L’INCENDIO di Gabriella.bz
Scritto da Giuseppe il 7 Novembre 2020 | 20 commenti- commenta anche tu!
L’INCENDIO
E ’una bella giornata e per la mia città oggi dovrebbe esserci una grande festa ma a causa della Pandemia non si è potuto fare la sfilata per la Festa dell’Uva. Ci sono ugualmente molte persone che girano per Merano, tanti turisti per lo più tedeschi che attendono l’ora della merenda e cena. Io ho fatto un giro nel quartiere, poi mi son detta, vai a casa che stai meglio.
Sono ritornata a casa, ma sul portone ho notato che c’era una giovane signora che mi attendeva. Avrei voluto avere le ali per fuggire, sapevo che veniva per sfogarsi e sebbene la comprendessi, alle volte mi sentivo stanca. L’accettai con un sorriso e la invitai ad entrare, mi stava passando quell’attimo di fiacchezza.
- Siedi Vanda che ora preparo il caffè, poi parliamo.
- Mi dice, da qualche tempo c’è una persona che tenta di parlarmi, di offrirmi dei fiori che ne pensi?
- Non sei più piccola, tu che ne pensi? Alla fine sei vedova da tempo ma hai anche la bambina che non ha quasi conosciuto il papà, ricorda quello, poi hai i tuoi genitori che possono darti un consiglio.
- Va bene ma lo sai, che oggi ho sentito ancora odore di fumo uscire dall’armadio?
- Non era stato pulito e verniciato?
- Si ma io l’odore oggi lo sentivo sembrava che mi scoppiasse il cuore e sentivo la casa che esplodeva.
- Stai tranquilla e se vuoi parliamo della casa altrimenti ci mettiamo a conversare di mille cose.
- No, fammi parlare della casa come se non sapessi quello che mi è successo, parla Vanda. Ero sola in casa stavo confezionando i vestiti per le bambole come al solito, mi sembrava che la caldaia si fosse spenta era strano in una giornata tanto fredda, ma mentre lavoro non penso tanto al freddo, quando all’improvviso ho sentito un boato
e mi son trovata a terra sotto tanti vestiti, l’asse da stiro sulle gambe, la macchina da cucire vicina, ho visto che i muri erano l’unica cosa ancora in piedi, tutto attorno c’erano i meli, solo più tardi ho saputo che anche il bagno come stanza non aveva quasi nessun danno.
- Ho sentito l’urlo delle sirene che credo urlassero come me, non riuscivo a muovermi dal terrore, poi ho visto che con la scala mi venivano a prendere, per un attimo ho notato la casa distrutta, il fuoco che divampava, ma con la C.R.I. mi hanno trasportata in ospedale dove non hanno trovato gravi ferite ma un forte shock.
Dopo essermi ripresa hanno cominciato a fare domande su domande, i vigili del fuoco, l’assicurazione, i carabinieri, sembrava che fossi stata io a far esplodere la caldaia, perché era questo che era successo. La casa era saltata all’aria e con l’esplosione è divampato l’incendio, per fortuna in casa non c’erano i miei genitori e la bambina era da una amichetta.
- Dopo aver spento l’incendio e passati alcuni giorni il papà con amici sono andati a salvare i due armadi del guardaroba compresi i vestiti nostri e quelli delle bambole con i vari accessori, ventagli scarpette, borsette. Sono contenta che l’armadio che aveva fatto il mio papà per le bambole fosse solo sporco e bagnato, ma poi con pazienza son riuscita a ridarle quella bellezza che aveva da prima, un vero bijoux, invece l’armadio grande sebbene pulito riverniciato e lasciato settimane ad asciugare bene alle volte aprendolo mi sembra che ci sia odore di fumo.
- Vanda, le dico è stato anche profumato con aromi di bosco, non mi dirai che senti puzzo di fumo, non sarai te che lo immagini? Forse lo dice anche la mamma, sai dico, non sembra ma lo shock che hai avuto è stato forte e forse senti ancora odori di fumo, o è anche possibile il cambiamento di stagione riesce ad emanare ancora l’esalazione del fumo. Dimmi se hai ancora tanto lavoro con le bambole e se le fai sempre belle, ne avevo viste un giorno di tutti gli stili, sei molto brava a cucire tutti quei vestiti.
- Mi piace Gabry e poi è il lavoro che mi fa arrotondare un po’ la pensione. Prima lavoravo per hobby ora lavoro perché devo ma per fortuna non mi pesa, anzi.
- Sai avevo notato che non le accompagni mai con degli scialli, non ti piacciono?
- Mi piacciono, ma dovrei perdere tempo a confezionarli con la seta.
- Se vuoi Vanda te ne preparo qualcuno per provare. Ok, mi dice, allora attendo che tu me ne prepari per poi vestirle e portarle a BZ, dimmi che colori preferisci le chiedo. 
- Lascio a te la scelta, poi a secondo della tonalità metterò il vestito. Ed ora vado a casa, ti ringrazio Gabry, non possiamo abbracciarci ma lo sai che ti voglio bene.
Dopo averla accompagnata alla porta mi son seduta per riflettere, era giusto che chiedesse a me i consigli quando aveva la mamma della mia stessa età?
Buona giornata amici del Bosco




