TI CHIAMERÒ SARAH di Lorenzo.rm
Scritto da Giuseppe il 21 Novembre 2020 | 14 commenti- commenta anche tu!
TI CHIAMERÒ SARAH
Ti chiamerò Sarah.
Come la tua gatta.
O anche la mia?
Quando ti sei accorta che la donna
non è un fortilizio da espugnare,
un castello da cingere d’assedio
e conquistare?
Un territorio da difendere
con le unghie e coi denti?
Ieri, oggi, presto, tardi?
E’ un piacere, confondendo i tempi,
vederti muovere, dirigere, ordinare,
disciplinare, dare direttive,
mettere a posto i molesti,
indirizzare i timidi,
disprezzare i bugiardi ed i perditempo.
E’ un piacere indagare,
indovinare i tuoi pensieri profondi,
i motivi dei tuoi sguardi fuggenti,
delle tue malinconie.
Pesa il fastidio, il dolore di chi,
volente o nolente,
si sente in guerra col mondo.
Di chi tuttavia vuole esprimere
il mare di dolcezza in cui è immersa.
E non sa come fare, cosa fare.
Forse il tuo improvviso tremore,
uno sguardo inaspettato
che si fissa e fa capire il bisogno
di un contatto più vivo,
più vero, meno episodico.
Ah, che gioia cogliere quello sguardo,
cedere ad un invito subito negato,
insistere e raccogliere 
nel cavo di mani affettuose
lacrime mai piante,
desideri sempre nascosti,
affetti desiderati e mai raggiunti.
Sono miracoli, questi, Sarah.
Come l’incanto di una notte
dai neri colori ravvivati da bagliori
di luce e poi, di un mattino
in cui anche la colazione
può diventare un rito.
Di un tramonto senza angoscia.
Di una sera da non aspettare
con inquietudine.
Con il passaggio dalla quiete
di uno sprofondo
all’incanto di un paradiso.
Forse mai cercato e tuttavia
fortunatamente conquistato.




Bravo Lorenzo, simpatico questo accostamento della donna ad una gatta e risulta pure molto calzante: in fondo, come una gatta, anche la donna a volte sa fare deliziosamente le fusa, ma a volte tira fuori le unghie ed è molto graffiante. Grazie, Buona Domenica.
Ma che splendido tributo alla donna-gatta, Lorenzo. Azzeccata in pieno. Grazie a nome di tutte le donne, un pò leonesse come me, ma sempre tanto dolcissime! Buona domenica con un forte abbraccio!
Hai fatto un bellissimo lavoro, Giuseppe, e te ne sono grato. Grazie.
Tante grazie a te, Francesca, nonna gatta.
Bel post Lorenzo, il tuo modo di vedere la donna come una gatta mi fa sorridere, ma è pur sempre verità. Una bella coreografia. Un saluto ciao
Sarà che i gatti non li amo molto, nel mio immaginario di donna vorrei ci fossero davvero consentite tutte le emozioni descritte nel racconto di Lorenzo, ma la pandemia ci insegna che i maltrattamenti sulle donne sono aumentati da quegli uomini che pensano che valiamo meno di niente, forse meno di una gatta…
Tante grazie, Gabriella, dei comlimenti. Ciao.
A parte ogni emozione ispirata dal racconto, diciamo, Enrica: Viva sempre le donne!
Veramente un bel post LORENZO soprattutto molto azzeccato, se vuole sa fare le moine, ma è pronta a dirigere e farsi valere, a difendersi appena possibile, un caro caluto, ringraziando GIUSEPPE, per la parte coreografica, buona domenica ciao
Pronta a difendersi con le unghie e con i denti. Verissimo, Sandra.
Bello Lorenzo il tuo post, molto simpatico TI CHIAMERO’ SARAH,Vedo una bellissima donna e una bella gatta, la gatta usa le unghie come la donna Complimenti per il tuo post, Bellissimo Certamente le donne sono le gattine di voi uomini,bellissima la coreografia di Giuseppe Attento Lorenzo, anche la donna graffiano ma con dolcemnte,. Un saluto e bravo Lorenzo.Ciao!
Se le donne graffiano le loro impronte rimangono come segni d’amore. Grazie Giannina.
hai scritto un bel post Lorenzo- la donna e la gatta un bel binomio- crescono in simbiosi- nei movimenti- nel modo mellifluo di comportarsi e di farsi coccolare quando lo vogliono loro, proprio come i gatti bravo!!!!!!!carlina
Grazie Carlina. Il “parallelo”, dunque, fra la donna e la gatta ha fatto centro. E che cosa sono,infatti, le donne, se non meravigliose gatte? Pronte ad accarezzarti e a farsi accarezzare, ma anche pronte a graffiarti con ragione?