IL CANTO DI NATALE di Franco Muzzioli

    

TI RACCONTO UNA FAVOLA

Che cosa vuoi sognare in questa tranquilla notte?

Potrei parlarti del cerbiatto che saltella

senza far rumore nella prateria.

O del respiro del forte cavallo

che attende ansioso di correre senza meta.

Oppure, magari, preferisci che ti racconti

di quella bellissima principessa,

candida come la neve

che viene salvata dal nobile cavaliere

in armatura sgargiante?

Non fare rumore, è ora di chiudere gli occhi.

     

IL CANTO DI NATALE

   

Il cassonetto era stracolmo e l’anziana signora faceva fatica da aprirlo … “chissà se dentro c’è qualcosa che posso recuperare?” Disse tra sé.

Appena riuscì a sollevare un poco il coperchio vide un musetto vispo che la guardava, “Che cosa vuoi dalla mia dispensa? “ Disse il topo con aria severa.

“Scusa, ma oggi non ho mangiato e speravo di trovare qualche alimento anche se di scarto, siamo quasi alla fine del mese e mi è rimasto poco della pensione… e devo ancora pagare la luce”.

Il topo uscì, guardando con occhi dolci la vecchietta. “Nel cassonetto non c’è nulla che ti possa interessare se non sei un topo, ma dietro quel muro c’è il magazzino di un pasticcere, a noi topi la roba dolce piace poco, preferiamo le prelibatezze che sono qui dentro”.

“Un pasticcere, che meraviglia, quanto desidererei un bel panettone, sono anni che non lo mangio.”

Il topo si drizzò sulle zampette e lanciò un fischio e quasi istantaneamente apparvero nove topolini venuti un pò da tutte le parti.

“Ragazzi dobbiamo andare a prendere un panettone per la signora.” Non passò neppure un secondo che tutti erano spariti dentro alla finestrella all’altezza della strada e che portava al magazzino.

Passò qualche minuto e i topolini ritornarono con un bel panettone incartato in stagnola dorata ed ornato da un bel fiocco viola e lo porsero alla vecchia signora che non credeva ai suoi occhi.

“Ma… ma lo avete rubato, questo costa soldi capite!”.

Il topo disse “Se è il male di questo noi abbiamo un mucchio di monete che troviamo per terra, diede un ordine e dopo poco tutti apparvero con una monetina in bocca che andarono a depositare nell’interno della finestra. “Tutto a posto, tu hai il panettone, il pasticcere le monetine, ora lasciaci lavorare prima che arrivino altri topi a ripulire il cassonetto.”

La vecchietta incredula strinse il panettone tra le braccia, ringraziò e confusa si avviò verso casa.

Chi fosse passato qualche giorno dopo, nella notte di Natale, per la stradina poco lontana da quel cassonetto e avesse guardato dentro la finestra del seminterrato del vecchio palazzone popolare, avrebbe visto l’anziana signora mangiare felice il panettone e mentre un pò di  neve cadeva avrebbe sentito anche …

Col bianco tuo candor neve,

      sai dar la gioia ad ogni cuor…”

Cantata da vocette stridule ma armoniose di dieci topini seduti sul davanzale della finestra.

   

 


COMMENTI

  1. il 15 dicembre, 2019 lorenzo 12.rm dice:

    Una storia deliziosa e commovente. Ne sono rimasto estasiato. Di ciò devo ringraziare Franco e Pino. BRAVI!

  2. il 15 dicembre, 2019 francesca dice:

    Si, ha commosso anche me questa storia, soprattutto pensando che si avvicina molto alla realtà di parecchie persone oggi, purtroppo. Grazie Franco, riflettiamo sugli sprechi e il superfluo che in questi giorni la fa da padrone. Buona domenica a tutti.

  3. il 15 dicembre, 2019 sandra.vi dice:

    Non posso che dire che sei stato veramente bravo Franco ,una storia commovente,ha fatto inumidire nche i miei occhi anzianotti.Non posso che ringraziarti e raccontarla ai miei nipotini.Una riflessione ,se pensiamo agli sprechi e al superfluo di questi giorni,nn possiamo nn rifletterci un momento.un ringraziamento al bravo coreografo ,GIUSEPPE,un caro saluto ,buona domenica ciao

  4. il 15 dicembre, 2019 gabriella2.bz dice:

    Bravo Franco un racconto anche se sotto forma di favola che intenerisce il cuore. Hai scritto tutte verità, quanto cibo finisce nelle immondizie. Molti poveri vanno a cercare quello che lo Stato non lascia vendere ne REGALARE. Sarebbe stato bello sentire la musica di quella dolce canzone. Un abbraccio ciao

  5. il 15 dicembre, 2019 alba morsilli dice:

    paragonare i topi agli uomini, sarebbe un gran cosa,
    ma negli umani succede un giorno a l’anno, e per la maggior parte è tutto di facciata, perciò è valida una frase
    passata la festa gabbato lu santo

  6. il 15 dicembre, 2019 franco dice:

    Vorrei far presente che la copertina è del libro “ninna nanna….ti racconto una favola ” edito da edizioni Apollo ” e che verrà dato in regalo a tutti i bambini dell’ospedale pediatrico oncologico di Taranto (ILVA !!!) e anche che parte dei proventi verrà dato all’ospedale stesso e ad una fondazione di animatori di ospedali pediatrici. IL libro è formato da 180 favole prese tra le migliori di migliaia di favole nel web . Vi anche una mia favola (nonno Frank) postata tempo fa anche in Eldy.

  7. il 15 dicembre, 2019 giuseppe3ca dice:

    Molto bene Franco, hai fatto benissimo a parlarne, me lo avevi detto ma era giusto che fossi tu a farlo presente in Eldy. Ognuno fa la sua parte e posso confermare che la tua è un’opera lodevole unitamente alla Fondazione degli Animatori degli Ospedali Pediatrici. Nonno Frank, continua così, tutta Eldy ti è vicina, un grande saluto, ciao.

  8. il 15 dicembre, 2019 giuseppe3ca dice:

    Aggiungo i miei complimenti personali, grazie Franco, ciao.


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