SU UN AUTOBUS di Lorenzo.rm
Scritto da Giuseppe il 12 Gennaio 2019 | 15 commenti- commenta anche tu!
SU UN AUTOBUS
TRA IL FATTO E IL MITO
E’ successo su un autobus affollato in una grande città.
Un signore sta dietro ad una bella ragazza, che ogni tanto si gira e lo guarda.
L’uomo, ad un certo punto, sbotta:
“Signorina, è già la terza volta che si gira e mi guarda. Così facendo ingenera il sospetto che io la tocchi mentre io, invece, non la sto toccando e non la toccherò. Poiché, però, si gira pur senza che io la tocchi, le dico che è una mitomane, a caccia di pubblicità”.
La ragazza ritorna confusa a guardare il finestrino e tace.
Non posso fare a meno di intervenire.
“Signore, dico, lei ha formulato accuse gravi, ed in fondo ingiuste, per un semplice sguardo. Lo sa che, in base al suo comportamento, può essere accusato lei di essere un mitomane? Sta provocando un caso senza nessun elemento di prova. E l’accusa di volersi fare pubblicità vale per la signorina ma vale anche per lei”.
“Sì, mi risponde, ma se si crea una discussione dopo un’eventuale accusa di palpeggiamento, io rischio la galera e un processo per direttissima”.
Una ragazza, esile e bruna, interviene dicendo:
“La ragazza ha ragione”.



Il problema, apparentemente banale, può avere, invece, dei risvolti molto seri. Buona l’idea di proporlo all’esame della arguta platea del Bosco, grazie Lorenzo, felice Domenica.
Se uno sviene lungo la strada ,nessuno si avvicina ,perchè non vuole compromettersi… ” sarà un drogato?” …”avrà qualche malattia contaggiosa ?”, ” poi arriverà di certo il 118 !” , “io poi ho mal di schiena e non potrei neppure chinarmi !” . Tanto per presentare l’altra medaglia della “varia umanità” . Per tornare al racconto di Lorenzo, davanti ad uno che certamente voleva fare il “cretino” (anzi lo era proprio) , forse un bel silenzio che lo ghiacciasse e qualche sguardo di compassione era la cosa migliore. Tenere la nostra voglia di partecipazione quando veramente serve !
Faccio mio l’augurio di Giuseppe. Il fatto, in un’Italia di “sapienti”, potenziali provocatori, delinquenti veri, ecc. può costituire oggetto di discussione. E chissà che non emerga nel Bosco un abile avvocato.
Non darei per scontato, Franco, che l’interessato volesse fare il “cretino”. Il silenzio e lo sguardo di ghiaccio (tu dici di compassione)la ragazza l’aveva ben fatto. Ma si girava, non parlando e guardando. Ed è ben questo che dà agio al protagonista di imbastire la sua “difesa” : tu diresti provocazione. La ragazza si girava e guardava e poteva ingenerare il sospetto. Ma lui non la toccava, ti giuro. Ovvero, lui giurava. Insomma il dubbio, senza una esplicita discussione, sarebbe rimasto. Ed è tutto questo che sarebbe il caso di valutare.
Lorenzo,non è per niente una cosa leggera ed io che prendo Bus tutti i giorni vedo qualche discussione. Stare alla larga da queste persone è la cosa migliore e se proprio tocca a noi cerchiamo di evitare di guardarli e stare sempre sul autodifesa. Un saluto ciao
Lorenzo caro, non vorrei fare l’avvocato del diavolo , ma se la ragazza fosse stata oggetta di palpeggiamenti, perchè non dire un “Basta signore ,mi ha seccata!!!!!!!” mi piacerebbe ascoltare la reazione che ne sarebbe seguita. UN saluto ciao
avevo le idee confuse non capivo il vero,
di quel girarsi a guardare il signore, devo dire che sandra mi ha aiutato ad avere le idee chiare, perchè sia io che lei pensiamo che la donna è stata una provocatrice, a volte le donne hanno dei metodi molto sottili per arrivare al loro scopo
Io parto dal presupposto che se la ragazza si girava spesso e lo guardava, qualcosa di poco chiaro stava succedendo. Il tipo secondo il mio modesto parere, sentendosi scoperto ha voluto girare la frittata a suo favore.
In ogni caso la ragazza avrebbe dovuto apertamente dire quello che stava succedendo, omettendo i fatti alcune volte si passa per la parte del torto.
Signori, grazie della Comica Finale.Continuate con queste macchiette sui mezzi pubblici. Sono aneddoti divertenti e: cosa non si fa, lui e lei, per rimorchiare. Vi e’ sempre un lato umoristico nelle Commedie. Buon divertimento. A proposito… e come fini’ la storia?…La fermata del Bus era davanti a un McDonald’s e lui invito’ la ragazza per un Hamburger e lei accetto….passo’ del tempo, e per essere brevi, si sposarono e vissero felici e sempre riconoscenti ai Trasporti Pubblici.Paul
La verità ha sempre tante facce ed io non sono venuto a parteggiare, ho soltanto posto un problema. Per cui, a quelli che ognuna/o di voi pone non tocca rispondere, e meno male. Di tutti i commenti finora espressi mi sembra assai gustoso quello di Paul: fosse, tutto quello che accade, un prodromo di un pranzo o di una cena da Macdonalds? E di un successivo fidanzamento?
Caro Lorenzo dici che la verità ha sempre tante facce,sono d’accordo.
Però in generale quando ci sono delle molestie, non parlo solo al femminile,bisogna dirlo apertamente, sopratutto se questo avviene in luogo pubblico. Poi i vari risvolti simpatici sono un’altra cosa.
Vedi, Anna,non siamo certi che ci siano state molestie vere e proprie. E gli sviluppi possono essere tanti. Avevo fatto l’ipotesi che potevamo suscitare nel nostro dibattito un abile avvocato. Posso aggiungere che potremmo fare emergere anche un bravo giudice.
Riguardo alle persone del mezzo pubblico a parer mio tutte due hanno peccato di protagonismo. Non pensando con malizia. Ma a volte bisogna usare anche un p’ò di malizia. Buona giornata.
Antonino, ci sia stata malizia, o semplice protagonismo, non sta a noi giudicare. Avevo evocato la presenza fra noi di un giudice titolato. Vieni, giudice, vieni!
ciao Antonino,non pensi che il personale, ridacchiando (in buona fede sen’altro) abbia lasciato credere che la ragazza accusasse ingiustamente il signore, del tutto innocente? UN caro saluto