FOGLIE D’AUTUNNO
Scritto da Giuseppe il 9 Ottobre 2016 | 19 commenti- commenta anche tu!
FOGLIE D’AUTUNNO
Foglie d’Amore
Cammino lungo la strada alberata, le foglie stanno cadendo in massa dagli alberi piccoli e grandi per il vento che soffia forte. E’ un autunno asciutto e le foglie si divertono a fare crac, il vento scompiglia i capelli, ma tutto è bello, i colori danno dei riflessi alle foglie che vogliono scappare, è una stagione che avanza ma con tanto oro.
C’ è un ragazzino che sta cercando di fare dei cumoli di foglie ma il vento tenta di farle volare. Io mi limito a prenderne qualcuna per portarla a casa e metterla in un vaso di cristallo dove rimarrà per tutto l’autunno e l’inverno.
Devo scegliere le più belle, di colori vivaci, voglio fare un lavoro come mi riusciva una volta. Se il vaso era di media grandezza ed in cristallo smerigliato ne scaturiva una vera beltà. Ricordo quando lo stesso lavoro lo facevo per le amiche della vecchia casa, eravamo felici del poco, ma un bel vaso e delle foglie raccolte con entusiasmo, e con la voglia di essere insieme per poco, per quelle poche ore che la casa ci lasciava libere dai nostri lavori.
Si andava a cercare le foglie color ruggine o rosse, o ancora gialle e alle volte pochi fiori sempre vivi, in modo che quel vaso riempito in modo che le foglie potessero fare un bel disegno, poteva essere un centro tavola per il salotto, o un sopramobile povero ma fatto con amore. C’è una panchina, mi siedo e scelgo le foglie più belle, sia come colori che come disegni, non voglio che siano rovinate.
Vicino si siede una signora e mi guarda con curiosità, chissà che pensa, io la saluto in italiano lei risponde in tedesco, ma tanto ci sono abituata, ormai ho la pelle più grossa della corteccia dei nostri alberi, se vuole sapere che faccio, deve parlare italiano! Mentre sto aspettando che parli, se vuole, penso a chi mi aveva insegnato a fare il lavoro nel vaso, si, ora ricordo, era stata la nonna ma lei aveva a portata di mano un bicchiere di cristallo, grande e lavorato, non ho mai capito a che potesse servire in realtà. Dopo avermi insegnato come fare perché le foglie con il tempo non si rovinassero, mi disse: Ricorda se vuoi oro, non serve tu vada dal gioielliere, componi un lavoro come questo e ti sembrerà di avere l’oro in casa, se poi vuoi una pietra preziosa, cerca un fiore, fallo seccare e aggiungilo.
Al giorno d’oggi se dicessi una frase del genere ad una ragazza mi guarderebbe male, ma alle volte i consigli della nonna valgono veramente oro, infatti se fatto bene e con il vaso in cristallo è veramente un bijoux. Ora poi son ritornati di moda alcuni lavori che si facevano una volta. La signora al mio fianco mi osserva ma non parla, io mi alzo e saluto con un “Buon pomeriggio”, cammino fino alla fine del viale ed entro nel bosco, cerco foglie di tutti i tipi, ma op! una castagna mi è caduta su una spalla, mi allontano dal castano e vado a vedere se la pianta del noce ha delle belle foglie, oltre che buoni frutti.
Mi devo fermare per vedere i colori, ma chi dice che l’autunno è triste? Ci sono colori luminosi, tipo il verde del muschio sulle piante e a terra, l’oro che riflette il sole tra le piante e le foglie di tutti i colori.
Ho trovato da appoggiarmi e ripenso alle foglie che mettevamo nei libri una volta, anche in quel contesto secondo l’età si mettevano delle foglie semplici, più avanti a forma di cuore, era tutto una fantasia di noi ragazze.








