UN’INFANZIA DIFFICILE di Antonino.rm

   

UN’INFANZIA DIFFICILE

 

VISSUTA NEL DECENNIO

 

PRECEDENTE ALLA

 

SECONDA GUERRA MONDIALE

Racconto di Antonino.rm

Io sono il quinto figliolo venuto alla luce il 13.6 .1935 dalla coppia di sposi venuti a Roma per problemi politici. Cesare e Imelde. Matrimonio il 27.7.1918 nel corso della Prima Guerra Mondiale, ottenuta licenza per matrimonio. Padre muratore e madre casalinga, ma sempre attivi per mantenere una famiglia di sette persone. Io sono vissuto in famiglia coccolato dai genitori e dai fratelli maggiori. Sono arrivato al  sesto anno di età quando ho cominciato a capire le sofferenze dei grandi. In quel tempo era di carestia perché c’erano tensioni politiche che con la dittatura fascista si prevedeva che scoppiasse un’altra guerra. E cosi fu avendo maturato i 5 anni, il nostro capo di stato Benito Mussolini e il RE  con l’acclamazione della maggior parte del popolo Italiano convinto  dai grandi discorsi del Duce per fare un grande IMPERO.

   

E nel 1940 assieme alla Germania e Giappone dichiarò la guerra. Eravamo una nazione povera, la maggior parte contadini, braccianti e operai cosa gli diceva il cervello a quell’uomo. Quando i discorsi di piazza Venezia diceva otto milioni di baionette, e poi dovette fare la raccolta di tutto il ferro che c’era in Italia, perché con le sanzioni non avevamo più metalli per gli armamenti.

     

Dico di più sono  state requisite  le fedi d’oro agli uomini e alle donne. Pensate a un padre che ha fatto tutta la guerra del 15/18, sapendo cosa significava perché vissuta, avendo due  figlioli nati  il primo nel 1920 e il secondo nel 1922, e anche mia madre nel cuore loro come erano preoccupati.

 

Io da bambino capivo il loro stato d’animo. Nel 1941 raggiunti i 6 anni iniziai le elementari, sapete venivo dall’asilo ove debbo dire che ho trovato buone maestre, un bambino staccando dall’ambiente famigliare, si fa il suo pianto più di qualche giorno, le maestre mi hanno dato molto affetto e sono riuscito ad ambientarmi con gli altri compagni e iniziai la prima elementare con serenità. E gli anni passavano e la mente di bambino capiva sempre più. Nel 1942 arriva la cartolina di arruolamento del  primo fratello  classe 1920, dovette partire per la guerra come artigliere, fu mandato in Africa Orientale e potete immaginare le preoccupazioni di tutta la famiglia.

 

Trovate e comperate le spediva con la speranza che le ricevesse affinché potesse attenuarsi la sete. Stette qualche mese in Africa, dalle lettere che arrivavano dicevano che stavano a pochi  km da Addis Abeba, però successe che si ammalò, perché gli uscirono sol collo tanti accessi, lo curarono  gli fecero tutte le medicazioni del caso, poi guarito dopo la convalescenza, gli arrivò una comunicazione dal ministero della guerra dove diceva esonero. Perché essendo operaio meccanico specializzato, lo rimandarono in Italia nelle officine dove si costruivano ordigni bellici. Ci restò fino alla fine di giugno 19-6-43 ci fu il bombardamento degli Americani al quartiere S.LORENZO, la sua officina dove lavorava si trovava al centro di  S Lorenzo, si salvarono tutti gli operai perché al primo segnale di allarme, scesero tutti nelle cantine.

I palazzi erano tutti rasi al suolo. Nel frattempo arrivò la cartolina di arruolamento del secondo fratello scaglione 1922 essendo un po' gracilino

lo destinarono al Corpo  Avieri e mandarono anche lui in Africa.

 

Purtroppo i mesi passavano, senza avere sue notizie i miei genitori, come tutti quelli che avevano figlioli in guerra e non si avevano notizie fanno tutto quel che possono per avere informazioni. I miei genitori girando per Roma sotto le bombe andando alla CROCE ROSSA, al Ministero della Guerra,  nessuno sapeva dare notizue. Potete immaginare il morale dei miei genitori. Io bambino ai 7 anni assorbivo come una spugna tutte le loro sofferenze, anzi dirò di più, mio padre essendo veterano della guerra 15-18, quando ci fu notizia  che la guerra  stava andando male, e avrebbero  bombardato Roma . É corso a ripari mettendosi d’accordo con il vicinato per costruire un rifugio per ripararsi dalle bombe, e così si fece. Avanti casa c’è una montagnetta alta 80 metri ed è stata fatta una galleria di una lunghezza di m. 150 rivestita con legname, questo ricovero ha  ospitato 4 famiglie con i suoi bambini. Io ricordo come se fosse adesso il bombardamento di S.LORENZO, suonò l’allarme e le famiglie vennero giù dal monte con i loro figlioli ed entrarono nel ricovero. I miei genitori si trovarono in giro per ROMA per avere notizie del loro figlio sempre disperso in Africa. Io non vedendo tornare i miei genitori uscii dal ricovero e guardai in alto, vidi sopra la mia testa le cosiddette fortezze volanti e con terrore le bombe che uscivano da sotto questi grossi bombardieri, sentii il fragore delle esplosioni e le vibrazioni della terra.

 

La distanza tra casa mia e S LORENZO sono solo 3 KM. Il cuore mi arrivo in gola, e scoppiai in un pianto dirotto, per fortuna c’erano delle mamme che mi consolarono un po' e poi dopo poco vidi arrivare i miei genitori e mi rasserenai.

Questa è la guerra!

 

 


COMMENTI

  1. il 30 luglio, 2022 NEMBO dice:

    Antonio5.rm il tuo racconto è toccante che fa emozionare e riflettere nello stesso tempo, dura la tua esperienza con la tua famiglia in quel periodo, la tua storia esprime il peso di un’infanzia difficile e triste, ricordi che assumono tanta emotività che difficilmente sarà impossibile colmare,il tuo Post è un’argomento che purtroppo ai giorni nostri succede ancora per molti bambini vicino a noi con eventi tragici e negativi.Un saluto

  2. il 31 luglio, 2022 Giuseppe3ca dice:

    Gli echi di guerra in Euroma e nel Mondo riportano alla mente le guerre vissute da noi e dai nostri padri. Hai fatto bene a parlarne Antonino, le guerre portano solo distruzione e morte ed è bene che i giovani conoscono queste realtà in modo che sappiano orientare il loro futuro verso una pace generale per tutti i popoli della Terra. Grazie!

  3. il 31 luglio, 2022 antonino5.rm dice:

    Grazie Giuseppe per il blog della mia storia e della mia famiglia ti ringrazio immensamente, quando ho scritto ho rivissuto tutta la mia adolescenza, Chiedo che forse non ti è arrivato la storia del mio secondo fratello che era rimasto prigioniero dagli Inglesi, è tornato a Roma nel 1945. Abbiamo ringraziato IL Buon Dio che sono rientrati tutti e due in salute. Era rimasto prigioniero in Algeria. Ti ringrazio e ti do un forte Abbraccio. antonino5.rm:

  4. il 31 luglio, 2022 Giuseppe3ca dice:

    Antonino, ho pubblicato tutto quanto è arrivato, non ho ricevuto altro. Per la storia della prigionia del tuo secondo fratello possiamo fare una seconda edizione dei tuoi racconti… mandala e prepariamo un altro post per completare tutta la storia, sarà sicuramente interessante. Grazie, ciao.

  5. il 31 luglio, 2022 gabriella2.bz dice:

    Antonino un racconto che fa stringere il cuore. Si sente che è scritto con l’anima e che è vissuto in prima persona.Parli di tante cose che si sapevano ma tu le descrivi in modo preciso. Grazie per questo bel racconto. Un saluto

  6. il 31 luglio, 2022 francesca dice:

    Quello che tu racconti, Antonino, io l’ho sentito raccontare dai miei genitori. Il mio papà mi raccontava di come doveva nascondersi dentro una fossa scavata nel terreno per sfuggire ai rastrellamento di fascisti e nazisti durante la seconda Guerra Mondiale. Lui era un giovanotto e io, fortunatamente, non ero ancora nata. Leggendoti mi sono commossa e ho visto le tue lacrime rivivendo quei momenti. Bravo!

  7. il 01 agosto, 2022 antonino dice:

    Gabriella ti ri ringrazio per il tuo commento sulla mia storia e della mia famiglia forse vi ho fatto soffrire ma purtroppo è storia vissuta. un abbraccio forte forte.

  8. il 01 agosto, 2022 antonino dice:

    Cara Francesca ti ringrazio per il tuo commento mi parli del tuo papà che ha sofferto per la dittatura fascista,anche il mioè devuto venire a Roma perche in emilia a Crespellano si erano formati i primi scquadristi fascisi che se non eriuno di loro ti facevano bere olio di ricino e ti bastonavano e tante altre mascalzonate.Da un abbraccio a tuo Padre perche a sofferto come la buon’anima di mio padre.a te un abbraccio fortissimo, e ti auguro tanta felicità.

  9. il 01 agosto, 2022 Lorenzo 12.rm dice:

    Grazie Antonino, per il tuo post, che ho tanto gradito e mi è tanto piaciuto. Lorenzo

  10. il 01 agosto, 2022 carlina dice:

    quello che tu hai scritto Antonino è stato davvero terribile è come se tu l’avessi appena vissuto tanto è intenso- dei momenti brutti ce ne sono sempre stati x tutti nella vita x fortuna tutto è finito bene ma quaante pene provate x arrivare al lieti fine-

  11. il 03 agosto, 2022 antonino dice:

    Carissimo Nembo ti ringraziodel tuo commento come avrai capito che nel mentro lo scrivevo rivivevo tutta la mia infanzia, e fortunatamente ne siamo venuti fuori con tante sofferenze, e bisogna ringrazziare sempre il BUON DIO che ci ha assistito.Un abbraccio forte e che la vita ti sia serena.

  12. il 03 agosto, 2022 antonino dice:

    Carissima Gabriella scusami se ho tardato a rispondere al tuo commento ti ringrazio perche la mia storia ti avra fatto soffrire perche sei più giovane di me però hai vissuto anche te le ristrettezze della guerra.Tutt’oggi ci sono delle menti malate che aggrediscono i popoli per interessi propri facendo soffrire e morire tante persone innocenti.Gabriella ti faccio tanti auguti per la vita futura a te e alle tue figliole. Un Abbraccio forte forte.

  13. il 03 agosto, 2022 antonino dice:

    Caro LOrenzo ti ringrazio per il tuo commento,che ti è piaciuto forse ti ha un pò rattristato, locapisco però è storia vissuta, con ciò ti ringrazio infinitamente un augurio di vita in salute e tanta serenità.

  14. il 03 agosto, 2022 antonino dice:

    Cara Carlina ti ringrazzio del tuo commento mi ha fatto molto piacere, mi hai parlato di sofferenze purtroppo in quei momenti della vita con guerre in corso essendo ancora fanciulli,e le situazioni famigliari soffri per i tuoi genitori e per ti stesso.ora chiudo ti mando un forte abbraccio e ti auguro che la vita ,ti sorrida e tanta salute.


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