CAMBIAMENTI DI STAGIONE di Gabriella.bz
Scritto da Giuseppe il 29 Giugno 2019 | 17 commenti- commenta anche tu!
CAMBIAMENTI DI STAGIONE
Comincio dall’Autunno scorso.
Mi avvio a visitare il bosco dopo tanti giorni di pioggia, camminando penso ai boschi ridotti a niente che abbiamo nel circondario. Cominciamo dalla val Pusteria, la val di Fiemme, la val di Sole, val Lagarina e tante altre valli senza andare fuori regione. 
Guardandomi attorno penso a tutti gli alberi caduti come fossero tanti soldati durante una guerra. Quello che è successo è stata forse una guerra dell’atmosfera che ha fatto tanto male e si è presa anche delle vite umane, tutte giovani vite. Se ritornasse sulla terra Stradivari piangerebbe nel vedere tutti gli abeti rossi che lui preferiva e cercava ascoltando il loro suono con l’aiuto di un martello. Non che non ci sia chi si chiede come fare a lavorare l’abete rosso una volta finite le scorte, perché la val di Fiemme è nota per i liutai di fama. 
A distanza di poche settimane hanno cominciato a lavorare nel trasportare i grossi tronchi che ci sono nei boschi, delle piante che hanno cento, centocinquanta anni! Piante che solo un vento veramente forte è riuscito a sradicare. Gli alberi ammassati a terra sono tanti, chissà quanto tempo servirà perché la natura possa ripristinare l’habitat preesistente, oltre al pensiero che l’albero si può rovinare a lasciarlo sotto la neve. Quando eravamo giovani c’erano le stagioni non solo sul calendario ma anche nella corrispondenza del clima. Non era mai successo che nella mia regione arrivassimo a 28 gradi il 25 di ottobre come lo scorso anno, anzi posso dire con sicurezza che da bambina il primo novembre il più delle volte c’era la neve. Ricordo tante volte che eravamo al cimitero con i piedi gelati dalla neve ed il prete teneva lunga la S. Messa!
Siamo arrivati alla primavera un po’ alla volta con un inverno tepido e una primavera dapprima quasi estiva poi ecco la neve in maggio, nel mese che era da sempre il più bello e romantico. Tutti i passi chiusi, metri e metri di neve. Per settimane hanno dovuto pulire le strade oltre che per la gente del posto, anche per il passaggio del giro d’Italia che puntuale arriva ogni anno in questo periodo.
Il ciclismo è molto seguito nella nostra regione, perciò l’impegno ancora più forte nel cercare aiuti per aprire i passi. L’ultimo passo è stato aperto dopo che il giro era finito e sembra di passare in un corridoio d’ospedale, infatti per un centinaio di metri c’è la strada con ai lati muraglioni alti 7 metri di neve bella bianca.











I tuoi “servizi”, Gabriella, sono sempre vivi ed interessanti. Le stagioni pasticciano un po’ ma, in fondo, è sempre bello vivere e sopravvivere ai cambiamenti. Buona e bella giornata, Cara Amica. Ti abbraccio.
Lorenzo hai proprio ragione, le stagioni si pasticciano, il caldo una volta era sopportabile ora è terribile. E’ la vita ti saluto con un abbraccio ciao
Dici bene cara Gabriella, le stagioni son pasticciate, un caldo insopportabile ora dobbiamo lottare, ma questa è la vita. Con calma e sangue freddo passeranno anche questi giorni terribili. Un caro saluto e buona domenica Gabriella Giuseppe e tutti gli amici del nostro amato Bosco. grazie
Ciao Gianna, passerà il Gran Caldo speriamo, altrimenti me ne vado nelle isole che è un pochino meno caldo che da me! Un saluto e buona domenica ciao
ciao GABRIELLA, il mio commento dovrebbe cominciare coll’ultima tua frase “nseguenze ACCETTIAMO LA NATURA CON PIU’ SPIRITO,TANTO CHE POSSIAMO FARE……. ribellarci? Penso invece che sia la natura che si ribelli all’uomo, al suo continuo sfruttamento, inquinemento, alla fine tutto ha aiutato ad alterare le stagioni, noi ne paghiamo le conseguenze, Noi ci difendiamo come è possibile, e ns speranza, qualcosa tornerà rifiorire. UN caro saluto ,un abbracio ,complimenti a GIUSEPPE per la bellissina coreografia, buona domenica ub saluto
carissima Gabriella scusate la mia assenza ma ora sono tornato. Gabriella i tuoi racconti sulla tua regione sono sempre meravigliosi come descrivi tutto con molta precisione riguardo alla distruzione di quei boschi di alberi di pino rosso che è un grande valore per tutti e specialmente per chi ci deve vivere traendone risorze .Purtroppo le stagioni sono cambiate e non possiamo farci nulla percio prendiamole come arrivano e cerchiamo di sopravvivere e cercare di essere sereni e con tanta salute sempre con l’aiuto del buon DIO, Un abbraccio forte grazie.
Cara Sandra ti devo dare ragione è la natura che si ribella a tutte le navicelle spaziali che arrivano sulla luna e altri pianeti, tanto per dire le prime che mi arrivano in testa. Le stagioni sono cambiate in modo eccessivo. In maggio ha gelato, in giugno abbiamo avute giornate da 42° gradi (ultima settimana). Era inutile dirtelo, lo sapevi. Ben ritornata in Italia un abbraccio ciao.
Antonino grazie di essere ritornato e del commento. E’ vero che dobbiamo accettare le stagioni come arrivano, ma fanno tanti di quei pasticci, non capisci più in che stagione si è alle volte. A pochi giorni dall’estate del calendario gelava, per poi arrivare a temperature africane. Parlo sempre della mia regione! Ti saluto con un abbraccio ciao.
Ho letto che a giugno erano 200 anni che dalle mie parti non arrivava un caldo del genere , poi la grandinata, folle, con un vento a 110 kmh , con chicchi grossi come palline da golf , che mi hanno rotto il parabrezza , bocciardata la macchina . Danni indescrivibili all’agricoltura…il cambiamento climatico, colpa dell’uomo . Cerco di inquinare meno che posso e recito pentito un “mea culpa”, per quello che può contare.Brava Gabry !!!
Una volta si diceva: “Marzo pazzerello, esce il sole e prendi l’ombrello” perché era l’unico mese dell’anno del quale non ci si poteva fidare sul tempo che faceva, i cambiamenti erano repentini ed imprevedibili. Ora tutti i mesi dell’anno si sono adeguati e fanno come faceva Marzo una volta ma con effetti a volte disastrosi. Colpa del riscaldamento globale della Terra, colpa dell’inquinamento provocato dall’uomo? Forse si, e i movimenti giovanili in difesa del clima ne sono la prova. Bisogna pensarci seriamente prima che sia troppo tardi. Grazie Gabriella, un bel servizio che aiuta a riflettere, ciao.
Ringrazio Giannina per il saluto e Sandra per i complimenti ma posso confermare che anche la immagini sono documenti di Gabriella, io ho solo montato la pagina. Un saluto per tutte/tutti.
Franco mi dispiace per la tua macchina,la grandine è terribile aveva rotto parabrezza alle macchine dei miei figli alcuni anni fa. Non parliamo per la frutta i danni che fa e che ha sempre fatto. Il cambiamento che abbiamo avuto è incredibile non solo per la natura ma per le persone….anziane,io mi metto per prima perchè il caldo non lo posso sopportare. Ciao un saluto
Giuseppe prima di tutto un ringraziamento per come hai preparato la coreografia. Poi che dire,io sono del parere che l’uomo abbia provocato se non tutto almeno in parte tutti questi cambiamenti, in pochi giorni si passa dal ghiaccio a temperature pazzesche. Un saluto ciao
Cambiamenti di stagioni e cambiamenti climatici a livello planetario. Prepariamoci in tempo ad immagazzinare sufficiente acqua non solo per le necessita’ personali e sociali, ma anche per le culture agricole e animali:bacini e dighe e trasporto acqua. A noi mettere in ordine le vere priorita’, per tempo sul territorio, per la sopravvivenza, anche se per ora diciamo “per ora ce la sbarcameniamo” poi viene l’autunno e tutto si rimette in ordine. Cordiali saluti e tutti al fresco, si vive meglio.
Paul credo che non saremo noi a prepararci per immagazzinare le necessità. Credo sinceramente che saranno i nostri posteri a doverlo fare. Possiamo solo sperare che il clima si metta in ordine con le stagioni, cosa che ultimamente non sta facendo. Cordiali saluti
cara Gabri non so se il cambiamento del clima dipenda dallevi malefatte dell’uomo o sono cicli della vita, quello di cui sono sicura è il dispiacere grandissimo di avere visto in tv il disastro successo: la posizione degli alberi è verticale non orizzontale. sembravano le onde del mare verrò in questo mese a vedere con i miei occhi che tristezza
Carlina sono felice che tu venga a trovarci, in Val di Fiemme il disastro è ancora visibile e sarà lunga prima che il bosco si possa chiamare tale. Percorrere i sentieri in tante zone non è possibile, ma hanno fatto tanto devo essere sincera. Spero tu ci dica come hai trovato il tutto dopo la tua venuta. Un caro saluto ciao