IL VENTO di Gabriella.bz
Scritto da Giuseppe il 21 Marzo 2020 | 15 commenti- commenta anche tu!
Mi fermai per ascoltare un leggero fruscio, era il vento che soffiava tra le foglie ed i fiori che già si aprivano per il caldo inconsueto di questo inverno.
Avevo un libro di poesie in mano, cercavo un luogo solitario causa questo virus che ci fa stare soli se e’ possibile.
Ecco ho trovato quello che faceva al caso mio, una panchina vuota in riva al Passirio, una volta trovare una panchina vuota era cercare un tesoro, ora vedo che dopo le prime occupate, le altre sono tutte vuote.
La gente tende a non uscire di casa, io ci sono rimasta quattro giorni per fare compagnia ai miei nipoti e fare assieme a loro i compiti. Oggi sono ritornati a casa, verranno nuovamente lunedì. Una passeggiata l’ho voluta fare, una camminata per sgranchirmi le gambe ci voleva. C’e’ un bel sole e il vento anche se leggero continua, non mi dispiace, il vento e la neve mi piacciono tanto. Apro il libro e noto che la prima poesia l’avevo studiata alle elementari, giro la pagina inizio a leggere è di Gabriele D’Annunzio, conosco pure questa.
Chiudo il libro di poesie e penso di scrivere alcuni aforismi che ho nello smartphon posso così lavorare tranquillamente senza rileggere poesie che conoscevo già.
Amare se stessi è l’inizio di una romantica storia, che dura tutta la vita. (Oscar Wilde)
L’uomo comincia con l’amore e finisce per amare una donna. (Gourmont)
Nessuno conosce sè stesso se non ha sofferto. (Musset)
Mille pensieri insieme, non hanno il peso di un pensiero solo “quando è solo” (Gabriele D’Annunzio)
Bisogna fare la propria vita, come si fa un’opera d'arte. (Gabriele D’Annunzio)
Siamo tutti apprendisti in un mestiere dove, non si diventa mai maestri. (E. Hemingway)
La vita è troppo breve, per sprecarla, a realizzare i sogni degli altri. (O. Wilde)
Quando la mano di un uomo, tocca la mano di una donna, entrambi toccano il cuore dell’eternità. (Kahlil Gibran)
Se un giorno, non avrai voglia di parlare con nessuno, chiamami. Staremo in silenzio. (Gabriel Garcia Marquez)
Alla fine scoprirai che le cose più leggere sono le uniche che il vento non è riuscito a portare via: un ritornello antico, una carezza al momento giusto, lo sfogliare un libro di poesie, l’odore stesso che aveva un giorno il vento. (Quintana)
E’ un vero peccato che impariamo le lezioni della vita, solo quando non ci servono più. (Oscar Wilde)
Ti auguro di camminare su una strada chiamata vita, di inciampare in una pozza chiamata fortuna. Di cadere in un abisso chiamato felicità. E di raccogliere un fiore chiamato amore. (Anonimo)
Basterebbe una passeggiata in mezzo alla natura, fermarsi un momento ad ascoltare, spogliarsi del superfluo e comprendere che non occorre poi molto per vivere bene. (Mario Rigoni Stern)
Ho pulito il mio smartphon da tutti gli aforismi, ho scritto poco, mi rimane il tempo per una seconda camminata, da domani si ricomincia a fare la nonna a tempo pieno, spero come i nipoti che non ci arrivino troppi compiti. Cammino mentre il vento mi accarezza e la mia mente vola con lui lontana.





