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PRIMO MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI

                 

MAGGIO

 

FESTA DEL LAVORO

 

CONDIZIONATA DA VIRUS

 

GUERRE E INFORTUNI

   

L’istituzione della Festa del lavoro vuole ricordare la dura battaglia combattuta per arrivare al riconoscimento del lavoro come diritto/dovere delle prestazioni fisiche dell’essere umano finalizzato al bene della collettività, distinguendolo dalla costrizione al lavoro imposta agli schiavi in tutti i tempi della storia.

   

   

In tutte le comunità, in questi ultimi due anni, il lavoro è stato fortemente condizionato dalle disposizioni emesse per difenderci dai contagi relativi alla espansione pandemica del virus Covid19.

Sono stati persi tanti posti di lavoro e a subirne le maggiori conseguenze, come prevedibile, sono state principalmente le donne.

 

Con l’allentamento dei vincoli di controllo che in Italia entrano in vigore proprio il 1° Maggio, si spera in una progressiva ripresa del lavoro in tutti i settori industriali, commerciali, sanitari ed economici.

Come dice un detto popolare:

“I mali non vengono mai da soli”

infatti stiamo vivendo il conflitto tra Russia e Ucraina, una guerra che sembra non avere intenzione di arrivare ad una conclusione e che coinvolge, per ora speriamo solo nelle conseguenze di natura economica, sia l’Europa che gli Stati Uniti, la Cina ed altri ancora.

Il rischio dell’allargamento del conflitto è molto alto e sono in corso intense relazioni diplomatiche per arriva ad un accordo finalizzato alla interruzione delle ostilità.

A subire le conseguenze di tutto è sempre il lavoro, ovvero la risorsa umana per la sopravvivenza.

   

Si è aperto uno scenario disastroso del quale non possiamo conoscere né l’esito, né quando potrà terminare

Quindi una FESTA DEL LAVORO con tali incognite non possiamo considerarla una vera festa ma solo un momento di riflessione.

Da esseri ben pensanti non dobbiamo comunque perderci d’animo e, proprio dal Primo Maggio, in Italia, inizieranno ad allentarsi alcuni vincoli per la ripresa del lavoro. Non sarà necessario l’obbligo di esibire il Green Pass per l’ingresso nei Cinema, Teatri, Musei, Discoteche, Palasport ecc., ma resta valido come dimostrazione di avvenuta vaccinazione o guarigione dal virus.

Per l’ingresso nelle predette strutture e per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, rimane l’obbligo dell’uso della mascherina fino al 15 Giugno, poi si valuterà l’eventuale proroga o liberalizzazione.

Negli ambienti di lavoro, uffici compreso, l'uso della mascherina è "consiglito" anche se facoltativo, a discrezione individuale o del responsabile del settore.

Un consiglio generale  è quello di usare sempre la massima cautela e restare guardinghi per proteggerci dai possibili contagi perché la pandemia non è finita e con le diverse varianti tende ancora ad essere molto pericolosa.

In alcune parti del Mondo (vedi Cina ed altri), si sono registrati nuovi focolai d’infezione con recrudescenze incontrollabili ed assai pericolose. Perciò, malgrado l’allentamento dei vincoli, manteniamo validi tutti gli accorgimenti difensivi che conosciamo e abbiamo imparato ad utilizzare: Mascherina, distanziamento, uso del gel igienizzante ecc.

Più avanti si vedrà, per ora ancora… cautela al massimo, il Covid19 è una brutta bestia.

 

Altra nota dolente che ci rattrista e non ci consente di parlare di una vera Festa del Lavoro sono la continua serie di infortuni, troppo spesso mortali, nei posti di lavoro.

Si chiede una rigida applicazione delle norme antiinfortunistiche al fine di garantire la sicurezza in ogni settore di lavoro.

Una società altamente tecnologica, proiettata verso un progresso avveniristico, deve essere in grado di adottare tutti gli accorgimenti e le protezioni possibili al fine di elevare al massimo la sicurezza ed evitare incidenti e morti sul lavoro.

 

 

di serenità per tutti, sperando:

nell’abbattimento del virus,

nella fine di tutte le guerre

e l’azzeramento degli infortuni sul lavoro.

 

   
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