PARIGI ULTIMO SOGNO

     

PARIGI ULTIMO SOGNO

Si, è l’ultimo sogno rimasto in quest’anima che tutti considerano ormai da “vecchietto” anche se lui continua ostinatamente a considerarsi giovane, almeno nel cuore e nella mente.

Parigi veramente è stato il primo sogno nei desideri di un ragazzo, fin dalle scuole elementari, osservando sui libri la foto della Torre Eiffel, immaginava che un giorno l’avrebbe raggiunta per andarci su e guardare il panorama, in lungo e in largo, dall’alto di quei trecento metri di struttura di ferro.

 

                 

                 

Nell’adolescenza, la visione di Parigi in cartolina o sui giornali, risvegliava in lui quel desiderio di evasione e di libertà che dava sfogo all’immaginazione ed alla fantasia per poter presto realizzare questo sogno, non sapeva ancora quando e come ma sapeva che era un viaggio che avrebbe fatto, prima o poi. Alla Torre Eiffel si erano aggiunte altre aspirazioni: il viaggio in battello lungo il Senna e la visione di uno spettacolo al Moulin Rouge o Le Folies Bergeres, teatri dei quali si decantavano gli spettacoli più osé, il can-can, balletto più in voga allora, e gli spogliarelli di donne formose e bellissime.

 

 

Passano gli anni e sei coinvolto nella routine dell’esistenza, completamento degli studi, ricerca del lavoro, matrimonio, casa, famiglia, carriera, figli e il viaggio a Parigi è sempre rimandato. Prevalgono la sistemazione dei figli e subito subentrano i compiti di nonno, bellissimi momenti della vita ma vincolato in casa, Parigi è sempre più lontana.

Quel viaggio tanto desiderato è rimandato a data da destinarsi ma rimane vivo nella mente e non si dispera di poterlo realizzare, parola d’ordine: “Mai dire mai”. Il pensiero è più maturo e vola al Museo del Louvre, una tappa obbligata per chi va a Parigi, non si può perdere una visita alle opere e capolavori conservati nelle sale del Louvre.

 

     

       

   

Arriva l’età della pensione e si pensa che, finalmente, si avrà tanto tempo libero e si potrà trovare anche lo spazio per programmare il tanto sospirato viaggio nella capitale francese.

 

Ma non è così, da pensionato subentrano altri impegni, nuovi incarichi in famiglia e fuori, volontariato e hobby vari, il tempo non basta mai.

Anche Parigi è cambiata, non è più la Ville Lumière di una volta, sono successe tante cose:

Novembre 2015

ATTENTATO TERRORISITCO A PARIGI

Novembre 2018

INIZIA LA PROTESTA DEI GILET GIALLI

Che si protrarrà per mesi

Aprile 2019

Incendio Notre Dame

 

È vero Parigi manca nell'elenco delle città europee che ho visitato, ma non è detta l’ultima parola, sto preparando la valigia e appena pronta potrò dire: Eccomi Parigi, arrivo.

 

Bonne Dimanche a tous

 


COMMENTI

  1. il 14 luglio, 2019 lorenzo12.rm dice:

    Già, Giuseppe: Parigi il sogno di una vita, in cartolina e nella realtà. L’hai rievocata benissimo e te ne sono grato. E buona domenica a te e a tutte/i.

  2. il 14 luglio, 2019 giuseppe3ca dice:

    Grazie Lorenzo.
    Paris est tuoujour Paris
    Puoi visitarla cento volte ma troverai sempre un motivo per tornare ancora. Ciao, Buona Domenica.

  3. il 14 luglio, 2019 francesca dice:

    Per fortuna Parigi pr me non è rimasta un sogno. Sono riuscita a realizzarlo più volte il viaggio a Parigi. La prima volta ero relativamente giovane e devo dire di essere rimasta “intrappolata” dentro la sua atmosfera. Perchè Parigi è romanticamente bella! Caspita se lo è, di quel bello che stupisce. Stupore e poesia, nei colori, nei ponti che sovrastano la Senna, nel sole che spunta in punta di piedi dalla Tour Eiffel e cancella in un attimo le nubi grigie. Ho navigato il fiume in notturna sul Bateaux Mouches accarezzando l’acqua della Senna che brilla nel suo scorrere elegante. Ho calpestato Montmartre confondendomi tra gli artisti di strada, i tavolini all’aperto, i bistrot che mi hanno riportata in epoche passate dove gli scrittori andavano in cerca di ispirazione. Ma poi ho visto anche la Parigi violenta, quella dell’attentato alla sede di Charlie Hebdo, l’attacco terroristico avvenuto il 7 gennaio 2015. Ero là in quei giorni e preferisco non parlarne.
    Buona domenica a tutti.

  4. il 14 luglio, 2019 giuseppe3ca dice:

    Ecco PARIGI vista dagli occhi e dalla sensibilità di una donna. Grazie Francesca, Buona Domenica!

  5. il 15 luglio, 2019 gabriella2.bz dice:

    Giuseppe chiudi la valigia e parti, Parigi è davvero un sogno. Io ho potuto starci pochi giorni, ho visto quanto di meraviglioso potessi ammirare. Per finire la sera prima della partenza, una cena sul battello che ci trasportava lungo la Senna. Bellissima coreografia un saluto ciao.

  6. il 15 luglio, 2019 sandra.vi dice:

    bellissimo post GIUSEPPE E pieno di tante verità, “cogli la palla al balzo, ogni occasione rimandata è perduta. Quanti, oggi no ma ——e gli anni passano e il sogno, resta sempre il sogno, PARIGI, la dolce chimera, alla quale nn potremo mai rinunciare , lo spirito nn può invecchiare, un caro saluto ciao

  7. il 15 luglio, 2019 giuseppe3ca dice:

    Certo Gabrieilla, Parigi val bene una cena ma anche tante altre cose belle che non bisognerebbe perdere. La valigia è pronta, devo solo fare il biglietto… grazie del consiglio.

  8. il 15 luglio, 2019 giuseppe3ca dice:

    Lo spirito non invecchia, il sogno è sempre vivo e spero ci siano ancora un pò di anni per realizzarlo. Grazie Sandra un saluto sincero, ciao.

  9. il 15 luglio, 2019 franco dice:

    Il mio secondo viaggio di nozze …1977 a Parigi , una settima d’incanto . “Paris toujour l’amour !” scrissi una cartolina agli amici (allora si scrivevano le cartoline). Penso sia la più bella città del mondo , vorrei tornarci ora da “vecchio” per godere con più calma certi angoli , certe piazzette, certi bar ! Tornare a place du Tertre lassù a Montparnasse e alla sera cantare assieme la “vie en rose” in coro davanti ad un bicchiere di vino.

  10. il 15 luglio, 2019 giuseppe3ca dice:

    Per lavoro ma anche per turismo, partendo dalla Sardegna, ho percorso l’Italia dal Piemone alla Puglia, dalla Sicilia al Trentino e ho visitato l’Austria, la Germania, l’Olanda e la Svizzera ma mi manca la Francia e quindi Parigi. Non è ancora detta l’ultima parola, Parigi aspettami che prima o poi arrivo, la voglia non mi manca e non bisogna mai arrendersi. Grazie per gli utili suggerimenti Franco, ne terrò conto per il mio prossimo viaggio, Ciao.

  11. il 15 luglio, 2019 carlina dice:

    non farlo rimanere sempre un sogno “Paris” dai forza parti hai scritto che le follie vanno fatte, anche se non è una follia ma una bellissima realtà- Io ci sono stata tanti anni fa, ma mi è rimasto tutto impresso, come fosse ieri Tanti auguri Giuseppe, un salto e ci sei

  12. il 15 luglio, 2019 giannina dice:

    Giuseppe bellissimo questo post, “PARIGI ULTIMO SOGNO” Forse e’ l’ultimo sogno rimasto in certe anime che si considerano ora i “vecchietti” Parigi e stato il primo sogno nei banchi di scuola i primi desideri da ragazzi osservando le foto della TORRE EIFFEL, Immaginando che forse l’avremmo raggiunta, per guardare dall’alto e dal largo le sue bellezze, dall’alto di 300 metri di struttura in ferro, dando il senso di liberta’ e di evasione, disegnando una Parigi, romantica, da sogno a volte ribelle, e spesso erotica, con certi spettacoli ose’, il Can Can, gli spogliarelli di Donne formose e bellissime. Parigi sara’ sempre un sogno aperto, perchè tutto è fantastico. Un saluto al nostro coreografo Giuseppe,grazie

  13. il 15 luglio, 2019 gianna.vr dice:

    Mah… la mia è una voce fuori dal coro. Io ci sono stata a Parigi, con amiche ed amici: avevo 30 anni. Ho molto apprezzato varie chiese anche perchè si era in inverno, faceva un freddo cane e le chiese erano riscaldate e gratis!
    Ma, se chiudo gli occhi, ancora rivedo i moltissimi poveri che domivano nella metropolitana, che frugavano nella sspazzatura. Città bella ma…

  14. il 15 luglio, 2019 giuseppe3ca dice:

    Vero Carlina, le follie vanno fatte, a volte riservano gioie, altre volte amarezze ma si scopre sempre dopo, quando è troppo tardi. Parigi comunque è sempre un sogno e può anche restare solo un sogno perché i sogni sono sempre belli, laciano tutto all’immaginazione e alla fantasia del proprio animo. Grazie per l’augurio, ci sto facendo un pensierino, ciao.

  15. il 15 luglio, 2019 giuseppe3ca dice:

    Sai Giannina, ogni età ha i suoi desideri, le sue aspirazioni e i suoi sogni. Il post ha voluto mettere in evidenza i cambiamenti che posono avvenire nel corso della vita e ognuno può trarre pe proprie conclusioni. I sogni sono sempre belli e a volte è meglio mantenere il sogno che realizzarlo perché può sempre nascondere una delusione e sarebbe deludente. Comtinuiamo a sognare… grazie, un saluto, ciao.

  16. il 15 luglio, 2019 giuseppe3ca dice:

    Bravissima Gianna.vr, hai scoperto il rovescio della medaglia che esiste dappertutto e quindi anche a Parigi. Non fermiamoci alle apparenze di facciata, alle cose che vogliono farci vedere e credere, esiste anche il contrario, non è sempre tutto bello. Allora preferisco mantenere vivo il sogno, sarà pure l’ultimo sogno e forse non riuscirò a realizzarlo ma il sogno è il bello della fantasia e rimane sempre tale di giorno e di notte. Per ora continuo a sognare, però, se vado a Parigi, scriverò un’altra pagina. Sei sempre precisa e puntuale, ti ringrazio, un saluto per te, ciao.

  17. il 19 luglio, 2019 roberta144.vi dice:

    Anche io caro Giuseppe un bel po di anni fa sono stata a Parigi, anche io come Gianna in inverno momento che potevo permettermi di viaggiare quando ero al lavoro. quindi il freddo, ma anche con mio stupore le molte ore di pioggia, la pensavo, solo Londinese. Giuseppe l’hai spiegata molto bene e così la ricordo anche io. Se troverai il momento per fare le valige, fai un fischio magari le preparo anche io per una seconda visitina.

  18. il 20 luglio, 2019 giuseppe3ca dice:

    L’idea non è malvagia, una bella gita collettiva per visitare Parigi, una prima volta per chi non c’è mai stato e una seconda o terza volta per coloro che l’hanno già vista. Buona l’idea, grazie Roberta, l’inventiva non ti manca, ciao. un saluto.


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