Archive for marzo 11th, 2023

ATTENTI ALLA TRUFFA post di Nembo

 

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ATTENTI ALL’INGANNO

Da una rivista dedicata alla sicurezza stradale e della persona, ho visualizzato un articolo che mi sembra interessante per tutti con particolare attenzione per le donne.

Da alcuni mesi, alcune gang utilizzano nuove tecniche per attentare alla sicurezza degli automobilisti le più messe in uso sono:

IL BIMBO SMARRITO

 

Se vi capita di incrociare per strada o in altri luoghi (supermercati, parcheggi, ecc…) bambini che piangono e vi dicono: “mi sono perso, portatemi a questo indirizzo” non lo fate, ma andate con il bimbo al comando di polizia, carabinieri, polizia municipale, perché è un sistema nuovo che i maniaci o violenti usano per adescare donne e violentarle.

UNA TESTIMONIANZA

 

“Una sera, mentre percorrevo una via secondaria per tornare a casa, ho notato, sul seggiolino di un’auto ferma a bordo della strada, un bambino coperto da un panno. Non so spiegarmi perché-e la ragione poco importa- ma non mi sono fermata…Quando sono arrivata a casa, ho telefonato alla polizia che mi ha assicurato che sarebbe andata a vedere. Nel contempo, però, ecco quello di cui la polizia mi ha informato: le bande di malviventi, ladri, rapinatori ecc… escogitano vari stratagemmi perché gli automobilisti (soprattutto donne) fermino il proprio veicolo e ne scendano (in zone isolate)”.

Il metodo praticato da queste bande consiste infatti nel posizionare una macchina lungo una strada con un falso bebè seduto dentro, aspettando che una donna si fermi per andare a vedere quello che lei crede essere un bimbo abbandonato. Da notare che la macchina è solitamente messa vicino a un bosco e ad un campo con alta vegetazione. La persona che ha la malaugurata idea di fermarsi sarà trascinata nel bosco, violentata, picchiata, derubata…

 

Non fermatevi mai, ma chiamate sempre le forze dell’ordine appena possibile, raccontando quello che avete visto e indicando esattamente la località.

TIRO AL BERSAGLIO

Se, mentre state guidando, vi –arrivano- delle uova sul parabrezza, non fermatevi, ma soprattutto non azionate il lavavetri, perché le uova miste all’acqua diventano collose e vi oscurerebbero il parabrezza fino a più del 90%! Sareste allora costretti a fermarvi al bordo strada, diventando potenziali vittime di criminali con le conseguenze del caso.

Io aggiungo anche attenti ad un altro trucco che usano per tendere una truffa ovvero quello dello “specchietto retrovisore” ormai diventata una triste realtà. La tecnica è semplice, passando accanto ad un’altra auto, il truffatore/i batte la mano sulla carrozzeria della propria vettura per simulare l’urto poi, fermato l’ignaro automobilista mostra il proprio specchietto rotto, lo invita a volte in maniera poco garbata a trovare l’accordo e sistemare la vicenda senza coinvolgere le rispettive società assicurative, facendosi consegnare delle banconote (e anche qua c’è un tariffario dalle 50 alle 150 euro) per un danno mai causato. Non patteggiate mai con questi delinquenti, chiudetevi in macchina e chiamate subito le forze dell’ordine, vi garantisco che questi truffatori partono a tutta velocità, se vi è possibile memorizzate il numero di targa e tipo di veicolo.

 

Quando si è in viaggio in auto per lunghi tratti autostradali, specialmente nel periodo di vacanze Pasquali/Natalizie  o ferie, ci sia  maggior traffico e, fare sosta in un’area di servizio resta tra le abitudini più sagge, la brutta sorpresa però è sempre dietro all’angolo, ovvero dietro ad altre auto apparentemente in sosta come la vostra, suggerisco perciò di chiudere l’auto con la chiave e mai con il telecomando perché ci sono delle vere bande che voi non visualizzate, ma loro vi tengono d’occhio, gli stessi usando apparecchi elettrici ovvero degli “scanner”, si posizionano vicino a voi e sono in grado di recepire il segnale che il vostro telecomando invia alla centralina della vostra auto quando chiudete le portiere. Gli stessi se non rubano l’auto, ve la ripuliscono di tutto, e il vostro caffè diventa molto più caro. Attenzione anche ai classici venditori –pietositi- che trovate nelle aree di servizio che vi propongono orologi, catenine, con la scusa che hanno bisogno soldi… si rammenta che l’acquisto di merce contraffatta vi costa caro da un minimo di 500 euro e può salire anche a migliaia di euro, DL 14 Marzo 2005 n° 35, modificato il 23 Luglio 2009 n°99.

 

Altra classica “tiritera” che ci si sente dire quando si ha un piccolo sinistro, è questa: Venga dal mio carrozziere di fiducia, sistemiamo la cosa… tanto il danno è di poco valore... pago io senza avvisare la propria assicurazione ecc… non accettate mai, rifiutate sempre, perché il vostro interlocutore si mette d’accordo con il –vu riparà -  e questo, vi dirà in seguito… che nel riparare si sono accorti che ci sono parte elettriche da cambiare pezzi meccanici usurati ecc… che queste riparazioni sono a vostro carico, per farla breve vi fa la classica “cresta” (con un consistente aumento di prezzo)

 

Anche in questo ci sono truffe, tutto parte da una e-mail il cui mittente sembra proprio Facebook, il testo è semplice: un amico ti ha taggato in una nuova immagine invece potrebbe trattarsi di una vera trappola, ovvero di un malware spedito da una società di sicurezza informatica sophos o altro… Non si tratta di foto ma di un- file zip- (archivio di più file compressi per occupare meno spazio e serve un programma) il quale va in auto installazione appena viene cliccato. Come diffendersi? Semplice Facebook vi comunica che vi ha “taggato”, l’email infetta invece si limita a parlare di un amico generico. Quindi attenzione, se non c’è nome, si tratta di truffa, cancellate il tutto.

Nel diritto Italiano, la truffa è l’ottenimento di un vantaggio a scapito di altro soggetto indotto in errore attraverso artifici e raggiri. Perciò sta a noi tutti avere una attenta vigilanza al fine di prevenire nel limite la probabile truffa.

 

ALTRI TENTATIVI FRAUDOLENTI

 

LA TRUFFA DEL "PACCO"

 

In questo caso, i ladri mettono in scena un duplice personaggio: in un primo momento, chiamano la propria vittima, di solito un anziano genitore; poi lo avvertono che stanno per consegnare un pacco per conto del figlio o del nipote della vittima; e infine chiedono di preparare la somma da pagare che si aggira anche su centinaia euro. L’attenzione e la prudenza non sono mai poche in questi casi. È importante quindi adottare sempre qualche accorgimento di sicurezza.

   

IL FINTO TECNICO

   

Ad esempio: È meglio diffidare di chi suona alla nostra porta presentandosi come un tecnico, Inps, Enel, Gas, Telecom ecc.. chiedendo insistentemente di entrare senza aver preso alcun appuntamento.

   

FALSO INCIDENTE

 

Truffa dell’incidente Forse una delle messe in scena più utilizzate, questa truffa inizia con una chiamata da un finto Carabiniere o altre FF.OO che informa la sventurata vittima di un incidente accaduto al figlio, il copione prosegue con la richiesta di denaro per garantire cure mediche o assistenza legale al figlio e con la promessa che un “avvocato” (o un’altra figura simile) passerà a breve a ritirare i soldi. L’anziano, preso dal panico per la sorte del suo caro, consegna i soldi, convinto anche dall’apparente aspetto raccomandabile della persona che si presenta alla sua porta.

   

   
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