UNA VACANZA ITALIANA
Scritto da Giuseppe il 15 Giugno 2016 | 14 commenti- commenta anche tu!
PRESTINE
Girando per le stradine
Salgo lentamente la scalinata composta di gradini di ciottoli rubati al torrente, che porta ad un vicolo oscuro, sempre in salita, circondato di case, alte come delle fortezze, aggrappate alla rocca, saldate assieme da archi di pietre, sfidando l’equilibro e una falesia a picco, arrogante, erta sopra i tetti del villaggio medievale.
Casa Rina, via Castello
Salivo lentamente.....ho ritrovato, il ritmo del mio soffio al centro d’una piazzetta di forma strana, contorta. Piccoli balconi di ferro battuto aspettavano “Giulietta”, appesi a due fili sventolavano dei tovaglioli, alcune nonne si incontravano, lanciando al volo il loro buongiorno. Io annuso profumi di cucine, effluvi galleggianti, “arie” di ravioli. In un angolo ombreggiato, una fontana senza rubinetto, al flusso continuo di acqua, sfrenato, spezzava il silenzio con i suoi gorgoglii.
Per la prima foto, ho scelto la casa vicina della fontana, agli occhi chiusi di aiuole, scrutando i suoi segreti, al scalinato, allegrone, proprio da fare un discorso, faccia alla piazza, attorniata di case di granito, di porfido, incollate l’una all’altra, per tenersi diritte e calde. Un colpo al cuore per me, il ricordo di case da ristrutturare, e ridipingere al mio ritorno in Francia. In quel momento, mi sarebbe piaciuto che essa fosse mia, rifugio per lasciare le mie valigie, sotto il tetto di questa rovina, ma con essa tutti i muratori che sentivo lavorare e cantare nelle strade del paese, la lingua di tutti, canterina e sonora alle mie orecchie. Mi sono fermata, commossa, avvolta da parole italiane che svegliavano in me, ricordi dolci della mia giovinezza.
Ho suggellato là, sulle scale della casa, l’impronta dei mie passi per la sconosciuta piazza del Castello, adesso solitaria attraversata solo da gatti spelacchiati.
Prestine fu il villaggio del mio nuovo destino.
Posso dirvi oggi, 20 anni dopo, che non finirà mai il fascino destato in me da questo villaggio, addossato al Crocedomini della Valcamonica... in Lombardia.
***
…. e passeggiando per i giardini,
Ci sono i giardini, un pò dappertutto, ordinati alla francese, mentre piatta banda e contro viali, i giardini romantici inglesi, allo sfocato artistico, sapientemente studiato, e poi, i giardini d’Italia, alle piante e profumi turbanti, e come da Prestine, ortolani, dove fiore e verdure, convivono in un disordine gioioso senza pretesa, allo stile “selvatico’.
La terra generosa, ma miseramente vinta dalle pietre, in queste terrazze così create, si scava, ciò che spinge a cercare lo spazio per posare i piedi. Coltivare poeticamente, impone una faticosa gymnastique agli ortolani. In queste briciole di terra sovrapposte, l’insalata romana dal cono appuntito, emerge al di sopra delle lattughe, i sedani innalzano le loro foglie tra due cavoli paffuti, fucsie e margherite, fanno uno sberleffo a tre piante di basilico sempre verde, un pesco non si vergogna di dondolare quattro frutti, sotto un prugno selvatico dove vagano le vespe, ubriache di frutti vezzi, i fagioli briosi hanno dei rami smisurati, i pomodori non sono svettati, l’uva lascia i suoi grappoli a chi vuole essere avviluppato, mentre i fichi selvatici, si stendono in mezzo a dei roveti.




Lo sai M.Josè che se ci si dà la mano al di sopra dell’Adamello, montagna che abbiamo in comune, tu entri nel Trentino, ed io mi sporgo in Lombardia. Molto bello il tuo racconto fatto di nostalgia, mi sembra di camminare nel mio paese di nascita. Sentire il profumo della cucina,i balconi tutti in fiore, e forse ci sarà anche una Giulietta che attende il suo Romeo. Abbiamo solo una cosa che ci separa, la frutta, il mio è il tipico paese delle mele. Un saluto ciao
È vero che nessuno è profeta in patria perciò è ancora maggiore l’obbligo di elogiare il lavoro di MarieJosè che viene dalla Francia per descriverci molto bene e con tanto entusiastico brio le bellezze nostrane. Grazie MarieJosè… il tuo lavoro merita tutto il nostro riconoscimento. Si sente il tuo amore per l’Italia e per la Valcamonica in particolare. Ti aspettiamo con altri tuoi lavori. Merci à toi, ciao.
Un appuntamento, da programmare, che bello . Per me, salire verso il Passo Tonale, e fare una sosta pranzo, assieme, a Ponte di Legno, presso le **** d’un famoso “chef” di mia connoscenza…. Gabriella, non è difficile parlare del vostro paese, per tutti noi, francesi, l’Italia è affascinante…Ma mio cuore, batte piu velocamente, fuori dei sentieri battuti. Hai ragione, la tua valle è piu soleggiata della Valcamonica. Purtroppo l’aria di Prestine è dolce, ma lo sono di più, le castagne e le nocciole, che abbelliscono il paesaggio. Cordiali saluti.
Ma che bello Mariejosè! Descrizione letterariamente eccelsa.
Scrivere è una passione solitaria. In sintonia con un pò di carta, una penna, la felicità è perfetta. Scrivo, per me con piacere per la famiglia e alcuni amici. Dunque rare sono per me le occasioni di essere letta. Prima Eldy, non avevo mai sentito, la gioia, di vedere le mie parole, fiorite, da una persona conosciuta solo di nome. Posso dirvi che mi sento come a scuola, il mio primo biglietto di favore, in mano. Merci, Giuseppe, hai fatto vivere Prestine sotto i nostri occhi con le foto del villaggio e la sorpresa delle voci del Valcamonica, è piacevole.
Franco, ricevo l’omaggio del ‘Uomo di piuma’ che siete, con un pò di confusione… Grazie signor, della vostra attenzione.
ciao mariajose . ho letto con attenzione il tuo racconto ,molto bello .conosco PRESTINE x via del lavoro che ho svolto da camionista ci sono passato e soffermato varie volte ,devo dirti che m’è piaciuto tanto tutto le case arrocate le montagne che la circondano la cucina di cui ho gustato dei bei piatti .tutto bello osservare le meraviglie del posto guardi il cielo le montagne magari ti può capitare di veder volare pure un’aquila certo non pensare che sia io ma e un’aquila vera brava mariajose bravo giuseppe E SU E GIU X LA VALCAMONICA
Ho letto in ritardo il tuo bellissimo post, MarieJosé. L’ho assaporato piano piano incamerandolo con interesse e passione. Sai che sei una scrittrice nata? Scegli situazioni e ne parli con rara capacità. Grazie di esistere e ti abbraccio.
Il vostro nome Aquila, è l’emblema della lorena, ci sono tre sulla nostra bandiera regionale. Piacere, di leggere che siete fermato, nel “ferro di cavallo”, dove si tiene Prestine, lassù, si ferma la strada. Imagino che avete aperto la porte del ‘Oasi Verde’ dove la tavola Camune, fa onore alla gastronomia della lombardia…Cordiali saluti signor.
Complimenti Marie josè ,il tuo pezzo su Prestine è molto bello .Ne hai fatto una descrizione cosi precisa, ti abbiamo seguita nella tua salita ammirato le vechie mure, le tortuose strade abbellite dai vari fiori da tanti frutti , le nostre montagne sono sempre belle, grazie a te per averle amate tanto, un grazie a Giuseppe per il video
Descrivere Prestine per me, é dipingere con le parole un paesaggio, che i miei occhi osservano, con tenerezza da lontano. Il mio grande fascino per questo luogo, mi ispira per magia. Scrivere i miei sentimenti è più delicato. Come l’amore può lasciare senza voce, anche la matita, può mancare di loquacità. Buona sera gentile Sandra, grazie del tuo commento.
Vero, sgr Lorenzo, giocare con le parole, è quasi preparare un bel piatto in cucina, che si degusta a piccoli bocconi, e meglio, a parecchi. Bonne journée à vous.
Cari amici, tutti vostri complimenti e incoraggiamenti, sono piacevoli parole, ma non dimenticate, amici, che ho ancora bisogno dell’aiuto, del redattore capo, per girare le mie espressioni “all’italiana”. Spero essere come il vino che ‘si fa con il tempo’. Un bel sorriso a tutti.
-Un sincero ringraziamento a tutti i partecipanti.
–
-? MarieJosè, posso dirti che sono felice nel sentire il tuo gradimento per l’impostazione della pagina e lo sono ancora di più nel sapere il rivivere delle tue emozione nel ricordo di Prestine. Il merito è tutto tuo. Brava, grazie, ciao.
-Un sincero grazie all’amica? Sandra e all’amicone ?Aquilafelice per l’apprezzamento