Il Papa ha indetto per oggi una giornata di preghiera per la Pace nel Mondo.
Per i cristiani la Quaresima è periodo di penitenza, digiuno e astinenza che si estende fino alla Pasqua, festa mobile, che quest’anno cade il 17 Aprile.
La Pasqua, è la Festa simbolo della Risurrezione del Cristo morto sulla Croce.
L’immagine del Cristo in croce, esposto nelle aule scolastiche, nei Tribunali ed altri uffici pubblici italiani, è stata più volte oggetto di contestazione, da parte di appartenenti ad altre religioni in tutti i tempi, ma, in tempi recenti da parte di formazioni anticlericali che cercano adesioni pure tra le persone di altro credo, immigrate in Italia.
Mi astengo dall’inserirmi in spiegazioni che sarebbero troppo difficili per me, ma mi limito all'invito della lettura di questo articolo pubblicato sul quotidiano
il 22 Marzo 1988
a firma della giornalista italiana
Natalia Ginzburg.
Crocifisso normalmente esposto nelle aule delle scuole italiane
IL CROCIFISSO
Il crocifisso non genera nessuna discriminazione.
Tace
È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea di uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente.
La rivoluzione cristiana ha cambiato il mondo.
Vogliamo forse negare che ha cambiato il mondo?
Sono quasi duemila anni che diciamo
“prima di Cristo” e “dopo Cristo”.
Raffaello Sanzio
O vogliamo smettere di dire così?
La corona di spine, i chiodi evocano le sue sofferenze. La croce che pensiamo alta in cima al monte, è il segno della solitudine nella morte.
Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino.
Il crocifisso fa parte della storia del mondo.
Per i cattolici, Gesù Cristo è il Figlio di Dio. Per i non cattolici, può essere semplicemente l’immagine di uno che è stato venduto, tradito, martoriato ed è morto sulla croce per amore di Dio e del prossimo.
Chi è ateo cancella l’idea di Dio, ma conserva l’idea del prossimo.
Si dirà che molti sono stati venduti, traditi e martoriati per la propria fede, per il prossimo, per le generazioni future, e di loro sui muri delle scuole non c’è immagine.
È vero, ma il crocifisso li rappresenta tutti.
Come mai li rappresenta tutti?
Perché prima di Cristo nessuno aveva mai detto che gli uomini sono uguali e fratelli tutti, ricchi e poveri, credenti e non credenti, ebrei e non ebrei, neri e bianchi, e nessuno prima di lui aveva detto che nel centro della nostra esistenza dobbiamo situare la solidarietà tra gli uomini.
Gesù Cristo ha portato la croce.
A tutti noi è accaduto di portare sulle spalle il peso di una grande sventura.
A questa sventura diamo il nome di croce, anche se non siamo cattolici,
perché troppo forte e da troppi secoli è impressa l’idea della croce nel nostro pensiero.
Antonello da Messina
Alcune parole di Cristo le pensiamo sempre, e possiamo essere laici, atei o quello che si vuole, ma fluttuano sempre nel nostro pensiero ugualmente.
Ha detto “ama il prossimo come te stesso”.
Erano parole già scritte nell’Antico Testamento, ma sono diventate il fondamento della rivoluzione cristiana.
Se siete arrivati a leggere fino alla fine vi ringrazio ma per completare il quadro devo aggiungere una cosa: l'autrice che militava nelle file del Partico Comunista Italiano si è sempre dichiarata apertamente atea e questo può dare solo maggior valore alle sue parole in difesa dei valori del messaggio cristiano e del Crocifisso.
Ora possiamo sentirci tutti insieme uniti in difesa della Pace.
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d