SAPIENZA DEI PROVERBI (2)
Scritto da Giuseppe il 29 Luglio 2017 | 17 commenti- commenta anche tu!
Lorenzo ce ne manda uno siciliano ma ci consiglia di non seguirlo né applicarlo mai... perché è l’anticamera di tutti i guai e di tutte le mafie.
“Nenti sacciu, nenti visti e nenti sintìi”
Niente so, niente ho visto e niente ho sentito,
(In pratica: “Fatevi i fatti vostri)
Tanti giovani di oggi seguono il tuo suggerimento, grazie Lorenzo.
Ci inseriamo subito con alcuni proverbi inviati da

Cu sapi travagghiri, di fami non ci mori,
Chi sa lavorare, di fame non muore
Cu mania nun disia,
Chi maneggia non desidera
Campa cavaddu, ca l'erba crisci
Campa cavallo che l'erba cresce
Dalla Sicilia alla Sardegna con tre proverbi che ci propone
che sebbene con cultura e conoscenze internazionali ha mantenuto un saldo ricordo dei suo vissuto in Sardegna e la ringraziamo per aver suggerito questi proverbi isolani:
“A sciacquai sa conca a su burriccu, si perdidi abba, tempu e saboni”
A lavare la testa all’asino, si spreca acqua, tempo e sapone.
“Sos maccos e sos pizzinnos narat sa veridade”
I pazzi e i bambini dicono la verità
“Faeddare pagu, sabidorìa meda”
Parlare poco, sapienza tanta.
(Bastano poche parole per dimostrare la sapienza)
Ci trasferiamo a Milano con i proverbi suggeriti dall'Amica
Quand el so el torna indre’ la matina chem l’aqua ai pe’
Quando il sole appare alla sera ,al mattino piove
La gata troppa svelta la fa i gatin orbe
La gattina frettolosa fa i micini ciechi
Tanto va la gata al lard che la che lasa el sciampin
La gatta a furia di rubare lardo fini per essere presa
Santa lucia l’è el di pusè curt che ghe sia
Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia
NATAL bac d’un gal e l’EPIFANIA tut i fest porta via
NATALE, sbadiglio di un gallo, EPIFANIA, tutte le feste porta via.
(Con l’Epifania sono finite le feste natalizie)
Dag la biada a un asin se diventa mul.
Dare il fieno ad un asino si diventa muli.
(Nel senso che non puoi insistere ad istruire un asino, l’asino, sempre asino resta)
ci regala la sapienza della Val di Non
Il lago rosso di Tovel
Sel pueu da st. Anna pueu en mes e na senmana.
Se piove da st. Anna, piove un mese e una settimana
L’è bòn de darte da ‘ntender che el giobia la ven el vènder
È capace di farti intendere che il giovedì venga di venerdì
L’ è msi spènder dal pistor che dal speziàl
E’ meglio spendere dal fornaio che in farmacia
Chi che dòrm col sol e l’leva con la luna el màgna for ogni fortuna
Chi dorme con il sole e si alza con la luna spende ogni fortuna
L’è sule pontare che se vèt se i boi i è bòni
E’ sulle salite che si vede se i buoi sono buoni. (resistenti)
Can che el Brenta el ghià el chiapel torna a chiasa a tuor l’ombrel
Quando il Brenta ha il capello torna a casa a prendere l’ombrello.
San Lorenz dala gran calura, san Vincenz dala gran fredura l’un e l’auter poc i dura.
A San Lorenzo gran calura, a San Vincenzo gran freddura, l’un e l’altro poco dura.
Sel tonegia prima de plover stai en tel champ e no te mover.
Se tuona prima di piovere dal campo non ti muovere
Cando l’pleo e tira vent anche el diaol l’è malcontent.
Quando piove e tira vento anche il diavolo non è contento.
Ci manda questi di pura estrazione veneta
L'Arena di Verona
I schei no i ga gambe ma i core
I soldi non hanno gambe ma corrono
Quando el caveo el tra' al bianchin, lassa la done e tiente al vin
Quando il capello inizia a diventare bianco..., lascia perdere le donne ed aggrappati al vino
Al lume de la candela, non se tol ne la dona, ne la tela
Con la luce della candela, non si prende ne la donna, ne la tela
(cioè sia la ragazza sia un vestito si devono scegliere di giorno, alla luce del sole.)
Schei e amicissia, stofega la giustissia
Soldi e amicizie, soffocano la giustizia
A ci nasse sfortuna', ghe pioe sul cul anca se le' sentà
A chi nasce sfortunato piove sul sedere anche se è seduto
(contro la sfortuna non ci sono situazioni favorevoli)
El pesse el ga da noar tre olte: prima nel'acua, dopo nel'oio e la terza nel vin
Il pesce deve nuotare tre volte: prima nell'acqua, poi in olio ed infine nel vino
(deve essere fritto in abbondante olio e... accompagnato con tanto vino!)
La dona par esere giusta bisogna che la piasa, la tasa e la staga in casa!
La donna, per essere una brava moglie bisogna che piaccia, che stia zitta e che non esca di casa!!!
(Ragazze così non esistono più)
Con questo simpaticissimo proverbio suggerito da Gianna.VR, chiudiamo la pagina ma anticipo che c'è stata una grande partecipazione e sono arrivati veramante tanti proverbi che possiamo fare subito un altro post a seguire, tra pochi giorni.
Grazie a tutte/tutti.




