MAMMA, UNA PAROLA, MILLE EMOZIONI
Scritto da Giuseppe il 9 Maggio 2020 | 10 commenti- commenta anche tu!
UNA PAROLA
MILLE EMOZIONI
INFINITO AMORE
LORENZO
Io ho avuto la fortuna di avere due mamme meravigliose, mi auguro di rivederle entrambe lassù.
GABRIELLA
Mamma
vedo nel tuo sguardo
la dolcezza ed il conforto
che solo una Mamma puo’ dare.
Il tuo sorriso mi dà la forza.
Trovo nelle tue mani le carezze,
la calma e la serenità.
Erano le tue virtu’.
sento che mi sei vicina
come sempre.
ciao Mamma
GIANNA VR
Parca di sorrisi e di abbracci.
Mani operose e pur sempre curate, capaci di creare il molto dal poco.
Eleganza inimitabile nel portamento e nel vestito.
Giovinezza e sogni nel cuore, domati a fatica dalle implacabili necessità della vita.
Animo generoso, sofferente ed inquieto.
Occhi verdi, e belli, segnati talvolta dalla depressione, e poi troppo presto resi inefficaci dalla malattia beffarda.
Un letto incredibilmente lungo di giorni, di immobilità, di silenzio.
Ma da quel letto l’ultimo inatteso dono per noi, la serenità.
Grazie mamma!
SANDRA
LA MAMMA
Solo pronunciare “Mamma” due lacrime solcano le mie guance.so il bene che mi ha voluto, anche se si è' sempre dimostrata severa. potevo essere bravissima a scuola, non facevo che il mio dovere. Era legatissima a papà, vivevano l'uno per l'altra. festeggiammo i 50 anni di matrimonio come fossero due sposini, ma papà morì quasi subito e Mamma cominciò a deperire e nel giro di mesi si ammalò. Mi chiamava continuamente, non voleva nessuno. allora mi trasferii da lei. Si calmava, accettava che l'infermiera l'accudisse solo se le stavo vicina. Un pomeriggio non stava per niente bene, ma non volle nessuno, “Sandra, sta chi, va' no via “Mamma, sono qui non ti lascio”. Mi sedetti vicino al letto, Mamma allungò la mano e prese la mia stringendola colle poche forze che aveva “te voori tanto ben” e..... spirò. feci tutto per rianimarla, la chiamai, poi... mi piegai sulla sua mano e... piansi…................ non so quanto rimasi così, finche' arrivò l'infermiera, mi portò via e chiamò mia cognata che abitava sopra….... io ero confusa, mi sembrava che avevo trovato e perso la mia Mamma..................
PAUL10 CA
Dedica ad una Madre che non ho mai potuto chiamare Mamma perché morì quando ero molto piccolo, non l’ho conosciuta e mi è sempre mancata.
Una Mamma in cielo.
A Dio Madre mia.
Fra non molto ti vedrò.
Conoscerò il tuo bel volto.
Sarà il nostro primo incontro.
Tu rivedrai di nuovo il tuo piccolo.
Ti stringerò al cuore.
Ti bacerò il viso.
Il viso che mai conobbi.
Il viso materno
da sogno di bimbo
e la sua mamma.
Mi hai dato la vita.
Oggi posso dirti grazie del dono.
Con lacrime di gioia
e tenero amore filiale
sentirai, per la prima volta,
tuo figlio chiamati Mamma.
A voi tutte mamme nella festa della Mamma ringraziamenti, congratulazioni, onore e gloria e lunga vita di pace e prosperità.
Paul
ANTONELLA
Ciao, mi manchi Mamma in questo momento doloroso per me, sei il mio angelo che mi preteggi in tutti i momenti della vita. Grazie della tua presenza invisibile ma importante, grazie sei unica e sei la Mamma più stupenda del mondo. Ciao, tvbbbb con tutto il mio ♥
Antonella
ROBERTA DEGLI ANGELI
Giuseppe, il nostro conduttore del Bosco mi ha chiesto di scrivere qualcosa che mi leghi alla mia adorata mamma. Questa mia poesia mi parla di lei. La descrive nel mio cuore, la rivedo con le mani infarinate, per preparare per noi, vassoi di lasagne da portare a casa.
Le man che fa miracoi
Le man dea mama
le xe el pan e companàdego
de la fameja.
Se na giornata la cominsia storta,
la mama la se mette a pensare:
cosa poso fare par farla cambiare?
Le so man svelte le se move col pensiero
cussì le impasta do ovi de lasagne,
le mete sul desfrito
e la pensa,
spero che vada tutto drito.
Vedovato Roberta
ENRICA BOSELLO
Quando penso alla mia mamma, la immagino mentre cucina... Sempre davanti ai fornelli con quei grembiuli che allacciava dietro la schiena, oppure seduta alla macchina da cucire negli ultimi anni era molto ammalata, il tumore non le lasciava tregua, l'immagine più recente è di una donna seduta sul mio divano, con le gambe alzate su di una sedia e un macchinario che aiutava il sistema linfatico delle sue gambe tanto gonfie a causa della brutta circolazione, danno che aveva aumentato con la chemioterapia... Ma le sue mani lavoravano comunque, lavoravano all'uncinetto o ricamavano. Non era affettuosa ma nelle nostre case ci sono tutte le tende ricamate a mano da lei, era il suo modo per dimostrare che ci voleva bene... Il ricordo della mia Mamma è nelle sue mani in quelle dita deformate dall'artrosi. Mannaggia, questo ricordo mi hai fatto venire una malinconia.... Infinita.
GIUSEPPE
Mamma, eri nel tuo letto d’ospedale e ti tenevo la mano, sentivo nella tua mano una stretta insolita, mi hai rivolto lo sguardo, uno sguardo intenso che racchiudeva tutto il trascorso di una vita.
Tu sapevi che era l’ultimo sguardo di una mamma verso il proprio figlio ma io l’ho capito solo il giorno dopo, quando una mia sorella, quella che ti stava vicino più di tutte, mi ha comunicato che non c’eri più.
So che come mamma mi hai dato tutto, mi hai voluto veramente un mondo di bene, tutto quello che solo una Mamma sa dare. Io ti ho dato quanto potevo dare ma non so se era quanto tu desideravi da tuo figlio, accettavi quel poco che davo senza mai chiedere niente.
Imploro ancora perdono Mamma, ma so che con la tua infinità bontà e comprensione era incluso anche il perdono di ogni mia mancanza.
Grazie Mamma!















