UMBERTO VERONESI
Scritto da Giuseppe il 9 Novembre 2016 | 6 commenti- commenta anche tu!
Umberto Veronesi
è morto a 90 anni, una vita a combattere il cancro
L'oncologo aveva 90 anni. Una vita spesa a combattere il cancro con impegno e due parole d'ordine: ricerca e laicità. E poi le altre battaglie: quella per l'eutanasia, per la cultura scientifica, per l'alimentazione vegetariana
Umberto Veronesi, oncologo e uomo politico, è morto nella sua casa di Milano all'età di 90 anni. Da alcune settimane le sue condizioni di salute si erano progressivamente aggravate. Era circondato dai familiari, dalla moglie e dai figli.
È una foto in bianco e nero quella che Umberto Veronesi regalava di sé per raccontarsi. La periferia delle case popolari, prima della Milano, ben lontana da quella da bene o dell'Expo. Dove lui abitava, venuto in città da una cascina nel Pavese. E a sentirlo raccontare pareva di vederlo, alto, sottile, bello e charmant come lo abbiamo potuto conoscere, guardare di lontano alla città che avrebbe, poi, per molti versi dominato e fatto diventare capitale della ricerca biomedica italiana, ma non solo. Perché non c'è dubbio che, tra le mille eredità di Veronesi, la più solida è quella di aver trasportato la medicina italiana fuori dalle secche spiritualiste vaticanocentriche, nella modernità. A partire dalla guerra al grande male, l'oncologia. Le altre battaglie - quella per l'eutanasia, per la cultura scientifica, per l'alimentazione vegetariana - discendono dalla sua visione del mondo, laica ed empirista, ma soprattutto dalla sua lunga frequentazione col cancro.
L'INTERVISTA Quando diceva: "Io non ho paura"
Non fu solo quello a farne un uomo di ricerca, la chirurgia conservativa ("amo troppo le donne per vedere i seni straziati dall'amputazione", diceva), il linfonodo sentinella (che permette di prevedere l'andamento della malattia e comportarsi di conseguenza) sono le sue battaglie più eclatanti. Ma a farne l'Umberto Veronesi che tutti conosciamo è stata la visione politica della malattia.
Nessun altro in Italia l'ha avuta.
Poche parole estratte dal web per ricordare anche nel nostro Bosco il grande scienziato italiano.
Ha lasciato il seme della ricerca e la sua opera continua con i suoi allievi.
Grazie Professore, un pensiero di riconoscenza con il nostro R.I.P.

