GLI ANIMALI CAPISCONO – post di Sandra.vi

   

GLI ANIMALI CAPISCONO

 

E' una bella mattina di Ottobre. Come sempre apro le imposte, trattenendole ed ammirando quel cielo così terso, le montagne non molto alte. Alle luci del mattino le montagne, piene quasi fino in cima di ulivi, sembrano di un bellissimo verde-grigio.

Vengo attirata da mucchietti di terriccio ai lati della finestra, lascio le imposte e guardo due colonne di formiche vengono dal tetto, una sale, l'altra scende, Tutt' e due entrano in un buco a lato della finestra.

Chiamo mia figlia, la quale viene subito, guarda e mi dice: “Aspetta, torno”. Infatti torna con una ciotola di pepe rosso, con uno straccio intriso di pepe pulisce il muro e poi cosparge il resto sul davanzale. Vediamo tutte le formiche cadere, chiudiamo e lasciamo la camera. Dopo qualche ora mi ricordo delle formiche e torno in camera, guardo dalla finestra e... non mi sembra possibile; una formichina sta tirando un'altra dalla polvere di pepe fino dove è ancora pulito e, tenendola per le zampine, dà l'impressione che le pratichi una rianimazione.

Osservo veramente esterrefatta, e mi devo convincere che cerca di rianimarla. Non posso fermarmi di più, devo uscire con mia figlia, alla quale racconto il fatto. Ma lei scuotendo il capo, risponde, “andiamo, è tardi, hai visto male, impossibile”. “Va bene, avrò visto male”, le rispondo.

Come torniamo salgo incuriosita, nella polvere ci sono le formiche morte, ma lo spazio pulito è libero e quelle intontite sono sparite. Aiutate dalla piccolina? Rimessesi da sole? non lo saprò mai, so solo che non ci sono più. Non è la prima volta che noto questi strani casi fra questi animaletti che in qualche modo trasmettono fra loro, comunicano.

 

Mi ricordo quando passeggiavo tra gli ulivi con mia nipote, allora piccola, e incontravamo delle file di formiche: “Nonna, nonna, guarda le formichine, posso aiutarle” erano parole sprecate; trovava modo di trovare dei piccoli steli, li poneva un po' più avanti della formichina e quella più in fretta se lo riprendeva e cosi fino al buchetto del nido dove spariva formica e stelo. “Hai visto nonna che abbiamo fatto in fretta, ora riprovo”. “Ora basta, andiamo, ti prego, dobbiamo andare” “Un attimo e arrivo”. La lasciavo fare per un momento ancora, ora ricordando mi chiedevo, come poteva capire la formichina che veniva aiutata? Non certo comprensione, ma un determinato istinto.

   

Seduta sotto il portico di casa sto pensando, ma anche le api s'allontanano dall'alveare in cerca dei fiori più belli, si fermano se occorre e poi tornano decise al loro alveare, si sono pure comunicato qualcosa? Immersa nei miei pensieri non mi accorgo che qualcosa mi si strofina vicino, un verso mi distrae; è Mito, la mia gattina, che cerca di attirare la mia attenzione.

Lei non miagola, è un versetto strano, come se... volesse dire qualcosa. No, non penso sia possibile, quello che vuole è che io l'accarezzi e possibilmente la prenda in braccio. Ogni volta è un tentativo, ma sa che io non voglio, e lei si stende ai miei piedi. Mito ha fatto due micetti; emette quel suo strano versetto ed ecco arrivare due gattini biondi. E' bello vedere come li accoglie, li lecca, colla sua coda li stringe a se quasi volesse baciarli. Sempre col suo versetto. Poi li lascia, loro corrono veloci nel giardino e si accapigliano si azzuffano, giocano...........

Mito torna da me si sdraia serena, mi guarda ed, emettendo quel suo strano suono, si allunga tutta ai miei piedi. Scuoto la testa, accarezzandola e pensando fantasie di una quasi vecchia nonna, sto sognando ad occhi aperti?

Cosi fra tanti dubbi ho voluto mettere per iscritto questi miei pensieri.

 

 


COMMENTI

  1. il 01 febbraio, 2020 franco dice:

    Le formiche ,come le api, sono animali sociali che rispondono a precise pulsioni del “gruppo”( formicaio, alveare),con compiti ben precisi e con capacità di comunicazione . Ad esempio le formiche operaie possono comunicare con una specie di danza alle altre dove si trova del cibo.Può essere che ci sia anche un reciproco aiuto sempre dettato dall’istinto e dalla necessità di sopravvivenza del “gruppo”…una formmica sola non ha senso. Diverso invece è il comportamento dei mammiferi soprattutto quelli abituati a convivere con l’uomo. Molti scienziati parlano di coscienza e di capacità di avere sentimenti. Gli esempi per gatti e cani sono infiniti. Sempre piacevole il modo di raccontare di Sandra.

  2. il 01 febbraio, 2020 albamorsilli dice:

    solo noi anziani abbiamo il tempo di guardare il lavoro delle formiche, esse lavorono e si aiutano a vicenda
    per noi sono solo degli animaletti chwe se ti entrano in casa è un disatro, devi pulire ogni cosa ma vedere dal tuo punto di vista del tuo raccontoè molto bello

  3. il 01 febbraio, 2020 sandra.vi dice:

    Franco,grazie del tuo commento, sono perfettamente d’accordo, ma osservare certi comportamenti di questi animaletti mi ha veramente lasciata molto perplessa. Quello di MITO, lo potevo capire di più, un caro saluto

  4. il 01 febbraio, 2020 sandra.vi dice:

    ALBA cara hai perfettamente ragione, quando ti trovi la casa piena di formiche, cerchidi liberartene al più presto, ed è un bel traffico. MA assistere a quell’episodio mi ha particolarmente colpita, ho voluto parlarne. Ti ringrazio del gradito commento con un caro saluto ciao

  5. il 01 febbraio, 2020 sandra.vi. dice:

    UN particolare ringraziamento a GIUSEPPE ,il post è venuto bene,mi piace molto,ma hai lavorato parecchio tu con la parte coreografica con un caro saluto ciao

  6. il 02 febbraio, 2020 lorenzo12,rm dice:

    Bellissimo il racconto e le considerazioni che se ne traggono. Gli animali di gruppo collaborano e stanno insieme mentre gli umani li guardano con sorpresa.Un bel racconto davvero. Grazie Sandra.E, naturalmente, grazie Pino. Io c’ero, come sempre.

  7. il 02 febbraio, 2020 giannina dice:

    Cara Sandra, bellissimo il tuo racconto, gli animali capiscono, peccato che le manca la parola, ma come intelligenza ne hanno da vendere a noi. So bene diversi racconti fatti nel tempo, dei tuoi bellissimi micini, specialmente quello che saliva ad aspettarti sulla finestra per avere la suo porzione di trippa, quando gli partavate a spasso nel spettacolare campo degli ulivi, che giocavano si nascondevono ma poi arrivavano a casa con voi. Non conosco i micetti, ho avuto solo due cagnolino, Pinchi pecchinese e Melo il Volpino di pomerania. Attualmente c’è Melo, sono stati i miei tesori. Il mio guardiano personale bravissimo, Complimenti Sandra per la tua memoria, Serena domenica per te, per il coreografo Giuseppe. grazie e buona domenica a tutti il Bosco.

  8. il 02 febbraio, 2020 gabriella2.bz dice:

    Cara Sandra molto bello il tuo racconto, ma alle volte le formichine piccolissime rosse se ti entrano in casa è la fine. Sai che abito in un palazzo costruito tre anni fa, ebbene han dovuto passare i tecnici dell’Ufficio Igiene per capire come eliminarle. Io e pochi altri non le abbiamo avute. Ritorneranno tra poco per vedere se è tutto pulito!! Bello il tuo micio, che io ho in foto se ben ricordi, dalle una carezza per me. Un abbraccio ciao

  9. il 02 febbraio, 2020 sandra,vi dice:

    Lorenzo ,caro grazie del tuo commento ,hai perfettamente ragione ,gli animali ci possono insegnare,abbiamo da imparare da loro,un caro saluto ciao

  10. il 02 febbraio, 2020 sandra.vi dice:

    GIANNA cara mi ha fatto molto piacere il tuo commento ttuoi ricordi dei miei cari micetti,come ricordoi tuoi cagnolini,hai ragioni manca loro solo la parola,.Un csaaro saluto un abbraccio

  11. il 02 febbraio, 2020 sandra.vi. dice:

    GABRIELLA ,so perfettamente quanto sia tremendo quando ti trovi in casa quelle piccole formiche rosse,il fatto che nn capisci da dove arrivano ,ti ringrazio del commento,MITO NN RIFIUTA carezze ,un caro saluto un abbraccio cioa

  12. il 03 febbraio, 2020 giuseppe3ca dice:

    Il tuo post era già completo Sandra, ho avuto il piacere di inserire poche immagini d’archivio e il lavoro era pronto. Sappiamo che dalla reciproca collaborazione possono nascere sempre delle belle pagine e così è stato anche per questo post sugli animali. Grazie e al prossmo lavoro, un sincero saluto d’amicizia e a presto, ciao.

  13. il 08 febbraio, 2020 carlina dice:

    Sandra sei sempre carina a scrivere dei racconti, che solo le persone che sono + libere riescono a raccogliere. Gli animaletti minuscoli come le formichine fanno tenerezza xkè si aiutano a vicenda e sono un tutt’uno tra di loro. Comunque sono meno simpatiche quando ti entrano in casa partendo dal marciapiede ed arrivando fino al 4° piano, pazienza, eaiste anche il rovescio della medaglia. Le api, purtroppo, stanno scemando, speriamo non spariscano del tutto xkè sarebbero guai e il micio, infine è l’animale + simpatico, carino che esista, questo x me che ne ho avuto uno, e quando se n’è andato non è stato + rimpiazzato, era troppo umanizzato e personale. Grazie Sandra, un saluto e grazie pure a Giuseppe x le coreografie sempre splendide.

  14. il 08 febbraio, 2020 sandra.vi dice:

    Carlina ,grazie del tuo commento,ma è stata un scena cosi insolita ,che mi ha lasciata veramente perplessa ,e ho voluto descriverla.Non parliamo dei micetti mia cara,della loro simpatia ,quasi umanizzati,un caro saluto con affetto


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