VACANZE ROMANE

   

Nel ringraziare Lorenzo che ogni giorno ci ricorda, nel Bosco e in tutta Eldy, che lo spirito della nostra cara Amica Giovanna è sempre con noi, oggi permettetemi di riproporre un post di tanti anni fa nel quale raccontavo di una mia esperienza di lavoro nella Città Eterna mentre Giovanna, con la quale ho sempre collaborato in perfetta sintonia d’intenti, si era presa cura di inserire le immagini di Roma, una città appunto a lei tanto cara.

Guardiamo insieme che capolavoro era riuscita a realizzare, trasformando il mio resoconto di lavoro quasi come fosse il diario di una vacanza.

Grazie ancora Giovanna, ti ricordiamo sempre e ti saremo ognora  infinitamente grati per quanto ci hai dato con la consueta precisione, attenzione e generosità che erano le caratteristiche del tuo stile.

Ciao Giovanna, il Bosco continua con la tua virtuale presenza, ti abbiamo voluto bene e te ne vogliamo ancora, per sempre!

Roma - "Stazione Termini”

 

Eravamo negli anni 'ottanta' e mi trovavo a Roma con un collega, non in vacanza ma in trasferta di lavoro per  assolvere servizi dello Stato.

Era iniziato il periodo delle trasformazioni informatiche ed il settore di lavoro nel quale ero inserito, giudicato di importanza strategica, era stato scelto tra i primi per l’inserimento nei nuovi sistemi computerizzati.

Doveva essere costituita una Banca Dati e dovevamo interagire con i programmatori per la costituzione del software e, nel contempo, prendere dimestichezza con gli strumenti informatici e inserirci nelle nuove tecniche lavorative.

 

Via Appia Antica

 

Non avendo in sede le apparecchiature necessarie ed in attesa di realizzare le linee di collegamento per l’installazione di appositi terminali che avrebbero consentito il lavoro a distanza, i Dirigenti del Progetto decisero che i responsabili del Settore, per la Sardegna io e il collega Beppe appunto, avrebbero dovuto lavorare per un certo periodo alla Direzione Centrale di Roma con sede presso il Ministero dei Trasporti.

 

Mausoleo di Cecilia Metella – Via Appia Antica

Iniziammo i lavori nel mese di Luglio perché entro Settembre doveva essere completata la prima fase di input sperimentale da affiancare al processo di lavoro tradizionale. Non si potevano correre rischi per cui il lavoro doveva essere sviluppato con la doppia procedura, sia la vecchia che la nuova.

 

Fontana dell’Acqua Paola  -  Gianicolo

 

Ed ecco perché io e Beppe, nel bel mezzo del caldo mese di Luglio, ci trovavamo a Roma, alloggiati in un classico Dormitorio delle Ferrovie dello Stato (negli anni successivi sarebbe stato rinominato Ferrotel, ma sempre Dormitorio restava) e tutte le mattine, alle otto, ci recavamo al Ministero per il lavoro fino alle ore 17.00, con un breve intervallo per il pranzo.

Dopo tale ora eravamo liberi di andare in giro per la città a fare i turisti.

Basilica di San Giovanni e Paolo

Costruzione iniziata nel 1200 su resti romani – Celio

Ci avevano assegnato due stanze d'ufficio con tutti i confort e avevamo diritto ad una diaria giornaliera fissa con la quale dovevamo gestirci le spese, senza titolo ad alcun altro rimborso. Morale: colazione con pasta e cappuccino al bar, pranzo alla mensa ministeriale a prezzo agevolato per i dipendenti del ministero e infine cena in trattoria con attenzione ai costi per rientrare nel budget. Si sa che lo Stato non regala niente.

 

Trinità dei Monti e la Barcaccia

 

Per cause di forza maggiore era d’obbligo unire l’utile al dilettevole per cui la sera, al termine del lavoro, potevamo dedicarci alla visita dei monumenti della Città Eterna: Colosseo, Fontana di Trevi e passeggiate a Villa Borghese in cerca di refrigerio nella calda estate romana.

In quel periodo sono successe tante cosette più o meno simpatiche e le racconterò come aneddoti vissuti in prima persona.

 

Lungotevere e il Cupolone

 

Eravamo partiti una Domenica sera con la motonave di linea Cagliari-Civitavecchia. Dal Lunedì dovevamo essere al lavoro per quindici giorni consecutivi, unico giorno libero la Domenica tra le due settimane di lavoro (allora si lavorava anche il sabato). Insomma, due pellegrini sperduti in una città deserta perché Roma la Domenica si spopola e la maggior parte dei bar, oltre i negozi, restavano chiusi.

 

Piazza S. Pietro e Basilica Vaticana

 

Ricordo che avevamo fatto una visita in San Pietro la mattina, poi il pranzo alla “Casina delle Rose” il ristorante della stazione Termini perché la trattoria “Da Giovanni”, dove si andava abitualmente per la cena, nel giorno di Domenica rispettava il riposo settimanale per cui era gorno di chiusura.

   

Piazza  Navona

 

Dopo il frugale pranzo abbiamo evitato di rientrare al dormitorio per una breve siesta perché sapevamo che saremo andati a star male per il caldo in quelle stanzette con poca aria e senza nessun conforto (l’aria condizionata non esisteva proprio).

   

 I Fori - Roma imbiancata di neve

 

Dopo aver bighellonato un po’ visitando qualche monumento storico della città eterna ci sentivamo assettati non solo per la calura estiva in quella afosa giornata, ma anche in conseguenza del pasto un po’ piccante della cucina romana. Con Beppe decidemmo di andare a bere una birra e siamo andati a sederci ad un tavolino sotto gli alberi attorno ad un chiosco tra Piazza dei Cinquecento (Stazione Termini) e Piazza dell’Esedra (Fontana delle Naiadi).

Fontana delle Naiadi  - Piazza dell’Esedra

 

Sotto gli alberi c’era un po’ di 'venticello de Roma' e si stava abbastanza bene. Arriva sollecito il cameriere e chiediamo una bottiglia di birra: “l’abbiamo solo alla spina” rispose, “va bene, allora, due bicchieri”, dicemmo. Ci portò due boccaletti 0,60 ad una manico, colmi di birra fresca e iniziamo a sorseggiare gustando l’illusorio refrigerio che la bevanda poteva darci tra tanto caldo estivo.

 

Particolare della Fontana delle Naiadi

 

Di lì a poco arrivarono due turisti tedeschi, due omoni in calzoncini corti e canottiera, che sono andati a sedersi poco più in là del tavolino dove ci eravamo sistemati noi. Anche per loro arriva il cameriere, fanno l’ordinazione e poco dopo vengono serviti: un boccalone a due manici di almeno due litri di birra per ciascuno.

   

Fontana di Trevi di notte

 

I tedeschi afferrano i due manici, accostano il boccale alle labbra e tracannano tutto il contenuto senza staccarsi un attimo. Con Beppe ci scambiamo uno sguardo sorpresi, avevamo visto abbastanza, chiediamo il conto per andar via. Il cameriere ci portò la nota scontrino: 10 mila lire.

   

Archi romani per raggiungere la Basilica di S. Giovanni e Paolo

 

Siamo rimasti esterrefatti, era una esagerazione se si pensa che una bottiglia al bar sarebbe costata poco più di mille lire. Ammutoliti, pagammo e andammo via. Beppe voleva protestare ma lo trascinai via dicendo, consolati, pensa a quanto pagheranno i due turisti.

Non era stato certamente un bell’esempio per favorire il turismo.

   

Tempietto del Bramante - San Pietro in Montorio Gianicolo

 

Un’altra settimana di lavoro e finalmente arriva il sabato, ci imbarchiamo di nuovo a Civitavecchia per il rientro a Cagliari. L’andazzo del lavoro a Roma durò per parecchi anni ma avevamo chiesto di eseguire il lavoro al Ministero a settimane alterne ed ottenuto la concssione del viaggio con l’aereo, anziché in nave, per cui si partiva il Lunedì con il primo volo e si rientrava il Sabato.

In quei periodo sono successe tante altri simpatici episodi che vi racconterò una prossima volta.

Spero di non avervi annoiato ma soprattutto che la lettura del post sia stata utile per ricordare la grande attenzione che la cara Amica Giovanna dedicava al “suo amato Bosco”.

Auguro a tutti una serena e proficua Domenica.

         Richard Clayderman  -  Au bord de la rivière  


COMMENTI

  1. il 21 novembre, 2021 NEMBO dice:

    Giuseppe, con il tuo post, prevalentemente hai descritto la tua esperienza di vita lavorativa lontano dalla tua Sardegna indicando il ruolo che hai ricoperto e che hai sostenuto. Ancora una volta hai ricordato l’affetto e il legame verso una persona scomparsa, ovvero la nostra indimenticabile amica Giovanna.Tutti la ricordiamo, perchè il ricordo diventa un tesoro, e come dice Lorenzo è sempre viva e presente tra noi.Un saluto

  2. il 21 novembre, 2021 lorenzo12.rm dice:

    Bellissime queste “vacanze romane” di Giovanna e Giuseppe, che lei chiama Beppe. Bellissima quella consumazione “antituristica” relativa ai tedeschi. In generale, sono ricordi fuori del comune, di cui dobbiamo ringraziare Giuseppe e Giovanna, che io chiamo sempre Gianna, indimenticabile nei miei sogni. Non ti si potrà mai dimenticare Gianna e queste tue “Vacanze romane” rimarranno sempre nella mia mente. Grazie a te e Giuseppe, e grazie a Roma.

  3. il 21 novembre, 2021 giuseppe3ca dice:

    Confermo Nembo, Giovanna è stata una figura importantisima per il Bosco e per tutti noi, le abbiamo voluto bene e gliene vogliamo ancora per quanto ci ha dato. Con lei si lavorava bene, era sempre disponibile con tutti e pronta ad aiutare tutti. La sentiamo ancora con noi e la ringrazieremo sempre. Una prece per lei, grazie, ciao.

  4. il 21 novembre, 2021 giuseppe3ca dice:

    Si Lorenzo, è vero, lei mi chiamava confidenzialmente Beppe perché avevamo instaurato tra noi una buona intesa di lavoro. Era sta Sabrina a consigliarci di collaborare insieme per la redazione dei post nel Bosco e posso dire che era stata un’idea molto proficua. Mi sono trovato sempre benissimo con lei, ci scambiavamo pareri e reciproci consigli, tutto a vantaggio del buon andamento del Bosco. Quando le proposi questo post su Roma lo accolse con entusiasmo perchè le diede l’occasione di illustrare i monumenti di Roma, sua città di adozione che lei amava al pari di te, caro Lorenzo. Il risultato è evidente e possiamo esserne orgogliosi, grazie e Buona Domenica, ciao.

  5. il 21 novembre, 2021 paul candiago dice:

    Signor Giuseppe: ho sfogliato un vecchio album di fotografie, in bianco e nero, e ho trovato tutte le tue fotografie. Anni 60 e la storia di un montanaro bellunese tanto fortunato da poter trascorrere due anni a Roma (Cecchignola, militare)(Mia prima macchina fotografica Woiglander, ancor oggi in pensione in un cassetto di una vecchia scrivania). Topo di storia, monumenti, musei e biblioteche, girando Roma in tram (gratis). Gustando una cucina nuova, romana alla Mensa dei Ferrovieri (200 lire fisso) sotto la Stazione Termini. IO ero Giulio Cesare Padrone di Roma e la tenevo in mano perche’ la storia si prendeva sempre il potere su di me. Riconoscente alla Citta’ Eterna e agli spassosi romani de Roma, per quanto ho imparato ed aumentato la mia cultura, vivendola fra fantasia e realta’ di giovane legionario.

  6. il 21 novembre, 2021 giuseppe3ca dice:

    Caro Paul, togliamo quel “Signor” e lasciamo solo Giuseppe… qui siamo tutti amici, ci diamo amichevolmente del ‘tu’, lo abbiamo sempre fatto e continuiamo a farlo!
    Sai che anche la mia prima macchina fotografica con tecniche avanzate era una classica Woiglander, ce l’ho ancora, conservata nel cassetto dei ricordi perché ormai superata dalle nuove macchine molto più tecnologiche.
    Permettimi di dirti che nelle poche righe di un commento hai scritto un racconto che vale un romanzo… Scrivi ancora i tuoi ricordi perché sono preziosi, mandali in redazione e possiamo completarli con le immagini e farne delle pagine per il Bosco… tutti gli amici ti leggeranno volentieri.
    Un saluto d’amico e a presto con un tuo racconto, ciao.

  7. il 21 novembre, 2021 M. Licy dice:

    Simpatici questi ricordi
    E stata una bella esperienza e poi così raccontata mi fa rivivere nella mente ciò che ho visto di Roma
    Che bello fare parte di questo splendido gruppo
    Grazie Giuseppe per questo bellissimo ricordo

  8. il 21 novembre, 2021 gabriella2.bz dice:

    Un bel racconto Giuseppe dove gli episodi non sono di certo mancati, e il ricordo di Giovanna è vivo. Si era adoperata per far risaltare i monumenti e gli angoli più suggestivi della città eterna Roma. Ciao Giovanna sei sempre nel mio cuore, un saluto a te Giuseppe ciao

  9. il 21 novembre, 2021 giuseppe3ca dice:

    Grazie per il complimento M. Licy, siamo un gruppo semplice che esiste e resiste da oltre docici anni e andiamo avanti… ne fai parte anche tu e siamo felici e orgogliosi di averti con noi. Grazie per i tuoi bellissimi post, un saluto sincero, ciao.

  10. il 21 novembre, 2021 giuseppe3ca dice:

    Grazie Gabriella, ogni occasione è buona per sentirci uniti. Certo il ricordo della cara Giovanna è sempre vivo, non può essere diversamente, l’hai conosciuta e sappiamo che è stata una persona che sapeva farsi voler bene in modo infinito e oggi merita ancora il nostro pensiero di eterna stima.
    Ancora grazie e un saluto, ciao.

  11. il 22 novembre, 2021 elisabetta8.mi dice:

    Ciao Giuseppe, con molto piacere ho letto il tuo stupendo articolo, del tuo viaggio per lavoro a Roma, come sempre sai essere un grandeee, grazie, ciao,,,,

  12. il 22 novembre, 2021 giuseppe3ca dice:

    Grazie Ely, come ho detto il post vuole essere anche un omaggio in ricordo della cara Giovanna, una Grande Amica mai dimenticata e sempre presente tra noi.
    Mi sembra che tutto sia venuto bene e sono contento dei commenti ricevuti…
    Grazie a tutte e tutti, ciao.

  13. il 22 novembre, 2021 carlina dice:

    è stato importante che tu abbia riportato il tuo resoconto di lavoro dei bei tempi passati e trasformati in un diario di vacanze dalla cara Giovanna, così hai ricordato due momenti della tua vita riportandoli nel bosco xkè tutti gli Eldyani che passano possano riviverli- Giovanna cara e bella persona per tutti, che io non ho avuto il piacere di conoscere – grazie Giuseppe

  14. il 22 novembre, 2021 giuseppe3ca dice:

    Si Carlina, tutto vero… bei ricordi di allora ma anche di quelli più recenti. Non hai conosciuto la cara Giovanna ma stai vivendo in un gruppo che conserva il suo ricordo e si mantiene nello spirito che lei aveva creato e continua come lei lo avrebbe voluto. Perciò è come se l’avessi conosciuta anche tu. Grazie, va bene così e andiamo avanti con la gioia di averla conosciuta… un saluto, ciao.

  15. il 22 novembre, 2021 aquilafelice dice:

    BEN TORNATO AQUILAFELICE

  16. il 22 novembre, 2021 giuseppe3ca dice:

    Giusto: “Bentornato Aquilafelice” è noi siamo felici di rivederti di nuovo con noi, Auguri per una lunga e proficua permanenza, ciao.

  17. il 24 novembre, 2021 elisabetta8.mi dice:

    Grazie Giuseppe per questo tuo articolo su Roma, ancora una volta, con il tuo grande spirito, semplice e costruttivo, sei riuscito a tenermi attaccata al PC,,,,
    Grazie! Sei la colonna portante! Un caro saluto,,,,,,

  18. il 24 novembre, 2021 giuseppe3ca dice:

    Ciao Ely, sei Grande, insieme a te sboccia sempre il fiore della gentilrzza, grazie!

  19. il 26 novembre, 2021 aquilafelice dice:

    caro amico giuseppe la violenza e una cosa tremenda mai e poi mai puntare un dito contro le donne anche quando ti sposi il prete te lo dice il rispeto è reciproco ma l’uomo e un animale si sente superiore alla donna, non è vero, è solo un gran villano, un criminale. Condannare tutti con pene fortissime. Io aquilafelice in 52 anni di matrimonio mai sfiorato un dito contro la mia signora

  20. il 27 novembre, 2021 giuseppe3ca dice:

    Bravo Aquila, sei un uomo tutto d’un pezzo, appartieni alla maggioranza degli esseri umani che rispettano la Donna come moglie, mamma, compagna di vita e nucleo centrale di ogni famiglia. Hai detto bene, chi non rispetta la Donna è un villano che non merita di essere chiamato uomo. Grazie per il tuo saggio pensiero, un saluto.

  21. il 29 novembre, 2021 Scoiattolina dice:

    La mia amichetta Giovanna….. Amava Roma e i suoi articoli sono sempre stati immensamente fantastici…. Manchi tanto?…. Mi manchi tanto❤️


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