I RACCONTI DELLA DOMENICA
Scritto da Giuseppe il 29 Maggio 2016 | 24 commenti- commenta anche tu!
UN ABITO MAI INDOSSATO
Doveva partire per fare un lungo viaggio e fermarsi poi in un luogo delizioso, ma forse quello che più le premeva era incontrare e scambiare uno sguardo negli occhi con lui.
Sapeva di trovare alcuni amici e certamente non voleva essere a meno delle amiche nella loro eleganza. Per trovare dei vestiti belli e di suo gusto girò parecchio nelle migliori boutique ed alla fine trovò ciò che era nei desideri della sua mente: un abito elegante che le fasciasse il corpo in modo raffinato ma senza essere provocante.
La ricerca era stata faticosa ma alla fine aveva trovato. Nel camerino di prova si rese conto che quell'abito le stava d’incanto. Lei cosi schiva nel guardarsi allo specchio, non appena arrivata a casa se lo provò nuovamente e si mise davanti allo specchio per ammirarsi. Si quello era l’abito che aveva immaginato d’indossare per una sera dove come luci dovevano esserci solo le stelle e la luna.
Era uno di quei sogni che si portava appresso da parecchio tempo, ma solo ora capitava l’occasione di avverarsi e non avrebbe voluto perderla, si sarebbero rivisti dopo tanti anni. Finalmente era arrivato il giorno della partenza, le solite raccomandazioni… e via. Il viaggio, bello ma lungo, lei lo aveva programmato con diverse fermate, in luoghi dove aveva ricordi o le sarebbe piaciuto andare.
I luoghi dei ricordi li trovò come li rammentava nei sogni o nei momenti di relax, quando i ricordi o la fantasia scorre nella mente e ti fa rivivere le belle occasioni sognate o vissute ma mai più ritrovate. I luoghi che intendeva visitare per scoprire se erano belli come le era stato detto, li trovò migliori di come se li era immaginati, ben felice delle scelte, cominciò la sua ultima tappa. Un batticuore incredibile ma la sicurezza di aver fatto bene ad accettare l’invito.
Prima di presentarsi all’albergo dove tutti gli amici l’attendevano, fece un breve giro per rivedere quei luoghi che ben conosceva ma da tanto non visitava.
Fermò l’auto in un parcheggio e a piedi s’avviò lungo un sentiero che ricordava, non era più nella semioscurità come un tempo, i lampioni illuminavano quella stradina piccola e stretta con le rose ai lati: che delusione, ricordava quanto era bello percorrere quella stradina al buio, mano nella mano, e darsi un bacio, un piccolo bacio d’adolescenti ma dato con tutta la frenesia e la passione dell’amore giovanile, come può esserlo solo il primo amore. Con un pò di amarezza nel cuore si avviò al parcheggio sedette in auto e pensò che la prima delusione era arrivata, è vero niente di grave, ma il ricordo del sentiero buio non esisteva più. Un po’ alla volta si mise a girare per la cittadina, finché, forse senza nemmeno rendersene conto, arrivò davanti all’albergo.
Gli amici che erano in attesa lungo il viale dello stesso, la videro subito, dopo gli abbracci salirono nella stanza che lei aveva prenotato, girò il capo e disse: “Ne manca uno”. Subito cominciarono a tranquillizzarla, sarebbe arrivato per la cena. Intanto che ti cambi noi scendiamo a prepararti un nuovo aperitivo, gridarono gli amici tutti entusiasti di averla con loro, solo un’amica volle fermarsi a parlarle mentre faceva toilette. Si stava preparando ma non ascoltava l’amica, rifletteva con mente ben lucida che lui mancava, non era venuto come tutti gli amici ad accoglierla, e pensando a questo si disse: A che vale essere elegante? E mise si, un bel vestito, ma non quello che aveva tanto cercato e immaginato per l’occasione. Dentro di se pensò con timore che forse lui aveva cambiato idea, che il pensiero di rivedersi non lo entusiasmasse come sembrava in un primo momento. Tanti erano i pensieri negativi, aveva quasi paura di dire alla sua amica: “Sono pronta, possiamo scendere”. Si avvicinava l’ora di cena ma di lui nessuna notizia, solo al momento delle ordinazioni eccolo, quasi di corsa, parole di scusa ma il suo sguardo era rivolto alla donna che per prima l’aveva fatto innamorare. Erano stati anni d’amore poi lei aveva dovuto trasferirsi, con i lunghi viaggi per trovarsi e la lontananza, l’amore un pò alla volta sembrava finito anche se nelle loro telefonate c’era sempre una mezza parola più del classico ciao. Forse per quello avevano deciso di ritrovarsi, ma in compagnia dei loro amici. Mentre gli occhi si incrociavano in una muta domanda le mani si unirono per il saluto e l’emozione li travolse entrambi, quella antica fiammella d’improvviso si era riaccesa. Avevano sofferto ma ora l’amore vinceva sulla lontananza, piano, piano, senza dir niente agli amici, si incamminarono verso il sentiero. Non importava se ora era illuminato, l’amore aveva vinto su tutto. Si era comprata un vestito bello per farsi ammirare da lui, ma non è servito, è rimasto appeso nell’armadio.
Lui l’aveva accolta nuovamente tra le sue braccia e nel suo cuore anche senza l’abito elegante e raffinato.
ERNESTO CORTAZAR - Mi Amor Por Ti







Brava Gabriella, hai sempre la capacità di sorprenderci. Un racconto dal gusto tipicamente romantico che però non manca di un pizzico di “suspense” che non guasta mai. Complimenti e un caro saluto, ciao.
Gabriella, sei formidabile: avvinci e convinci. Quella che ci hai raccontato è una storia succosa e delicata. E molto romantica. Grazie.
Sai Giuseppe è la vita che è un “suspense”, non sai mai quello che ti può succedere, e allora via a scrivere quello che ti passa nella testa. Ricordi? Fantasie? Di tutto un pò. Un saluto ciao
Concordo Gabriella, è bello dare sfogo alla propia fantasia, continua così, sempre alla grande e vai bene, il Bosco è accogliente per i bei raccontini come i tuoi, grazie!
Grazie Lorenzo dei tuoi complimenti, è facile scrivere quando la fantasia lavora, con la fantasia sai che ci deve essere un pochino di realtà. Spero sia veramente delicata e succosa la mia storia, se poi pensi che sono un inguaribile romantica, è detto tutto. Un saluto ciao
Quante donne riconosceranno in questa storia, la sceneggiatura di seduzione immaginata con fervore per un uomo amato, desiderato, “l’uomo d’una vita”. Non so se sono dei ricordi o una favola nata da un’anima romantica, ma sono i sogni, che abbelliscono ore, spesso malinconiche. Sento i mormori di voci maschili, osare la parole “puerilità” “fantasia femminina” con un sospetto di degnazione. Eh, generalmente, vostri fantastici sono, non spesso gli stessi, dei nostri… si congratulano se si accordano. Allora che felicità! Ma, non dimenticate, Signori, che le Donne, gustano vivere i sogni più di immaginarli, qualunque sia il colore dei loro capelli. Portare un abito seducente, anche se i nostri calzini di lana ed i nostri pullover tarlati, turbano vostri spiriti. AHAHAH.
Mi da, bella occasione, Gabriella, di lanciare gioiose freciattine, verso gli uomini, che adoriamo! Buona Domenica.
E’ piacevole scorgere il romanticismo giovane di Gabriella , sì in questo contesto è meglio Gabry ! Stupisco nel vedere che molti abbiano ancora (e quell’ancora non voglia essere offensivo),la freschezza della giovinezza nel ricordare e descrivere momenti d’amore.Il ricordo (se ricordo è) delicato, femminile ,incanta e coinvolge.
Brava gabry ogni volta qualcosa di nuovo una bellissima storia d’amore che quasi mi fai commuovere lo sai che in queste cose sono molto romantico e passionale. certo la mia ragazza non aveva un abito comprato in bootik ma il giorno che se presentata all’appuntamento era molto bella lo stesso e come in detto non e l’abito che fa il monaco ma e il monaco che fa l’abito . molto bella la storia ritrovare il suo amore dopo tanti anni una emozione enorme lo rifarei domani io ma mi sono accorto che sto diventando vecchio chi lo sa tempo al tempo brava Gabry buona giornata ciao Giuseppe bravo
Mariejosè, quanto è vero che mentre ti rilassi i sogni veri o solo un pò coloriti ti vengono a trovare, per portarti negli anni della gioventù. Senti mormorii maschili? Forse, ma alla fine uno cerca l’ altro. Dobbiamo lanciare frecciattine agli uomini? Non ne vale la pena , tanto lo sanno che li adoriamo come dici bene, tu. Grazie ed un saluto ciao.
Oggi Bosco ci presenta un racconto che ci ricorda i primi Fotoromanzi pubblicati da 1947 in avanti (Bolero, Grand Hotel ecc.) che ebbero un successo incredibile! I loro racconti erano sempre di amore, ma amore pulito, sereno, quasi sempre a buon fine! Le mamme, prima di farli leggere alle figliole, davano una lettura veloce (dicevano loro, ma li gradivano!) per accertarsi della liceità della storia! Certo nel fotoromanzo le fotografie completavano il fumetto, ma qui, nel racconto di gabriella troviamo tutto descritto a parole graditissime. A Giuseppe risparmio i complimenti per la stesura!
Si il romanticismo mi è stato amico, ma tu lo sai che chi ama, o ha amato tanto, una vena romantica, anche con i capelli bianchi non manca mai. Grazie Franco, un saluto ciao
Aquilafelice, sò che ti piacciono sempre le mie storie, e ne sono felice, anche perchè le abbini ad un tuo vecchio amore. E’ vero che se è amore anche una tunica va bene, ma una donna vuol essere sempre al meglio, farsi vedere elegante e bella. Ricorda “l’amore non ha età” un saluto a te e Susy ciao.
Grazie Aquila, cerchiamo di fare le cose al meglio per il bene di tutti e la buona armonia del Bosco come è nella nostra caratteristica. Buona Domenica e un “Forza paris” con una grossa stretta di mano, ciao.
Carissima Edis, la vera amicizia non ha bisogno di biglietto da visita, dici che ti sei voluta risparmiare i complimenti ma li ho ricevuti ugualmente: Grazie! Felice Domenica per te… ciao.
Edis.maria, ricordo molto bene Grand Hotel, perchè la nonna mi diceva di andarlo a comprare, ma non leggere lungo la strada, solo che le sue continue raccomandazioni hanno avuto l’effetto contrario. Erano storie pulite e non capisco perchè erano tanto scandalose a quei tempi. Ti ringrazio per la tua costanza e attenzione, un saluto ciao.
Complimenti Gabriella mi piace questo tuo racconto cosi’ romantico, quasi sospeso fra sogno e realta’. Ma l’AMORE, quello vero e’ sempre un sogno e noi gli corriamo incontro, ci prepariamo emozionate e lo viviamo con tutte noi stesse. Tu ne hai dato una perfetta e completa descrizione, tra le braccia dell’uomo amato e ritrovato, l’abito era un non senso, bravissima! Un grazie anche a Giuseppe per il bellissimo video, un caro saluto.
Sai Sandra, quando una persona ama o ha amato tanto, il romanticismo ed un filo di fantasia, ti fanno ricordare dei passaggi nella vita che forse se non osservavi una vetrina non avresti ricordato “l’abito” e le emozioni passate ma che si nascondevano in noi. Grazie un saluto ciao.
Grazie a te Sandra, sei sempre attenta ai particolari: un racconto tanto romantico e bello allo stesso tempo, meritava un video alla sua altezza e credo di aver trovato quello giusto. Spero che sia piaciuto anche a Gabriella. Ciao.
Giuseppe mi scuso per mettere in ritardo almeno un grazie del bellissimo video con una musica dolcissima per il mio post, e una coreografia altrttanto bella. Un saluto ed un ciao
Gabriella carissima, hai tutto il mio ringraziamento ma sai bene che questa precisazione non era necessaria, anche tu fai parte della Redazione e quindi sei consapevole che ciò che si fa, lo facciamo insieme per tutti gli amici che vogliono bene al Bosco: il BOSCO è di TUTTI e continuerà ad esserlo per tutti quelli che ci seguono con lo spirito della solidarietà e buona volontà. Consentimi di confermare che con questo racconto sei stata ancora meravigliosa, come sempre. Ciao.
Eh Gabriella ci sono frecciattine per svegliare i cuori addormentati dei lettori, frecciattine d’una seduzione virtuale. Ma, mi sembra che il Dio Eros non è ancora pensionato, per la nostra fortuna, porta ancora, anche lui, l’arco e la freccia…E abbiamo noi, ancora tanti anni da vivere…ahahah.
Mariejosè, ti sembra che i lettori si debbano svegliare? Non mi sembrano addormentati, anzi tanti sono ben svegli. Il Dio Eros lavora, non può permettersi d’andare in pensione, le sue frecce in caso di bisogno ci sono e l’arco è sempre pronto a lanciarle!! Un saluto ciao.
Vedi, sei sola a dialogare con me, a proposito delle mie piccole frecciattine destinate all’attenzione,degli uomini, che adoriamo come dici tu.. Ho scritto questo per pura fantasia, come un messaggio, chiudo in una bottiglia di vetro lanciata nel mare, per aprire una chiacchiera… con chi aprirà la viaggiatrice. Senza idea precise, finalmente. Ma, sicura con il mio spirito giocoso, posso aggiungere, e sempre un mio sorriso amichevole. Sicuro gli uomini fanno la siesta a quest’ora…Gabriella, ti ringrazio della tua attenzione. Buon pomeriggio a te. Un ciao a tutti.
Mariejosè, prima di risponderti ho atteso che una frecciattina cupido la tirasse, ma vuoi vedere che è andato in pensione?, Non avrebbe ancora l’età della pensione, perchè quella non dovrebbe arrivare mai, o sbaglio? La siesta l’hanno finita di fare tutti, sono le 18!!! Ciao M.Josè buona serata.