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AMA LA VITA di Gabriella.bz

   

AMA LA VITA

 

Alcuni giorni fa ero a trovare i vecchietti di un ospizio, non era quello bello ed elegante dove andavo spesso nei miei ultimi dieci anni, ma uno dove di bello c’era solo la pulizia, per il resto si notava la vecchiaia dei mobili, ed i muri anche se imbiancati all’interno gridavano la loro età. I vecchietti non conoscendomi anche se io parlavo sembrava non volessero ascoltarmi. Stavo per andarmene quando arriva una suora e visto il poco successo con gli ospiti mi disse, ti faccio leggere una preghiera, con questa cerca di raccontare una favola a queste persone che ormai hanno ben poco, alle volte non vedono un parente per mesi.

 

 

Ho preso il foglietto con la preghiera, era una preghiera della St. Madre Teresa di Calcutta e dentro di me mi son detta, speriamo di riuscirci a raccontare qualcosa. Peccato non sia più con noi la mia amica che alle volte veniva nell’altro ospizio, mi avrebbe aiutata a raccontare una storia, e poi uscite da queste case si sarebbe potuto andare a prendere la boccata d’aria.

Ho chiesto ad un gruppo di venire con me e lì seduti su divani e poltrone ho cominciato a parlare. All’inizio le parole mi uscivano di bocca con calma e difficoltà, poi vedendo che mi stavano a guardare in segno di attesa ho cominciato a raccontare a modo mio la favola. Cominciai: Bisogna amare la vita anche se la solitudine è la nostra compagna, dobbiamo essere sereni e forti senza abbatterci perché la nostra vita è questa e non la si può cambiare, poi la solitudine non è brutta, nella solitudine possiamo pensare a tante cose belle che il Signore ci ha regalato, non pensare sempre ai brutti momenti, non dobbiamo lamentarci, alla fine camminiamo quasi tutti, magari con il bastone.

Quasi tutti noi siamo stati sposati ed eravamo forti, accanto a noi avevamo il compagno di una vita, i figli, chi tanti, chi meno e la felicità era per noi grande come una delle nostre montagne. Una vecchietta mi chiede: era grande la felicità come il monte Brenta? Anche di più lo era, solo che ora la memoria non ci fa ricordare le nostre giornate felici, vediamo solo il brutto, ma la felicità ci è stata vicina e lo è ancora in tanti momenti dobbiamo ricordarlo sempre. Dobbiamo amare la vita ora che siamo deboli, ma anche quando abbiamo un momento di debolezza estrema o ancora mentre la paura ci fa vedere tutto nero. Specie se dimentichiamo le pastiglie, che sono un mezzo per stare sani il più possibile. Dobbiamo amare la vita quando siamo felici, quando ci vengono a trovare i parenti o gli amici tutti, e possiamo gioire se una amica come me vi viene a trovare per stare in compagnia. Alle volte le parole mi mancano, ma se voi con un sorriso mi aiutate, vedrete che ricomincio a parlare. Dobbiamo amare la vita anche se non ci offre ciò che noi vorremmo, ci sono i casi in cui dobbiamo dire si anche se è doloroso. Ma soprattutto non dobbiamo mai non amarci tutti, non importa se siamo poveri, ricchi, simpatici o non. Importante è amare la vita e tutti noi. Ecco amici io ho parlato, ora tocca a voi dirmi quello che pensate, se volete che ritorni oppure no. Cominciarono a chiacchierare e dire che speravano ritornassi, va bene dissi, ora che ci conosciamo vi porto storie dei luoghi, o vi faccio vedere tutti i castelli di Merano o le sessantanove fontane della nostra città.

 

Lentamente vedo la suora di prima che mi si avvicina e mi dice: brava, sei riuscita a farli stare svegli ed ascoltarti tutti quelli che avevano deciso di stare in compagnia. Ritorna ed ora vieni che ti offro un caffè, come faccio a dire di no?

Arrivederci amici alla prossima volta.

 

       
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