CORONA VIRUS
Scritto da Giuseppe il 9 Marzo 2020 | 14 commenti- commenta anche tu!
CORONA VIRUS
Già dal 6 Dicembre dello scorso anno, ancor prima della comparsa e diffusione del corona virus, COVID19 per l’esattezza, con il post:
il Bosco aveva anticipato le precauzioni da adottare per evitare i contagi da qualsiasi virus.
Ma ancor prima di noi, già tanto tempo fa, aveva sapientemente detto come fare il sommo poeta romanesco Carlo Alberto Salustri, noto ai più come “TRILUSSA”.
Propongo di rileggere questo suo sonetto e soprattutto di mettere in pratica le preziose indicazioni, oggi maggiormente valide per il diffondersi della pandemia di coronavirus che, partita dalla lontana Cina sta invadendo tutto il pianeta senza trascurare, anzi privilegiando la nostra bella Italia, nota nel Mondo per le sue belle qualità di paese turistico per eccellenza, ricco di grandi opere d’arte nonché per le sue specialità culinarie e propensione all’accoglienza di tutti, ricchi, poveri, profughi e migranti.
LA STRETTA DE MANO
Quela de da' la mano a chissesia
nun è certo un'usanza troppo bella:
te pô succede ch'hai da strigne quella
d'un ladro, d'un ruffiano o d'una spia.
Deppiù la mano, asciutta o sudarella,
quanno ha toccato quarche porcheria,
contiè er bacillo d'una malatia
che t'entra in bocca e va ne le budella.
Invece, a salutà romanamente,
ce se guadagna un tanto co' l'iggene
eppoi nun c'è pericolo de gnente.
Perché la mossa te viè a di' in sostanza:
“Semo amiconi... se volemo bene...
ma restamo a una debbita distanza.”
Riceviamo mille buoni consigli, ci raccomandano di stare a casa, stanno chiudendo tutto, fermano le attività sportive, chiudono chiese, cinema, teatri, musei, centri di aggregazione sociale ed altro ancora, vietano assembramenti e riunioni varie, che possiamo fare?
Cerchiamo di difenderci adottando il metodo estremo del “Si salvi chi può.”? NO! Perché questo porterebbe allo svilimento della vita sociale.
Cerchiamo invece non lasciarci prendere dal panico e di essere positivi nel seguire le indicazioni degli staff attivati per far fronte a questa emergenza molto seria. Si stanno attivando i centri specialistici di accoglienza e cura per chi manifesta i sintomi. Si stanno rinforzando le strutture ospedaliere con l’assunzione di nuovo personale medico ed infermieristico dedicato. Sono state coinvolte le unità militari e tutti gli organi di stato di competenza.
Intanto cerchiamo pure di adottare con scrupolosità tutti i comportamenti di difesa e tutela, ove necessario, usiamo le mascherine (se le abbiamo o se riusciamo a procurarcele) e soprattutto laviamoci spesso le mani come primo atto elementare di igiene personale.



Sono inebetito, contrariato, allarmato. Mi sento come una foglia al vento. Ma perché un comune virus influenzale sta provocando tutto questo sconquasso? La domanda sorge spontanea: che cosa c’è sotto, o accanto, o sopra? Ai posteri l’ardua risposta. Io penso che ci siano elementi davvero oscuri. Anche perché ogni cosa di cui il genere umano si vuole occupare direttamente va di solito a catafascio. Speriamo: ma la speranza non è umana.
Concordo Lorenzo sul fatto che ci siano molti lati oscuri che non riusciamo a comprendere ma la fede è la fiducia nelle capacità umane nel saper reagire e trovare le soluzioni ci aiuta a non abbandonarci allo sconforto. Speriamo che sia la nostra generazione e non i posteri a trovare il rimedio. Per ora atteniamoci alle indicazioni suggerite per far fronte alle emergenze. Coraggio e restiamo uniti anche se a distanza di sicurezza. Ciao.
Avete ragione tutte e due LORENZO E GIUSEPPE ,io dal mio angolo protetto a 8km dalla citta (dove poi nessun caso è successo) vi seguo veramente angosciata e mi sembra impossibile una simile tragedia ,vedere dilagarsi a macchia d’olio questa terribile infezione , ma ci sarà un motivo? io nn posso tornare in ITALIA ? Ci sono troppi lati oscuri , un abbraccio da un’amica che è sempre con voi, e prega perchè tutto torni presto nella normalità, un caro saluto
Sai Sandra, la ragione vale poco quando ci si trova dinanzi ad un problema di simili dimensioni che continua ad espandersi e non si trovano le soluzioni con il rischio di una pandemia generale. Possiamo solo augurarci che finisca presto per il bene di tutti. A te l’augurio di poter ritornare in Italia per il tuo solito periodo di vacanza in patria. Un sincero saluto, ciao.
Speriamo di non doverci continuare a salutare con la mano alzata e non dire in maniera ironica come fa Trilussa “…semo amiconi , ce volemo bene , ma restamo a una debita distanza…” E’ chiaro che la distanza la voleva prendere da chi istituzionalmente faceva il saluto fascista , lui anifascista convinto. Per il resto che dire , nùn pòtemo fare artro ! Cerchimo di vivere questa grave situazione con consapevolezza e con speranza…
Purtroppo dal 06 dicembre era stato pubblicato un post, nel Bosco, (Si sara’ un influenza invernale), ma dobbiamo stare molto attenti ai virus , che questo poeta forse ora poteva darci una mano sapeva gia’, come si chiamava il virus. (coronavirus COVID 19,) cercare di prevvenire di usare molte precauzioni, raccomandava molta igiene, di lavarsi bene le mani, niente abbracci, niente stretto di mano, niente baci, mantenere le distanze per non avere il contaggio, ma questo sommo poeta Romanesco che sapeva tutto? Propongo di leggere questo SUO SONETTO Lui Si chiamava Carlo Alberto Salustri, noto ai piu’ come “TRILUSSA ” è di mettere in pratica le preziose indicazioni, oggi molto valide per il diffondersi della pandemia di coronavirus, che partita dalla lontana cina. Io mi chiedo se nessuno dei nostri Parlamentari non avessere guardato mai il giornale. Forse non ci sarebbero stati tutti questi morti, evitando ansie, paure, disagi, e molto stres, per tutta L’italia e non solo. Leggete questo post, e capirete in che mani siamo. Un saluto a Giuseppe e grazie per questo post. Che Dio ci protegga tutti.
Si Franco, tutti speriamo che presto ritorni la possibilità di una bella stretta di mano tra noi. Comunque il sonetto di Trilussa, virus o no, è valido sempre, anche oggi… ciao.
Sei liberissima di trarre le tue conclusioni Giannina, io ho voluto solo mettere in evidenza che la situazione è molto grave e le precauzioni non sono mai troppe. Per ora non possiamo che attenerci alle indicazioni del Ministero della Salute prestando la massima attenzione in ogni occasione. Un saluto, ciao.
Le racomandazioni non bastano mai. Qui in Versilia ci sono stati dei comportamenti incoscienti. Mentre la gente del posto era giustamente in casa, le passeggiate, il litorale marino, i bar ecc ecc erano stracolmi. Sembrava di assistere ad una invasione di gente allo sbaraglio. C’era già stato un gravissimo errore durante il carnevale…. Ma come facevi a bloccare un lavoro di artisti che ci lavorano un anno? Ora, si racolgono i “Frutti”. E’ un racolto amaro che, non si sa quando finirà. E come dico sempre: Avanti Tutta. Scusate se ho divagato un po’, ma questa è la realtà
Hai fatto benissimo Giulio, è bene che si conosca la realtà e gli effetti conseguenti ai comportamenti irresponsabili dei tanti (purtroppo) che non hanno ancora capito la gravità della situazione. Adeguiamoci tutti per il bene comune. Un sincero saluto, ciao.
Ora che siamo chiusi in casa, non voglio parlare del coronavirus, da ieri passato Pandemia, ma parlare come superare il disagio di dover stare in casa per tanto tempo. Avete mai pensato di cambiare le foto da quelle cornici? si tende a cambiare poco le immagini. Rivoluzionare gli armadi, cambiando i posti, alle volte variare rallegra lo spirito. Possiamo cominciare a fare i lavoretti di Pasqua, anche se c’è la malattia la Pasqua rimane. Specie se si è sole/i una casa ancora più ordinata con un richiamo alla primavera è l’ideale. Leggere, scrivere, telefonare per sopperire alla mancanza di figli o amici. Non pensate che io non pensi agli ammalati o a tutto lo staff ospedaliero, ma noi non possiamo fare niente se non pregare e rimanere in casa per evitare i contagi. Grazie Giuseppe del post, un saluto ciao
Come unica arma di difesa ci costringono a restare agli arresti domiciliari ma ecco una risposta costruttiva che tutti possiamo seguire per non lasciarci travolgere dalle paure e non cadere nella noia del non far niente. Complimenti Gabriella, buona idea, invitiamo tutti ad imitare la tua soluzione. Un saluto, ciao.
bello il fiore che appare all’inizio del tuo post “corona virus, ma sicuri che è un virus? e poi subito dopo la Cina ha scelto l’Italia, il bel Paese, mi ripeto, sicuro che è roprio un virus e non bel fiore rosso? Si purtroppo si è un virus e pure incoronato, che dovunque passa lascia disastri e soprattutto incute addosso alle persone paura ed angoscia ed ha messo tutti sull’attenti confinati in casa e corre pure velocemente già mezzo mondo ha messo in ginocchio. Che dire fare di necessità virtù, con la speranza che come è arrivato questo virus se ne vada presto in bocca al lupo tutti
Colgo al volo il tuo augurio Carlina e tutti speriamo che si riesca presto a demolirlo come è stato fatto con i virus della sua specie che in altri tempi lo avevano preceduto. La scienza e la ragione dell’Uomo hanno la capacità di combattere le malattie. Ci vorrà tempo ma supereremo anche questa. Per ora ci atteniamo all’unica arma di difesa che è l’isolamento per evitare il diffondersi del contagio, ma siamo certi, tutto tornerà alla normalità e possiamo riprendere a riunirci e stare nuovamente insieme in armonia e senza timori. Una stretta di mano virtuale e a prresto, ciao.