PERCORSI DI VITA
Scritto da Giuseppe il 20 Maggio 2017 | 30 commenti- commenta anche tu!
Seduta, tranquilla e serena sulla mia poltrona nel mio soggiorno dell’appartamentino che i miei cari mi hanno costruito sopra la loro casa, penso alla mia fortuna, ho una figlia veramente unica. Se possibile, previene quello che mi occorre, due meravigliosi nipoti che mi adorano, sono la loro nonnina più cara del mondo.... e che bello il panorama dalla finestra, in fondo una striscia di mare e sotto un mare di ulivi arriva fino ai piedi dei monti.
Si apre la porta del mio soggiorno, entra mia figlia, ha un viso molto serio, ha un bicchiere in mano che mi porge dicendomi: “bevi mamma, devo darti una brutta notizia, ha chiamato il genero di Lydia.... è morta. Mamma, pensa a come era ridotta, ora è in pace.”
Vedo la camera girare e io non posso piangere, come essere presa in un vortice che mi trascina indietro negli anni. Mi afferro ai braccioli della poltrona, sì, uno può essere preparato al peggio ma... non vorrebbe ma che quel momento arrivasse........
Chiudo gli occhi e i ricordi si rincorrono nella mia mente, una vita… Primo anno di ragioneria, entro nella classe assegnatami, tre file di banchi a 2 posti. Rapida mi dirigo verso le ultime file, sedendomi vicino ad una ragazzina che mi sembra conoscere, l'ho vista sul mio tram. 
Pian piano la classe si riempie, comincia la lezione. Nell'intervallo cerchiamo di far conoscenza: come pensavo la mia compagna abita vicino a me, possiamo prendere lo stesso tram. Le ragazze sedute davanti vengono a piedi, delle due sedute dietro una arriva da un paesino fuori Milano con un tram extraurbano. Tra una lezione e l'altra i giorni volano e presto, benché di caratteri differenti, una bella amicizia lega me a Piera, la mia compagna di banco, ma soprattutto con Lydia e Ennia che, ogni mattino, quando possibile, cerchiamo di aspettare l’arrivo del suo tram da fuori Milano per percorrere insieme l’ultimo tratto a piedi fino alla scuola.
Gli anni volano, noi quattro diventiamo inseparabili, superiamo ogni anno scolastico con buone medie. Appena possibile, all'inizio delle vacanze, per una stradina vicino al fiume Seveso andavamo a trovare Ennia in bicicletta, quante risate e che divertimento!!! Finalmente finì anche l'ultimo anno e ci ritrovammo per vedere i risultati degli esami; ci abbracciammo felici W TUTTE QUATTRO PROMOSSE!!! 
Il diploma di ragioneria era nostro. Accompagnammo Ennia al suo tram e ci lasciammo con la promessa di rivederci al più presto. Restammo in contatto, questo sì, ma ognuna aveva preso già la sua strada, tempo ne rimaneva poco.
Piera, impegnata nel piccolo lanificio del padre, finì per avere sempre meno tempo, così Ennia che trovò subito lavoro in una ditta. Lydia entrò nella SAFAS, articoli sanitari, che il padre e un socio avevano prelevato, dimostrando subito doti di ottima “manager”. Io invece veramente, senza entusiasmo, prendo posto nello studio nella ditta dei miei..........
Appoggio la testa allo schienale della poltrona e chiudo gli occhi, i ricordi si affollano nella mia mente e scorrono come i diagrammi di una pellicola su una moviola... telefona Ennia tutta felice; si sposa, è la prima di noi, e noi dividiamo la sua felicità, soprattutto quando andammo a trovarla per conoscere la sua piccola. 
Lydia si sta dimostrando una vera affarista, suo padre e il suo socio le hanno dato carta bianca, lei si è data da fare. Ha affittato altri locali, allargato il giro dei fornitori, assunto degli aiutanti. Ogni volta che passo a trovarla mi mostra con orgoglio la gamma di prodotti sanitari che la ditta può vendere ora anche a grossisti oltre che a privati. Io, invece, che con mille sotterfugi sono riuscita ad iscrivermi e seguire un corso per Assistenti sociali troncato a pochi mesi dalla fine dei corsi e la discussione della tesi, dal morso del cane di un medico....
Fu allora che mi decisi ed accettai la corte dell'uomo che mi amava da tempo e nel giro di qualche mese mi sposai. Furono anni d'una felicità grandissima, completati dalla nascita di nostra figlia. Anche il marito di Ennia, cominciò con profitto una bella attività rivestimenti di piastrelle in ceramica per bagni e pavimenti, furono anni veramente sereni per tutte e tre, anche Lydia finalmente decise di sposarsi e ebbe una figlia, Giuliana, felicissima, ma l'affidò subito ad una persona perché l'accudisse, la sua vita era la sua ditta.







