UNA CASCATA DI POESIE di Gabriella.bz
Scritto da Giuseppe il 23 Giugno 2018 | 20 commenti- commenta anche tu!

È una notte buia,
il lampione è rotto
dalle finestre aperte.
sento scrosci di pioggia.
Pensieri neri,
invadono la mente.
in modo incredibile.
sento la sua mancanza,
mi manca la sua mano.
Chiudo le finestre,
accendo la luce,
mi sento sola
cerco un libro
per dimenticare.
Il libro nelle mani
si rivela: è un suo libro.
Inizio la lettura,
dopo le prime righe
La notte si rischiara
non sono più sola.

Ammiro il panorama,
immenso tra il verde dei prati,
l’azzurro del cielo
e orizzonti lontani.
Montagne:
Ricordi di ertose salite,
di sentieri tortuosi.
Acque correnti,
ruscelli vorticosi,
animali si dissetano.
Arriviamo dalla città:
Incontriamo baite, malghe,
boschi, praterie,
non manca niente.
Un vento leggero mi accarezza,
porta il suono di musiche lontane.
Forse sogno,
è quello che sente il mio cuore.
La felicità infinita si trova in montagna
nell’ammirare nuvole bianche
e cime che risplendono di luce
di ghiacciai e nevi eterne.

Il sole al tramonto,
gli ultimi raggi
sfiorano le cime.
Dalla finestra vedo
colori bellissimi.
Riflessi di rosso
rivestono la valle.
Al tramonto è mesto il pensiero
ma sai che all’alba
domani il sole ritorna,
e rinasce la gioia nel cuore.
Riporta il verde delle foglie,
brillano i colori dei fiori
e profumano i prati.
Tanti colori che il sole irradia di luce,
proietta l’arcobaleno in terra
e rasserena l’animo.

Ricordi di palle di neve
lanciate con forza,
senza pensare dove andassero.
Di vesti bagnate,
anche sotto l’impermeabile.
Di scarpe inzuppate,
se non portavi stivali.
Della mamma premurosa
che si crucciava per tanto gelo.
Ma a quei tempi,
la neve era la nostra delizia.
Di lei facevamo ghiaccio
per le nostre corse su slitta.
Ricordi della nostra infanzia
dove tutto era bello
non importa
se era fatto di niente.
Semplice e povero.
Era il nostro mondo.
Gara di salto nella neve
per vedere chi
andava più a fondo.
Ecco i nostri ricordi:
l’Inverno con la nostra
AMICA NEVE.
Il cielo sembra più azzurro del solito,
aria fresca in sintonia nel primo mattino.
La mente vaga lontana,
la carezza di una manina mi sveglia,
mi allontana da quei tristi ricordi e sorrido
chinandomi per offrire un bacio
a quel mio primo nipotino.
Insieme guardiamo il cielo limpido
Poi corriamo a raccogliere i fiori
per il nonno conosciuto solo in foto,
è vero, ma tanto amato.
Il sole manda i suoi raggi,
la luna la sua luce,
era troppo chiedere un sorriso?
La vita é un sogno
non devo aver paura
la vivo e la amo.
Vago nel bosco senza sentieri
trovo il profumo dei fiori
manca solo il tuo sorriso.
Il cuore mi si apre,
ritrovo il tuo viso
grazie amore.
Nocturno - Chopin

