PENSIERI VAGABONDI di Gabiella.bz
Scritto da Giuseppe il 5 Ottobre 2019 | 18 commenti- commenta anche tu!
PENSIERI VAGABONDI
Vago con la mente per paesi lontani, i nipoti con i genitori sono in giro per il mondo: Miami e isole vicine, Bahamas, e altri ancora. Da ogni città ho ricevuto foto di mare, dei porti dove la nave si fermava, alle volte solo per un giorno altre volte di più per ammirare i luoghi che stavano visitando.
Foto dei giochi in acqua con i motoscafi che correvano veloci e dai video si potevano sentire le grida di piacere per l’ebrezza. Era evidente che con quei video volevano estendermi la loro gioia perché io non ero con loro e sentendo la mia mancanza intendevano coinvolgermi in quello che stavano provando.
Ho avuto bellissime immagini di fondali marini, il più grande dei nipoti ha la patente di sub per scrutare il mare nei suoi segreti sommersi. Foto con il loro sorriso smagliante e la pelle che da un giorno all’altro si scuriva sempre più.
Sono seduta su un albero caduto e se alzo gli occhi dallo Smartphone vedo boschi e montagne leggermente imbiancate, è comparsa per una sola notte la bella dama bianca, ma è ritornato subito il sole e la neve presto si è sciolta. Sono belli quei porti e meravigliosa e limpida l’acqua che si vede, ma non è forse bella la montagna?
Forse qualche anno fa avrei desiderato andare con loro e ci sono anche andata più volte, per la verità, ma ora mi sembra che il bosco mi rassicuri e mi dia una forza che il mare non mi ha mai dato.
Ho ammirato il mare e visitando città sconosciute, ho provato gioia nel vedere ponti, musei, cattedrali, grandi fiumi, ma ritornata a casa il mio più grande desiderio era andare su, ritornare sulla mia montagna, se possibile, altrimenti nel bosco dove tutti i sentieri mi parlano di passeggiate, di rincorse con i nipoti o di favole vecchie più di cinquant’anni. Forse sono vecchia ma su in alto come si respira bene, sembra di sentire tanti profumi, ma alla fine è solo fragranza di bosco, queste sensazioni non le senti andando in giro per città o mari.
La mente ritorna a quando poco più che ventenni si andava a respirare l’aria tersa di montagna, poco prima di arrivare al rifugio dei 2000 mt., c’era una specie di barriera davanti allo stesso e se osservavi con attenzione le cime dei pini si alternavano come fossero piantati dei pizzi. Nostalgia? No solo ricordi che la mente mi prospetta al pensiero dei tempi passati. Riguardo le immagini e mi dico, son fortunata, non tutti possono vedere le foto dei nipoti mentre sono in vacanza, che voglio di più?
Mi alzo e inizio a incamminarmi verso casa, comincia ad imbrunire presto e non voglio essere nel bosco di sera.





