMPLETAMENTE CI SONO PASSATO VIA CAMION MA NON IN CITTA NON LA CONOSCO NON POSSO COMMENTARLA CMQ BRAVA UN BEL RACCONTO PURE IO LO SAPEVO CHE ERI STATA A PARIGI HIHIHIHI CIAO BUONA SETTIMANA
Parigi città dell’amore e del romanticismo una città fatta su misura per il mio carattere.
Difatti ci sono andata e quello che mi è rimasto impresso è il giro turistico con cena a bordo dei traghetti sulla Senna
Meraviglia delle meraviglie, tu sei comoda in motonave e giri la città in una prospettiva diversa, tutti i momunenti illuminati non lontani dal fiume, cena con pesce e i famosi sughetti dove condisci l’insalata, musica e ballo a bordo.
come posso dimenticare Parigi ? grazie Gabriella di tutto il post è molto bello e ben curato
Mariejosè non puoi credere alla gioia quando mi hanno fatto vedere i biglietti per Parigi, la città dei miei sogni (ma non solo miei) girare lungo la città, vedere tutto quello che ho scritto anche se in certi casi alla svelta per riuscire a vedere sempre di più. Sento che anche per te è un dolce ricordo, il tuo matrimonio e la nascita del tuo primo figlio, sei fortunata ad esserci visstuta in questa città merravigliosa. Un abbraccio ed un saluto
Vanni anche se non conosci Parigi, io ho descritto quello che ho visto, i commenti partono dal racconto,grazie e buona settimana pure a te. ciao
Alba grande hai capito la gioia di essere a Parigi, girare per le strade o a bordo del traghetto, vedere i monumenti, entrare a Notre Dame, cercare di visitare i luoghi conosciuti solo in TV o sui libri, i Champs Elysèes e tutto quello che la nostra curisità ci spingeva a cercare. Sono contenta che ti sia piaciuto il post. Un abbraccio ed un saluto.
Bellissimo post Gabriella ,ne hai fatto una descrizione semplice ,ma completa .Ci hai descritto la stupenda Parigi da turista e ne abbiamo veramente godute le sue bellezze ,e il bellissimo giro col battellino!Io apprezzo molto il tuo scritto perche’ so quanto ti sia costato scriverlo ,eri stata a Parigi pochi giorni prima degli attentati .Un abbraccio e grazie anche per le belle foto a GIUSEPPE per la sempre gradita “lA VIE EN ROSE”
“Parigi val bene una messa” Frase storica pronunciata da Enrico di Navarra, che divenne poi Enrico IV di Francia, quando, per spianarsi la via al trono, abiurò al calvinismo accettando la fede cattolica. PARIGI, aspirazione di tutti i giovani spiriti che sognavano la Torre Eiffel ma ancora di più il Moulin Rouge e le Folies Bergèr. Oggi, nei cuori di terza età, spenti i bollenti ardori, rimane nel sogno di Parigi il desiderio di ammirarne l’arte e le bellezze di Versailles, Notre Dame, Champs Elysees e tutto il resto.
Grazie Gabriella, con il tuo racconto ci hai regalato Parigi come possiamo immaginarla e desiderarla nel pensiero adulto… Bravissima!
Grazie Sandra, non pretendo che sia un bellissimo post come tu dici, mi basta che gli amici nella mia semplicità riescano a seguirmi nei vari luoghi dove vado. In questo caso la Mitica Parigi! Sono contenta che ti sia piaciuto lo scritto e abbia ammirato le immagini. Certo che La vie en Rose ci sta a penello e per questo devo ringraziare Giuseppe. A te un abbraccio ed un saluto ciao