Scritto da Giuseppe il 19 Dicembre 2019 |
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MAFALDA E BO

Quando leggevo i racconti di cani e animali in genere sempre mi soffermavo a pensare, perché io non gli amo? Perché non mi riesce di abbassarmi per dare una carezza? Tanti perché, ma la storia era sempre la stessa avevo timore, è ben vero che sono stata morsa e i segni sono ancora visibili anche se son passati tanti anni. Ricordo il fatto come fosse oggi, con mio marito si andava a ritirare dei libri camminando sul marciapiede, stavamo chiacchierando tranquilli quando un cagnolino che era in macchina con il finestrino abbassato si è sporto e mi ha afferrato il braccio morsicandolo e dando un tirone. Il cane era davvero piccolo ma il male era tanto e la ferita era profonda. Uscito il padrone dal bar ha cominciato a inveire contro di me, al che mio marito lo ha calmato e lo ha avvisato che mi avrebbe portata in ospedale per farmi fare l’antirabbica e antitetanica e avrebbe dovuto dare il nome del padrone del cane, Il signore era anche con la macchina sul marciapiede se si chiamava la polizia comunale si doveva pagare pure la multa. Da quel giorno ho sempre avuto paura dei cani.
Da alcuni mesi sono arrivate nella casa a poca distanza di tempo una dall’altra due signore con un cagnolino a testa. La prima arrivata quando ha notato il mio malumore perché il cane mi faceva le feste ha capito che c’era qualcosa e mi ha chiesto il perché di tanta paura, prima ancora che parlassi, mi ha chiesto se ero stata morsa da cani, al mio si mi ha invitata a casa sua per un caffè con la scusa di conoscerci. Mi ha anche detto che la cagnolina Mafalda non faceva del male, avevo notato che era tutta felice e mi girava attorno come se dovesse annusare il mio odore o profumo.
Intanto Rosanna preparava il caffè e con un occhio stava a vedere se la mia paura scompariva a poco a poco. Pronto il caffè è venuta vicino per appoggiare le tazzine sul tavolino e con un: “Mafalda mettiti seduta ora che dobbiamo bere il caffè”, ho visto la cagnolina andare dove aveva le sue ciotole e starsene tranquilla. Ho capito che se non mi avessero lasciata nella mia paura sarei stata senza tanti problemi già da tanto.
Finito di bere il caffè Mafalda è ritornata da noi, ho cominciato a darle qualche carezza e lei ha cominciato a saltarmi addosso tutta felice. Poco dopo forse un paio di settimane ho conosciuto il secondo cane, ma è stato tutto molto più semplice, ormai non avevo più paura e Bo questo il nome del cane, ne ha subito approfittato per saltarmi addosso a baciarmi come tutti i cagnolini. Ora quando mi vengono a trovare con le loro padrone, mie vicine di casa, mi travolgono dalla contentezza ed io lascio fare, felice di aver aperto il cuore anche ai cagnolini.

