LA LEGGENDA DELLA NEVE di Gabriella.bz
Scritto da Giuseppe il 27 Marzo 2021 | 10 commenti- commenta anche tu!
La Leggenda della Nascita della Neve
C’era una volte una montagna, altissima che si stagliava nel cielo affondando la sua cima nelle bianche nuvole.
Ai piedi della montagna pascolavano tante candide pecorelle, ma era d’inverno e l’erba era diventata secca e insipida. Le pecorelle avevano fame ma non trovavano più nulla da mangiare.
Una di loro, la più furbetta, guardò la montagna e pensò che forse lassù sulle alte cime, nascosti dalle candide nuvole, ci fossero tanti pascoli di erba verde e succulenta. E decise di salire su per le rocce per arrivare fino alle nuvole.
Le altre pecorelle le andarono dietro, animate dalla speranza. Salirono per giorni e giorni, senza fermarsi mai incuranti della fame che attanagliava il loro stomaco e della sete che rendeva asciutta la loro bocca.
Finalmente raggiunsero le nuvole e le leccarono per placare l’arsura. Rinfrancate dalle goccioline d’acqua andarono ancora avanti con la speranza di trovare verdi prati d’erba.
E cammina, cammina ad un tratto videro campi sterminati con tante erbe aromatiche e gustose. Affamate si gettarono su di esse e le brucarono con ingordigia.
Mentre mangiavano arrivarono i folletti delle montagne, dispettosi e astuti. I folletti si avvicinarono alle pecore e strapparono dal loro mantello tanti riccioli di candida lana per lanciarli in alto, nel cielo. Si divertivano un mondo a vederli cadere volteggiando nell’aria, lievi e leggeri.
I riccioli di lana attraversarono le nuvole e si coprirono di goccioline d’acqua che brillavano come tante gemme. Ma le goccioline d’acqua appesantirono i fiocchi di lana che caddero ancora più giù fino ad arrivare alla terra. Cadendo volteggiavano lievi e bianchi e si adagiavano sui prati brulli ricoprendoli di un manto bianco e lucente. Si poggiavano sui tetti delle case, sui rami degli alberi e sui cespugli.
Tutto il mondo venne avvolto dal bianco silenzio, era nata la neve.
Ora speramoche arrivi presto la vera Primavera.
Un saluto a tutti voi amici







Bellissima,Gabriella,questa tua favoletta.Intenerisce il cuore, in questi tempi tristi. Anch’io, quando ero più giovane, mi avventuravo nei sentieri da te indicati, e salivo, salivo, per le cime. Adesso non più, ma non mi rammarico. ogni tempo ha le sue bellezze. Grazie.
Di questi tempi dove si sentono solo notizie brutte, non c’è uno spiraglio di solievo, va bene anche una leggenda da far sorridere. Per me che vivrei tra la neve questa mi si addice, ma ho sentito che è piaciuta pure a te, ne sono contenta. Un saluto Lorenzo ciao
É una delle tante leggende che ci hanno raccontato quando eravamo bambini ma che rimangono impresse nella nostra mente e ritornano a galla in età adulta. É sempre bello rileggerle, grazie Gabriella di avercela proposta… Buona Domenica delle Palme, ciao.
Giuseppe è una delle tante leggende che ho letto hai miei figli e nipoti, si sono sempre divertiti al pensiero delle pecorelle e della neve. Oggi che alla leggenda le hai fatto una bellissima coreografia ti ringrazio tanto. un saluto ciao
Ciao Gabriella e bellissima questa favola, La leggenda della nascita della neve.sei molto carina a raccontarla fa davvero molto piacere, sono dolce ricordi di un passato, prima la leggevi hai tuoi Bambini , poi hai tuoi Nipotini e ti divertivi ancora raccontare questa lunga leggenda, ti vedevo attenta a guardare i tuoi bambini i tuoi nipoti mentre attenti ascoltavano la sua dolce nonna, e bellissima, Leggenda, mi Complimento per la tua grande pazienza nel raccontarla, le montagne, la neve i tuoi boschi , i tanti fiori, le stelle alpine ti fanno brillare i tuoi occhi, questa e la tua vita, la sai amare in tutti i suoi angoli. ecc.. ecc..questa favola ci fa sentire bambini, senza lasciarci il dolore che stiamo passando questa Pandemia.bello sentirti perche’ metti la passione e il piacere di vivere le vivi con l’amore delle tue montagne innevate cosi bellissime, le peccorelle Bianche,dopo il tua bella favola, aspettiamo che arrivi la vera primavera…Un saluto a tutti Gabriella..buona festa delle Palme per tutti. E’ per la tua cara famiglia. Ciao bravissima!
Gianna è una favola che mi è sempre piaciuta, forse perchè parla di neve di pecorelle e di montagne. Sei gentile nel complimentarti con me, ma quando una leggenda piace è facile raccontarla, son vissuta in mezzo alle leggende, ricordi quella della stella alpina? bella pure quella. Un saluto ciao
Ciao GABRIELLA ,sai quanto mi piacevano le leggende delle dolomiti,ne avevo trovato una bella edizione ,quando da POZZA ,ero scesa a CAVALESE,in uuna libreria del centro,mia figlia si divertiva a farsele leggere e rileggere.IO tornata a casa …..sciocamente l’ho prestato,non sono più riuscita a trovarlo…..RESTITUIRE ZERO……UNcaro saluto un abbraccio ,complimenti alnostro coreografo buona domenica
Ciao Sandra, mai prestare libri specie se belli non ritornano più a casa! parlo per esperienza. Ricordo quanto ho letto pure io il libro delle leggende ma mi son sempre divertita. Un abbraccio forte ciao
la leggenda della neve è già stata superata da un altro post -potevo lasciare correre e, invece no, ho fatto una corsetta è vi ho raggiunto a me le leggende le favole sono sempre piaciute, anche se sono cresciuta mi sono rimaste dentro il cuore e quando ne leggo o vengono raccontate date di nuovo mi sento contenta- sopratutto la neve mi fa stare bene quando ne avrai delle altre ti prego di raccontarmele Gabri- le coreografie che fanno da sfondo sono sempre fantastiche.
Brava carlina, la corsetta di questi tempi ti fa bene e poi son felice di sentire il tuo commento. Anche a te piacciono le favole come a tanti di noi, quando ne trovo altre avviso Giuseppe che prepari una bellissima coreografia. Un saluto ciaoo