ARTE – MARY CASSATT di Enrica Bosello
Scritto da Giuseppe il 15 Dicembre 2018 | 8 commenti- commenta anche tu!
Mary Cassatt
Quando vado ad una mostra, oppure ho la possibilità di visitare un museo, c'è sempre un quadro che mi colpisce più di altri, spiegarne il perché è difficile, torno a casa, nella mente ho quell'immagine, e mi informo, ancora una volta sulla storia del personaggio. Questa artista tanto mi ha affascinata, da immaginarla così:
Scese dal treno, minuta, ma austera, fiera nel portamento, con il suo intercedere deciso, la si distingueva fra tante....
Era finalmente giunta a Parigi.
Donna di classe, cresciuta in una famiglia della borghesia americana, i modi educati, la cultura acquisita durante l'infanzia, i viaggi per le città europee, le lingue straniere scritte e parlate, un bagaglio di cultura non indifferente per una donna. Era nata nel 1844, secolo in cui esser donna non era facile, per Mary è stato molto più difficile.
Era pur sempre la figlia femmina, in una famiglia borghese, con l'ardire di voler apprendere le tecniche artistiche e di farne la propria professione.
Il padre avrebbe preferito una signorina aggraziata, con meno idee liberali, mentre la madre l'ha sempre appoggiata.
A quindici anni si è iscritta ad un corso alla Pennsylvania Accademy of the fine Art, che frequenta per tutta la durata della guerra di secessione, insofferente ai ritmi e alla supponenza degli artisti di sesso maschile, per l'atteggiamento nei suoi confronti, abbandona il corso e decise di studiare da sola.
Ulteriormente decisa ad ampliare i suoi studi si trasferisce con la madre e alcune amiche a Parigi, non può iscriversi alla Scuola delle belle arti, era proibito alle donne esserne ammesse, prende lezioni private, ed essendo riuscita ad ottenere il permesso, si esercita copiando le tele esposte al Museo del Louvre, dove riesce a intrecciare amicizie, visto che alle donne era proibito frequentare i caffè, dove solitamente gli artisti maschi si riunivano.
Continua a studiare sotto la guida di diversi maestri, Thomas Couture e Charles Chaplin, influenzata dallo stile di Corot e Couture, disegna il "suonatore di mandolino" che viene accettato dalla giuria del Salon de Paris.
Suonatore di mandolino
Mentre il movimento artista è in fermento, lei continua il proprio lavoro, a produrre opere che vengono esposte al Salon, ma subisce il morso dell'insoddisfazione personale.
Purtroppo con la guerra Franco-prussiana, Mary ritorna negli Stati Uniti, malgrado la protezione benevola della madre, che aveva sempre riconosciuto e sostenuto la vena artistica della figlia, ricominciano gli screzi con il padre, che non approva le sue scelte, fornendole solo un sostegno per le necessità primarie, rifiutando in modo categorico di sostenerle gli studi o di rifornirle i materiali per dipingere. Riesce ad esporre due tele in una galleria di New York, molti furono i consensi alle sue opere, ma nessuno le acquistò.
il fratello Alexander
Rimasta senza colori si trasferisce, in cerca di fortuna, a Chicago, ma in seguito ad un incendio, perde tutte le sue opere, lo sconforto la spinge ad allontanarsi per poco tempo dall'arte.
L’Arcivescovo di Pittsburgh, è il mentore del suo ritorno, le commissionò due copie di due opere del Correggio.
Ripartiva di nuovo per giungere a Parma, dove erano le opere da copiare, terminato il lavoro, visitò Madrid e Siviglia e decise di ritornare nuovamente a Parigi.
Siviglia
Il torero
L' incontro con Degas, le aprì le porte dell'impressionismo, intraprese l'uso dei pastelli e della tecnica delle acqueforti, migliorò la tecnica di base e il disegno, c'è un filo di malizia che ancora oggi, si insinua tra questi due personaggi, alcuni critici sostenevano che fossero amanti, anche se non è mai stato dimostrato.
I genitori con la sorella Lidia la raggiunsero a Parigi, la sorella divenne molto spesso la modella dei suoi quadri, anche nel periodo in cui era ammalata posava da seduta (la donna che lavora l'uncinetto)
Lidia all'Operà
Lidia che fa l'uncinetto
la sua produzione era di opere di qualità,
Ritratto dell'artista (autoritratto)
Bimba su una poltrona blu,
leggendo le Figaro ( ritratto della madre)
Dal 1879 al 1886, lavorò a stretto contatto con Degas, ebbero un discreto successo di pubblico, se pur ostacolati dalla critica che li aveva definiti:
“I soli artisti che si distinguono... e che offrono qualche motivo di richiamo e giustificazione in una pretenziosa esposizione di allestimenti per vetrine e scarabocchi infantili”. (Fonte web).
Pur rimanendo amica e in continuo contatto con Renoir, Monet, Pissarro, si stacca dal gruppo degli impressionisti, acquista uno stile personale, sensibile ma non esagerato, dove immagini di madri e figli, nonne e nipoti, diventano il soggetto principale dei suoi lavori.
Lavorò molto sulla differenza femminile, iniziava a farsi strada l'emancipazione e l'uguaglianza, rappresentò l'immagine della donna, nella realtà, le sue donne sono protagoniste reali che leggono, osservano, che meditano, e riflettono sulla vita uscendo dallo schema della bellezza e della passività.
Nonostante non si sia sposata e non abbia avuto figli, i suoi soggetti preferiti sono i bambini che ritrae con particolare delicatezza, altro soggetto ricorrente è la maternità.
Donna decisa, e combattiva, da un lato, ma, molto sensibile negli affetti, ha molto sofferto per la morte di sua sorella avvenuta nel 1882, tanto da rimanere senza forze.
Avendo sperimentato una notevole varietà di tecniche, ottiene riconoscimenti in quanto è l'artista più versatile del periodo, cosa che mancava a molti suoi contemporanei, lo dimostrano le stampe colorate e originali, dove si era ispirata ai grandi maestri giapponesi, che aveva studiato a Parigi l'anno precedente. una su tutte è la Donna che si lava
Promuove da sola, le sue mostre personali in America, negli ultimi dieci anni del diciannovesimo secolo aveva raggiunto la notorietà di pubblico e di critica, fino al 1910 continua a produrre opere, diventando anche consigliera di parecchi mercanti del settore.
Nel 1911 si ammala, il diabete avanza nella sua vita, nel 1914 rallenta la sua produzione, sta diventando cieca, ha ancora la forza per combattere e abbracciare la causa del voto alle donne, esponendo una personale con 18 opere per sostenere il movimento.
Una donna che ha vissuto, a cavallo tra due secoli, e due continenti, attraverso cambiamenti storici, artistici e di pensiero, mantenendo alta la voglia di dimostrare che le donne, sono donne con la forza, la determinazione, i mutamenti e tanta tenerezza.
Muore il 14 giugno 1926, malgrado le resistenze famigliari sociali e culturali, il governo francese le assegnò la "Legion d'Onore" come riconoscimento per il suo contributo all'arte e per aver contribuito a diffondere il gusto impressionista tra gli artisti e i collezionisti nord-americani.
Mary Cassatt ha lasciato in eredità a tutti noi, il talento, e il coraggio dell'indipendenza, rappresentando l'universo femminile nella sua più grande dote, consapevole che malgrado tutti i suoi sforzi, il cammino delle donne verso la libertà era ancora lungo, disse:
"Non ho fatto quello che ho desiderato, ma almeno ho provato a combattere"
Mary Cassatt, pittrice, originaria di Boston, ormai stabilita definitivamente a Parigi, viene sostenuta da Degas,
Degas - La classe di danza
che la presenta al gruppo degli impressionisti, diventa amica di Monet, Renoir, Manet, partecipa così alle mostre degli impressionisti e si distingue per l'impegno nella causa a favore delle donne...
L'arte degli impressionisti, faceva molta fatica ad essere accettata, il pubblico francese era ancora legato alla classicità.
Manet
Alexander Cassatt, presidente delle Ferrovie della Pennsylvania, raggiunge la sorella Mary a Parigi, seguendo i consigli della sorella, comincia ad acquistare dipinti di Manet, Degas, Pissarro e Monet.
ritratto di Alexander Cassatt fatto dalla sorella Mary
Alexander Cassatt, era una persona di potere a Philadelfia, tanto che sollecitò colleghi e cittadini americani ad aprirsi all'arte moderna, molti dei suoi pari, iniziarono ad acquistare parecchie opere degli artisti impressionisti. I fratelli Mary e Alexander Cassatt, hanno contribuito alla diffusione e al successo della pittura impressionista, promuovendo con coraggio il nuovo stile di fine ottocento, tra i collezionisti americani e in particolare di Philadelfia.
Alexander Cassatt
Mary Cassatt
Frank Graham Thompson, (che era succeduto ad Alexander Cassatt alla carica di vicepresidente della Pennsylvania Railroad) acquista a Parigi il primo dei dodici Monet che, insieme ad altre opere impressioniste, formeranno la sua collezione. L' Avvocato Stern, professionista affermato diventa intorno al 1930 uno dei più stimati collezionisti, mettendo a confronto diverse opere di pittura moderna, con oggetti antichi provenienti da diversi continenti. Ebbe un rapporto molto unito con Marc Chagall, che giunse in America durante la seconda guerra mondiale , essendo ebreo, conosceva poco l'inglese, riusciva a comunicare con Stern in russo o nella lingua Yddisch... Stern dopo la sua morte dispose un lascito al museo di circa 300 opere . Anche i coniugi Arensberg, furono degli abili collezionisti, amanti delle arti, amici di Marcel Duchamp, che oltre ad aver eseguito per loro molte opere di notevole interesse e significato, li indirizzò anche all'acquisto di opere importanti, e consigliò la donazione alla già grande collezione del Philadelfia Museum of Art. Il mercante di arte Duran Ruel in quegli anni riesce a favorire l'esposizione di un centinaio di tele degli artisti impressionisti e organizza una mostra personale di Mary Cassatt.
La storia del Philadelphia Museum of art, è iniziata grazie all'intuito di una donna, Mary Cassatt, alle possibilità economiche di uomini d'affari, che prima, per il proprio piacere, poi per la loro lungimiranza, hanno acquistato moltissime opere sostenendo anche i cambiamenti, che si sono susseguiti verso l'arte moderna, in seguito grazie alla loro generosità, molte opere sono state donate al museo di Philadelfia. L' arte riesce, a riunire il mondo, senza passaporti e senza armi, fa quello che la politica non riesce a fare,... oggi sono stata al museo di Philadelphia senza aver preso l'aereo.














Bentornata Enrica,con il suo bellissimo ed impegnativo “report” su Mary Cassat.E con una teoria di dipinti fantastici. Un bellissimo modo di incominciare la domenica. Grazie ad Enrica. E grazie a Giuseppe.
Pittrice interessantissima , che avevo visto in una mostra “pittura al femminile”, credo a Montecatini , ma che a mio parere non esprime un suo carattere. Anche quando si immerge nell’impressionismo dipinge sulla scia di Degas e di altri. Mano femminile soprattutto nei pastelli e nei ritratti di fanciulli, bellissimo il quadro “bambina su poltrona blu”.
L’esposizione fatta in “bosco” è degna di un catalogo d’arte. molto brava e grazie !
Bellissima e perfetta questa tua descrizione ENRICA, ti ho letta e seguita con molto interesse, ora sono stata anch’io al MUSEUM di PHILADELPHIA, ne esco veramente entusiasta. Mi è piaciuto moltissima la perfetta descrizione della bellissima personalità di MARY CASSAT. Un grazie di cuore, e….. torna presto, un piacere leggerti un caro saluto, un ringraziamento a GIUSEPPE per la coreografia ciao
Grazie Lorenzo, Mi unisco al tuo “Bentornata Enrica” perché era da tanto tempo che nel Bosco mancava la pagina dell’Arte e ora Enrica ci fa dono delle sue preziose opere, sempre gradite per cui la invitiamo caldamente a continuare la sua collaborazione. Ciao Enrica, ad maiora.
Bene Franco, aspettavo la risposta di Enrica ma visto che finora non è arrivata mi inserisco per dirti grazie perché nell’esprimere il tuo “brava” per autrice del post hai elogiato anche il Bosco che, per l’occasione, si è trasformato in una Mostra d’Arte, quasi come una Galleria, seppure virtuale. Un sincero saluto, ciao.
Concordo con te Sandra, è sempre bello visitare una mostra d’Arte seppure restando comodamente seduti davanti ad un monitor. Il merito è tutto di Enrica che ci ha dato questa possibilità, testo è immagini sono suoi per cui mi unisco al tuo grazie e all’invito a tornare presto. Un caro saluto per entrambe, ciao.
Un riassunto inerente alle opere di Mary Cassat stilato
con precisione, una pittrice che difese i diritti delle
donne. Grazie Enrica per il tuo impegno che per quanto mi
riguarda utile, perchè nella mia vita mi sono solo sempre
interessata dei numeri, ora sto imparando qualcosina
inerente all’arte, non è mai troppo tardi.
Il mio computer ha una malattia grave, per cui è in riparazione, ieri pomeriggio mi è caduto il cellulare, e oggi è stato tutto il giorno in riparazione, ringrazio tutti, buona serata