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ROCCHETTA MATTEI di Franco Muzzioli

 

ROCCHETTA MATTEI

L'appennino tosco-emiliano a volte nasconde tesori inaspettati, a pochi chilometri da Montese, dove ora risiedo, vi è la maggiore espressione architettonica italiana dell'eclettismo, che è

"La rocchetta Mattei".

 

 

Nella frazione di Riola di Vergato sulla strada Porrettana, sorge questo maniero edificato dal conte Cesare Mattei intorno al 1858. Il conte Cesare era già noto per aver inventato una cura particolare chiamata "elettromeopatia", notissima in quel periodo.

 

Il conte nel costruire "la rocchetta" si ispirò a castelli medioevali (esiste anche un ponte levatoio), all'Alhambra di Granada, alla cattedrale di Cordova, a strutture russe e gotiche. Infatti lo stile eclettico di moda alla fine del 1800, riprendeva assemblandoli stili di altre epoche come il neoromanico, il neogotico, il neobizantino, il neoegizio,  ma soprattutto attingendo alla elaboratissima architettura moresca. E' certo che una siffatta sommatoria di stili poteva sconfinare nel kitsch (cattivo gusto), ma l'effetto scenografico era certamente efficace. L'esempio più importante nel mondo è il Neuschwanstein in Baviera.

 

 

A Riola vi è poi una delle maggiori opere sacre del ventesimo secolo, la chiesa di Santa Maria Assunta, opera postuma del grandissimo architetto finlandese Alvar Aalto.

 

Se si vuole fare qualche chilometro in più, vale la pena in questo periodo visitare Porretta terme dove si svolge il festival nazionale del Soul e Rhythm end blues.

 

Dovrei a questo punto parlare delle bellezze del paesaggio e delle meraviglie della cucina, non voglio tediare, se mai in un’altra puntata...

 

 
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