Scritto da Giuseppe il 8 Febbraio 2020 |
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ATTENDERE LA NEVE
Siamo nell’Inverno inoltrato e si avvicina la Primavera ed io sono stanca di attendere la neve che non arriva. Anche il riscaldamento in casa quest’Inverno si è acceso poche volte perché regolato in automatico da un termostato secondo la temperatura esterna. Tutto cambia e questo asciutto non fa bene a nessuno così ho deciso di partire e ho preparato una piccola valigia. Ho chiuso casa e ho avvisato i miei figli che andavo dove si poteva respirare il freddo e camminare sulla neve.

Prima di partire avevo fatto qualche telefonata per informarmi dove potevo trovare la neve. Val di Non era sulle montagne ma niente da fare, io volevo camminare sul manto bianco, allora ho chiamato una vecchia amica in Val di Sole, si mi dice, se vai su, verso la Val di Rabbi, trovi quello che cerchi. Vieni a trovarmi al tuo arrivo, perciò la mia decisione era ferma e decisa, su in cima alla Val di Sole. Sono arrivata dopo quasi tre ore, muoversi senza automobile equivale a girare non poco in mezzo alle valli dove passa dapprima il treno poi il tram delle Ferrovie della Trento Malè.
Ponte viadotto ferroviario a Cles
Al mio arrivo ho sentito subito il profumo della neve, che bello! Solo chi ama la neve mi può capire. Rosa la mia vecchia amica ha sentito il mio passo e visto la mia ombra passare davanti alle finestre è uscita, mi osserva poi mi abbraccia, eravamo a scuola assieme, ci eravamo poi viste in diverse occasioni ma sempre a distanza di anni. Vieni mi dice, accomodati, mi offre il caffè poi chiedo, hai prenotato la stanza in albergo per me?
No ho pensato che se vuoi ti puoi fermare qui, così possiamo chiacchierare dei vecchi tempi e delle vecchie conoscenze. Io sarei stata più contenta di restare sola la notte in albergo, ma lei forse leggendomi nel pensiero, mi avvisa che al piano superiore è rimasta vuota la stanza di sua figlia, (bella fredda). Allora accetto e su mio invito, decidiamo di andare a cena fuori. Camminiamo su poca neve, la strada era stata pulita, ma dai cumuli sui lati si poteva prenderla per farne delle palle di neve, da giocare come una bimba. L’indomani mi sono alzata con il pensiero di andare verso l’alto, non sui monti, ma su per la valle per vedere dove nasce il torrente Noce, non sono arrivata fino alla foce ma ho potuto vederlo e lungo il suo letto ho trovato tanto gelo, mi sembrava di ritornare ai tempi passati.

Ho potuto notare orme di animali, ma credo siano solo di cervi, il ghiaccio non si segna per i caprioli, il loro peso non è sufficiente e meno che mai per altri animali più piccoli. Ai lati del fiume o torrente?
Mi sono inginocchiata per sentire i ghiaccioli che pendevano dai rami e si lasciavano accarezzare dall’acqua che passava sotto di loro. Alzandomi mi son guardata attorno, c’erano solo pochissime persone lungo tutto il pezzo di terreno che potevo vedere, ed era molto lungo, fotografavano i paesaggi. A me sembrava di essere in Paradiso. Cammino lentamente anche per non cadere sul ghiaccio, credo sia da tanto che ha nevicato, perché è un ghiaccio molto duro, dopo aver nevicato penso abbia piovuto e poi gelato, altrimenti non era possibile fosse tanto duro, non per me, ma per gli animali. Allontanandomi un po’ dal fiume vedo pochi ciuffi d’erba mezza secca, penso, c’è un pasto per un animale. Per questa giornata basta, ritorno da Rosa.
L’ho trovata in pensiero anche se l’avevo avvisata che sarei rimasta fuori tutto il giorno. Mi dice, non conosci questi posti, no è vero ma lungo la valle ho preso il tram, poi la tua valle è come la mia, ed io conoscevo da piccola già i nomi dei tuoi paesi e con il tram o corriera ci sono passata molte volte. Ho fatto il ritorno quasi tutto a piedi, sono salita sul tram solo per fare l’ultimo tratto. Ma non hai paura a girare per i boschi da sola? No assolutamente, ho più paura a girare per la città di notte. Rosa domani vuoi venire con me? Mi chiede se deve camminare tanto, no, dico andiamo su verso la Val di Rabbi. Ok mi dice proviamo ad andare, io sono una ventina di anni che non ci vado, ma non credo sia cambiata tanto le dico. Prendiamo una corriera, e in poco siamo arrivate. Adesso guardiamoci attorno per vedere che strada è meglio prendere per andare a passeggiare sul ponte Tibetano.
Ponte tibetano in Val di Rabbi
Rosa mi guarda e mi chiede, non vorrai andare su quel ponte? Si le dico, non è il primo che attraverso, non è pauroso, dai vieni! Io sapevo che c’era e tu che abiti a pochi km non lo hai mai visto? Rosa proprio non ha voluto venire, abbiamo allora cambiato direzione e siamo andate ad ammirare un ruscello, dove l’acqua si sentiva gorgogliare, ma non si vedeva causa il ghiaccio che lo copriva. Una cosa meravigliosa, non credo di aver mai visto niente di simile. Abbiamo poi camminato verso la valle per andare a prendere la corriera e siamo scese fino a Malè dove a pochi passi dalla stazione del tram, ricordavo un bel ristorante.

Il ristorante era ancora migliore di quello che ricordavo, abbiamo mangiato di gusto e parlato dei vecchi tempi, io mi sentivo bene anche se in paese non c’era la neve, ma ne avevo calpestata parecchia il giorno prima ed a Rabbi, dove non ho potuto andare sul ponte Tibetano mi sono divertita a camminare dove era possibile lasciare le mie orme su tutta quella neve. Domani ho intenzione di ritornare a casa, mi dispiace lasciare la neve, ma ho nostalgia dei nipoti e figli per finire anche del mio appartamentino.
Arrivederci Rosa grazie per essere stata un valido punto d’appoggio per farmi calpestare la mia amica neve.



“L’inverno più caldo di sempre” lo hanno detto al TG , sul Monte Cimone e sul Corno alle scale , le vette più alte dell’Appennino tosco/emiliano (oltre 2.000 mt) ci sono 30 cm di neve che col sole di settimane sono diventati una lastra di ghiaccio. Forse per trovare della neve da calpestare dovremo andare solo sulle Alpi nelle vallate esposte a nord e decisamente oltre i 2.000 mt. Nelle nostre vallate padane non si erano mai visti olivi (al nord solo in Liguria e nelle costiere gardesane) , ora si vedono anche in Emilia Romagna ….cara Gbry tutto cambia e tu sei fortunata che ancora qualche oasi innevata la trovi vicino a casa , mi sa che noi da ora in poi la dovremo vedere solo in fotografia.
Che strana stagione, questa. Meno male che Gabriella ci fa rivivere i suoi ricordi. E io, animale marino prima che si diffondesse in modo così abnorme la plastica, ne approfitto. Grazie.
Hai ragione Franco, presto vedremo la neve in fotografia e non sara’ certo bello. Se mi guardo attorno e penso alla poca acqua che è caduta in tutto l’inverno mi chiedo quali risorse hanno le piante, visto che stanno fiorendo per il bellissimo sole. Sono andata via per pochi giorni ma credi mi sono ritemprata. Un saluto ciao
Ciao Lorenzo, non sono ricordi o se vuoi ricordi di una settimana fa. Nei miei tempi passati la neve era arrivata, magari poca ma c’era. Tu puoi andare in acqua in posti dove la plastica non la fa da padrona. Ciao animale marino
Comprensibile il desiderio di neve da parte di una persona che ama la montagna. A causa del riscaldamendo globale e dei cambiamenti climatici siamo costretti a cambiare anche il nostro modo di vivere la Natura. Pare che i Grandi uomini della politica mondiale non hanno capito, o forse non vogliono capire, i messaggi lanciati da Greta Tumberg per salvare la Terra e pensano che per assicurare la sopravvivenza dei pinguini in Antartide sia sufficiente mandare loro dei ventagli di carta (scusatemi la battuta ironica). Intanto i ghiacciai si stanno sciogliendo, si sta innalzando il livello dei mari e molti centri abitati costieri verranno sommersi dalle acque. Grazie Gabriella, il tuo post è anche un segnale di allarme ma speriamo che queste incertezze climatiche possano regalarci una bella nevicata magari fuori stagione, ciao.
Giuseppe, è vero io amo la montagna ma anche chi ama il mare non capisce questo cambiamento da alcuni anni. Come hai detto bene tu i ghiacciai si stanno sciogliendo, il livello del mare si alza che facciamo? non voglio dire ora ma tra quanto tempo il mare arriverà alla montagna? mi fa paura il solo pensiero. Grazie del bel lavoro di coreografia. Un saluto ciao
Cara Gabriella, mi dispiace moltissimo che il commento non sia arrivato a te, ma di questo sono delusa perche’ in breve tempo è successo ancora, questo era l’unico blog che funzionava tutto a gonfie vele, ma ti scrivo qui per dirti che sei davvero brava, e Allora complimenti per tutti i tuoi post, bellissimi che parlano delle tue bellissime montagne delle tue scarpinate sempre serena con la tua cara amica Anna. chiudo in breve Io non sono ancora passata dalle tue zone, ma posso dire che le conosco, per come le sai presentare ora a memoria. In modo semplice ma molto chiaro per tutti. Sei bravissima un caro abbraccio a te Gabriella e Giuseppe, ma per ora mi assento di commentare Inutilmente per vari motivi ! Buon martedi per tutti, serena giornata Ciao
ciao GABRIELLA,bello il tuo post,pensa al mio desiderio di calpestare un po di neve fresca……….,però nn mi posso lamentare quest’anno sulle cime dei monti vicini,per qualche giorno sono rimasti innevati.solo al nord potrei trovare parecchia neve,un caro saluto,un abbraccio,un ringraziamento a GIUSEPPE per la bella coreografia con un saluto ciao,
Ciao Sandra, ti credo quando dici che piacerebbe anche a te calpestare la neve,e non ti lamenti perchè l’hai vista in lontananza sui tuoi monti. Io ho potuto andare a calpestarla per un paio di giorni, ma ieri è arrivato un vento da far paura, sembra che le raffiche ti portassero via. Un saluto ed un abbraccio ciao
Ciao Gianna ho letto il tuo dispiacere per come funziona Eldy, il Bosco fin’ora ha funzionato e solo in pochi casi non sono arrivati i commenti. Spero che il tuo proposito di non scrivere più commenti sia solo per qualche tempo. Ti ammiro per come segui tutti i Blog, lasci il tuo saluto a tutti, e per finire ti ringrazio di tutto quello che mi hai scritto ieri. Ti abbraccio ciao
I tuoi racconti sono sempre deliziosi ed è un piacere accompagnarti nelle tue belle passeggiate, soprattutto pestando la neve, ma purtroppo anche in montagna la neve sta diventando un optional.
La parola inverno ormi esiste solo sul dizionario, la neve che fiocca abbondante e che dura giorni formando i ghiaccioli che alla luce del sole diventano brillanti, sono quasi una chimera, comunque noi ce la mettiamo tutta x poter calpestare tanta neve e fare i ruzzoloni sulla stessa lasciando l’impronta e tu continua a scrivere xkè è un piacere leggerti, un grazie pure a Giuseppe x le splendide coreografie.
Ciao Carlina, ho fatto un bel po’ di strada per poter calpestare la neve che in tanti posti era gelata, in compenso il freddo non mancava. Lo scorso anno aveva nevicato e parecchio in maggio, ma aveva rovinato solo la natura. Non si capisce più quando è inverno o primavera. Come dici bene tu, ormai la parola neve dovremmo andarla a cercarla sul dizionario. La voglia di scrivere c’è sempre finché arriva qualche commento. Ora dobbiamo chiedere a Giuseppe se passa i nostri commenti al loro posto. Ti saluto ciao