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CORONA VIRUS

   

CORONA VIRUS

Già dal 6 Dicembre dello scorso anno, ancor prima della comparsa e diffusione del corona virus, COVID19 per l’esattezza, con il post:

il Bosco aveva anticipato le precauzioni da adottare per evitare i contagi da qualsiasi virus.

Ma ancor prima di noi, già tanto tempo fa, aveva sapientemente detto come fare il sommo poeta romanesco Carlo Alberto Salustri, noto ai più come “TRILUSSA”.

Propongo di rileggere questo suo sonetto e soprattutto di mettere in pratica le preziose indicazioni, oggi maggiormente valide per il diffondersi della pandemia di coronavirus che, partita dalla lontana Cina sta invadendo tutto il pianeta senza trascurare, anzi privilegiando la nostra bella Italia, nota nel Mondo per le sue belle qualità di paese turistico per eccellenza, ricco di grandi opere d’arte nonché per le sue specialità culinarie e propensione all’accoglienza di tutti, ricchi, poveri, profughi e migranti.

LA STRETTA DE MANO

Quela de da' la mano a chissesia

nun è certo un'usanza troppo bella:

te pô succede ch'hai da strigne quella

d'un ladro, d'un ruffiano o d'una spia.

 

Deppiù la mano, asciutta o sudarella,

quanno ha toccato quarche porcheria,

contiè er bacillo d'una malatia

che t'entra in bocca e va ne le budella.

 

Invece, a salutà romanamente,

ce se guadagna un tanto co' l'iggene

eppoi nun c'è pericolo de gnente.

 

Perché la mossa te viè a di' in sostanza:

“Semo amiconi... se volemo bene...

ma restamo a una debbita distanza.”

 

 

Riceviamo mille buoni consigli, ci raccomandano di stare a casa, stanno chiudendo tutto, fermano le attività sportive, chiudono chiese, cinema, teatri, musei, centri di aggregazione sociale ed altro ancora, vietano assembramenti e riunioni varie, che possiamo fare?

Cerchiamo di difenderci adottando il metodo estremo del “Si salvi chi può.”? NO! Perché questo porterebbe allo svilimento della vita sociale.

 

   

Cerchiamo invece non lasciarci prendere dal panico e di essere positivi nel seguire le indicazioni degli staff attivati per far fronte a questa emergenza molto seria. Si stanno attivando i centri specialistici di accoglienza e cura per chi manifesta i sintomi. Si stanno rinforzando le strutture ospedaliere con l’assunzione di nuovo personale medico ed infermieristico dedicato. Sono state coinvolte le unità militari e tutti gli organi di stato di competenza.

     

Intanto cerchiamo pure di adottare con scrupolosità tutti i comportamenti di difesa e tutela, ove necessario, usiamo le mascherine (se le abbiamo o se riusciamo a procurarcele) e soprattutto laviamoci spesso le mani come primo atto elementare di igiene personale.

   

Tutte le persone che hanno incarichi di responsabilità sociale diano più importanza al problema principale che è quello della salute pubblica, tutte le altre cose oggi sono secondarie per cui sono da evitare le opposizioni e gli ostruzionismi dettati dallo spirito di difesa degli interessi di parte o di settore.

Stiamo all’erta, aspettiamo e vediamo che succede, sperando nel bene.

Auguri di buona salute per tutti.

 
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