Archive for aprile 30th, 2016

LA DOMENICA DEL BOSCO

  Buona Domenica  

Post diSandravi_08390    

 

LA  PASQUA  ORTODOSSA

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DIN   DON   DAN  

KRISTOS ANESTIS

IL SIGNORE E’ RISORTO

LA PACE SIA CON VOI

Questo è l'augurio che vi mando della Pasqua Ortodossa che si celebra oggi

1° MAGGIO

   

Conoscere il motivo per il quale non coincide con la nostra non e’ molto semplice perche’ il calcolo è piuttosto complicato. La maggioranza degli Ortodossi segue il calendario Giuliano, ma se la data cade in coincidenza con la Pasqua Ebraica, la data viene spostata. Viene preceduta dalla quaresima della durata di 40 gg; si inizia il lunedì che segue l’ultima domenica di carnevale ed e’ detto “KATARA’ DEFTERA” cioè ”LUNEDI PULITO” ed e’ un giorno speciale i  ragazzi preparano e fanno volare gli aquiloni ed e’ un gareggiare a chi lo fa più bello, e poi chi lo fa volare piu’ in alto. E’uno spettacolo bellissimo questi colorati uccelli che volano sempre più in alto nel cielo azzurro.

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E’ anche il primo giorno di stretto digiuno, per il quale viene cotto un pane speciale chiamato “LAGANA”. Non si possono mangiare prodotti di origine animale. Il venerdì che precede la Domenica delle Palme viene ricordata la morte di Lazzaro e dopo una cerimonia in chiesa solo le bambine con un cestino ornato di fiori vanno di casa in casa cantando. Nel cestino ricevono dolcetti e... magari qualche euro (*NONNI ). Domenica, in chiesa durante la messa,  si benedicono i rami d’alloro (non ulivo)  che poi  si portano a casa come simbolo della benedizione.

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Ha inizio la Settimana SANTA o Grande Settimana chiamata “MEGALI EVDOMADA”,nella quale, ogni giorno, si celebra una cerimonia particolare.

MERCOLEDÌ: si va in chiesa dove il Papas (sacerdote),dopo aver celebrato la messa, segna la fronte e le mani dei presenti con l’olio benedetto.

GIOVEDI: viene portato in chiesa un pane speciale con impresso un simbolo, servira’per l’ultima comunione (qui viene data sotto specie pane e vino). Tacciono le campane e comincia la preparazione del sepolcro. Nelle case invece si comincia a colorare le uova e a preparare pagnotte dolci chiamate “TSOUREKI” che verranno mangiate a Pasqua.

VENERDI: Gesù in Croce viene adagiato nell’interno del baldacchino detto “EPITAFFIO” tutto abbellito ed adornato da fiori in modo veramente molto suggestivo. Ogni chiesa cerca di gareggiare e farlo il piu’ bello possibile. La cerimonia inizia al calar del sole, i fedeli si avviano alla chiesa portando un cero che il venerdì è lungo sottile e di colore beige. Dopo la cerimonia, inizia la processione e l’EPITAFFIO viene portato sulle spalle dai ragazzi più robusti per un giro prestabilito intorno alla chiesa. Alla fine viene deposto al centro e i fedeli passano sotto e se possono sfilano un fiore... tutto tace fino alla cerimonia del Sabato Santo.

 

επιτάφιοςL'epitaffio

   

Sabato verso sera, iniziano le cerimonie in chiesa, sul tardi anche la piazza si riempie di gente, è gremitissima, si sente un brusio unico. Al primo rintocco della mezzanotte si apre la porta della chiesa esce il Papas col seguito dei sacerdoti, ha in mano il cero acceso portato da Gerusalemme. Accende il cero più vicino esclamando:

”KRISTOS ANESTIS”

(IL SIGNORE E’ RISORTO).

Ognuno accende il cero vicino e di colpo la piazza è una sola fiamma, si sente esclamare “KRISTOS ANESTIS”, ognuno scambia col vicino il bacio della pace e del bene. Forse detto così dice poco, ma bisogna essere presenti per cogliere tutta l’atmosfera e la grande emozione del momento.

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Gli occhi luccicano di lacrime... La piazza si svuota lentamente, il Papas rientra in chiesa, molti fedeli lo seguono, portando il cero acceso (bianco), deve battere 3 volte il portone per farsi aprire e continuare la cerimonia. Altri tornano a casa cercando di tenere acceso il cero col quale si deve fare il segno della croce sulla soglia di casa. Il giorno dopo è Pasqua, c’è il gran pranzo, lo scambio delle uova e l’augurio battendo un uovo sull’altro “KRISTOS ANESTI” al che l’altro risponde “ALITOS ANESTI”, É risorto, dando inizio al pranzo piuttosto luculliano dopo 40 gg di digiuno.

 

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La Festa della Pasqua ortodossa.   

  Barra separ. con fiori e farfalle dorate
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