LA BEFANA VIEN DI NOTTE
Scritto da Giuseppe il 5 Gennaio 2022 | 14 commenti- commenta anche tu!
LA BEFANA VIEN DI NOTTE
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col vestito alla romana
viva, viva la Befana!
Sulla Befana esistono molte filastrocche e questa che abbiamo appena letto è forse quella che più di tutte abbiamo sentito e recitato nella nostra infanzia.
È certamente la più nota ma esistono altre varianti, eccone alcune:
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
porta vento e tramontana
viva, viva la Befana!
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
attraversa tutti i tetti
porta bambole e confetti.
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
se ne mette un altro paio,
la Befana, il sei Gennaio.
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
se ne fa un altro paio
con la penna e il calamaio.
La Befana vien di notte
e ha le scarpe tutte rotte,
se ne compra un altro paio
per venire il 6 gennaio.
La Befana vien di notte
e ha le scarpe tutte rotte,
porta cenere e carbone,
pei monelli e i cattivoni,
ma ai piccini savi e buoni
porta chicche e ricchi doni.
Sicuramente le lettrici e lettori del Bosco ne conoscono tante altre per cui tutte e tutti sono invitati a raccontare la propria, così per rendere ancor più bella la pagina del nostro meraviglioso Bosco nel giorno dell’Epifania.
Si dice che la Befana sia una vecchia Signora ed ha una storia antica. Pare che sia legata a dei riti propiziatori risalenti addirittura al X sec. a.C., legati all’agricoltura ed alla rinascita della vegetazione per favorire i nuovi germogli ed il buon raccolto.
Il nome “Befana” deriva dal greco “Epifania” che significa “apparizione” o “manifestazione”.
La manifestazione della Befana ha vissuto diverse peripezie nel periodo Romano e Cristiano ma se è arrivata fino ai giorni nostri vuol dire che la Befana resiste ai tempi ed è sempre giovane.
Una leggenda narra che in una freddissima notte d’inverno i Re Magi, nel lungo viaggio per arrivare a Betlemme da Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchietta che indicò loro il cammino. I Re Magi, allora, invitarono la donna ad unirsi a loro, ma, nonostante le insistenze la vecchina rifiutò. Una volta che i Re Magi se ne furono andati, essa si pentì di non averli aiutati e allora preparò un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli, ma senza successo.
Si dice che la vecchietta, da allora, iniziò a bussare ad ogni porta, regalando ad ogni bambino che incontrava dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino.
Buona Epifania per tutti e non dimentichiamo di mettere la calza accanto al caminetto, pare che la Befana sia molto ligia nel rispettare le tradizioni e passa ancora da lì.









Grazie, Giuseppe, per questa filastrocca sulla Befana che ci riporta ai tempi in cui eravamo bambini. Ti ringrazio anche perchè l’hai fatta condividere a tutte le Amiche ed Amici di Eldy.
Ritengo giusto cosi Lorenzo non solo perché tutti siamo stati bambini, ma anche perché tutti insieme apparteniamo alla Grande Famiglia di Eldy e vogliamo sentirci uniti in ogni occasione.Grazie, Buona Epifania per tutte e tutti, ciao
Una bella filastrocca che ci ricorda la nostra infanzia.Buona Festività dell’Epifania a tutti Voi
Grazie per questa ricostruzione del mito della Befana
È una festa che non dimenticherò mai perché la prima volta che l’ho festeggiata avevo 3 anni e l’ho festeggiata con il mio papà che era tornato dalla prigionia in Germania ed era la prima volta che lo vedevo
Auguri cari amici con la speranza che nella calza possiate trovare tutto quello che il vostro cuore desidera
Grazie Nembo, non possiamo dimenticare di essere stati bambini e ricorderemo sempre le sorprese e le gioie vissute per i doni ricevuti il giorno dell’Epifania. Un saluto, ciao.
Erano gli anni del dopoguerra, M. Licy, anni difficili per tutti ma il ritorno del tuo papà dalla prigionia in Germania deve essere stato un momento di gioia che certamente non hai dimenticato e non potrai dimenticare mai. Buona giornata dell’Epifania e ancora auguri, ciao.
L’ Epifania è passata, lascio un grazie a Giuseppe per aver pensato ai bambini e a chi legge “il Bosco Incantato” Un saluto a tutti
Certo Gabriella, per i bambini e per coloro che non hanno mai dimenticato di essere stati bambini… tutti lo siamo stati ed è sempre bello ritornare con la mente al periodo della nostra infanzia. grazie, ciao
Caro Giuseppe..grazie per la impareggiabile rievocazione storica dell’ evento Epifania che ci ha fatto anche fare un bel tuffo nel passato quando bambini attendevamo trepidanti la mattina del 6 gennaio per vedere se eravamo stati buoni (giocattoli o carbone ? ) . Il tempo è passato ma il fascino resta anche se oggi i bambini non aspettano più i giocattoli di gesso o di cartapesta ma vogliono i cellulari di utima generazione…
Verissimo Lucio, i tempi cambiano, i bambini di oggi superano l’età dell’ingenuità molto prima rispetto al periodo nel quale siamo stati bambini noi. Ben venga, sono gli effetti della evoluzione generazionale ed è chiaro che ci si rivolga ad ottenere dalla “Befana” ‘regali’ molto più tecnologici. Grazie, un caro saluto, ciao.
Ricordo le calze della mia Befana: contenevano un mandarino, una caramella, una liquirizia, qualche noce. Allora non c’era ancora il carbone dolce, ma io ero content così. In fondo i miei genitori erano così poveri che non avrebbero potuto comprarmi altro che quello. Oggi nessun bambino si accontenterebbe di quelle povere cose ma io ho tanta nostalgia di quei tempi. Buon Anno a tutti!
bella la leggenda della befana e le filastrocche che hai raccontato portano un pò di colore a questa festa, che non è + come ai nostri tempi dove l’aspettavamo con tanta ansia e, soprattutto nei tempi delle feste cercavamo di essere buoni x non avere il carbone – ma si sa i tempi cambiano ma non so se in meglio- sicuramente noi credevamo un pò + a lungo a questa vecchietta
Si Carlina, è stato bello essere bambini e credere nella Befana, contenti al risveglio della mattina del 6 Gennaio di trovare la sorpresa dei doni lasciati dalla simpatica vecchietta. Forse abbiamo avuto una delusione quando qualcuno ci ha svelato che la Befana erano, in realtà, il papà e la mamma ma abbiamo impararato a voler ancora più bene ai nostri genitori nel sapere cosa facevano per noi.
Grazie Carlina, ancora oggi continuiamo a credere nella cara vecchia Befana, ciao.
Cara Francesca, quanto racconti è storia comune per la maggior parte di noi, erano tempi difficili per tutti ma bastava veramente poco per renderci felici: una caramella, un mandarino, una noce… abbiamo ragione ad averne nostalgia, per noi bambini sono stati bei tempi. Ciao, un saluto per te.