CADE LA NEVE
Scritto da Giuseppe il 26 Novembre 2016 | 22 commenti- commenta anche tu!
CADE LA NEVE
Cade tranquilla senza far rumore, racchiude nel suo manto bianco le case, gli alberi, li arrotonda in modo aggraziato. La pace entra nell’animo a vedere tanta bellezza, sembra possa assorbire i dispiaceri perché è impossibile che la neve lasci trapelare i dolori.
Osservando in alto si notano le baite con le luci accese, certamente lì ci sarà un focolare dove la famiglia si riscalderà e parlerà dei tempi passati se ci sono nonni, se ci sarà gioventù il loro pensiero volerà verso un domani migliore. Dalle loro finestre vedono i grandi fiocchi bianchi e mentre l’animo gioisce si pensa alle piste da sci, i nonni ci pensano con nostalgia alle lunghe sciate sia per dovere che per piacere ma fatte sempre con tanta gioia.
Al pensiero del freddo che alle volte gelava, non avendo le tute di oggi ed erano coperti con panni dove il vento, ed il gelo entrava nelle ossa, il nonno entra in dispensa e prende un vino bianco dolce per offrirlo anche alla sua sposa e lo assaporano con gusto.
Berlo vicino alla stufa calda è una delizia, pensando poi che i vigneti, ora coperti di neve, solo un paio di mesi prima c’era stata la vendemmia, anche se per gli anziani, causa la troppa pendenza, era difficoltoso raccogliere quell’ uva che in settembre sembrava fossero chicchi d’oro, ora potevano dirsi felici, il cammino del frutto era compiuto e anche loro erano nell'autunno della vita.
Non importava tanto l’età ma stare assieme in quel nido coperto di neve per loro era il massimo della gioia.
Potevano essere fieri di aver tramandato le tradizioni ai propri figli. Credo che ognuno di noi mentre ammira la neve sente lenire le grandi o piccole ferite del nostro cuore, facendoci sentire sereni. I fiocchi leggeri continuano a cadere ed il paesaggio diventa fiabesco, il Natale sta arrivando e le casette sono già tutte pronte. Le lucine lungo i ponti sono tutte installate sembrano tanti diamanti, ora stanno mettendole in alto da una lampada all’altra e tutta la città sarà un luccichio di brillanti.
Camminando per il sentiero che mi porta in centro la sento volteggiare sul viso, sembra che tante stelline mi facciano compagnia: è una sensazione meravigliosa. Arrivo in fondo al parco dove c’è il monumento di “Sissi” solo che è in marmo bianco, e per lei la neve avrebbe dovuto essere rossa per risaltarne le bellezza. Cammino lungo le strade, davanti ad una vetrina ci sono canederli, speck, salumi vari, crauti e di tutto un pò, almeno prodotti invernali.
Guardo la neve e penso, perché non ritornare a casa a cucinare un piatto tipicamente nostrano?
Mi avvio verso casa, con calma chiudo l’ombrello per sentire meglio i fiocchi di neve che mi imbiancano e mi danno una gioia nel cuore.
Posso capire i problemi che ogni autista può avere nel condurre veicoli su strade innevate, ma per me è come entrare in una baita in montagna, un mondo da favole dove con il conforto dei cibi genuini e il vino dei nostri vitigni, tutto è allegro e felice e dove tutto ha un senso anche la pace che la neve ci dona.
Grazie neve.









