STILE DI VITA post di Nembo
Scritto da bosco il 27 Maggio 2023 | 16 commenti- commenta anche tu!
STILE DI VITA
(Dai più forza al tuo corpo)
La prima domanda di chi è la vita? Brown sostiene che se la medicina si prodigasse per i soggetti da zero a dieci anni così come si occupa degli ultimi dieci anni di vita delle persone, si potrebbe fare una straordinaria opera di medicina preventiva. In Europa i due terzi della popolazione adulta (oltre 15 anni) non raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati al di là dei determinanti individuali e ambientali che possono favorirla o ostacolarla, le principali motivazioni emerse da un’indagine sono:
-
- la mancanza di tempo;
-
- la sensazione di inadeguatezza;
-
- la scarsa sicurezza dei luoghi in cui si potrebbe praticare attività fisica;
-
- il sentirsi stanchi al punto da preferire di dedicare il tempo libero al riposo;
-
- il sentirsi già sufficientemente attivi.
A ciò si aggiunge che il contesto sociale non incentiva adeguatamente la pratica dell’attività fisica tra le classi sociali meno abbienti, nei soggetti affetti da disabilità fisiche e psiche e negli anziani.
Il risultato finale di questa complessa situazione è che l’inattività fisica è causa di invalidità e di malattie croniche (obesità, patologie cardiovascolari, diabete e tumori al colon, al seno eccetera) comportando enormi costi sociali. Il costo annuale dell’inattività fisica è stato stimato tra i 220 e i 440 Euro a persona all’anno e costituisce, il fatto, una nuova tassa per l’intera comunità.
Migliorare lo stile di vita è un importante obiettivo comunitario che richiede complesse strategie intersettoriali per riprogrammare l’ambiente sociale e rendere la pratica dell’attività motoria naturale e necessaria. Resta il dato che i professionisti della salute, appartenenti alle più svariate discipline, si trovano di fronte a nuove sfide diagnostiche e terapeutiche che riguardano lo stile di vita dei loro pazienti.
La promozione e lo sviluppo di uno stile di vita attivo è un obiettivo primario di salute e di civiltà, ma la possibilità di misurare contestualmente, in ciascun individuo, il dispendio energetico totale, del’attività motoria, sia di tipo spontaneo che programmato, nonché la durata dell’allenamento apre un nuovo orizzonte per valutare il nostro stile di vita e per far si che la nostra volontà di fare movimento diventi un effettivo strumento di prevenzione e di terapia. L’espressione motoria è espressione di qualsiasi attività muscolare atta a produrre un consumo energetico maggiore di quello a riposo per cui deve essere valutata nella sua globalità e non esclusivamente per quella parte che rientra tra le attività fisiche preparate.
Infatti la maggior parte delle attività motorie che incidono sul dispendio energetico e sullo stile di vita appartengono alle attività motorie spontanee che fanno da sfondo al tono generale della nostra vita sociale.
Inoltre, poiché l’attività fisica per la salute è quella attività di moderata intensità che acellerà il battito cardiaco e che accresce il metabolismo a riposo da 3 a 6 volte è importante valutare questa componente all’interno dello stile di vita complessivo del soggetto. Tutto questo per la nostra curiosità si misura in LAF (livello attività fisica) ovvero:
1- stile ipocinetico o attività molto leggera,
2- stile sedentario o attività leggera,
3 -stile attivo moderato,
4-stile attivo vigoroso.
Tutti questi parametri con vari calcoli si misurano con speciali apparecchi indossati per un periodo di tempo di osservazione per poi scaricarli e facendo dei calcoli (kcal- tempo attivo e a riposo -energia spesa-eccetera ) con apposite tabelle vi si visualizzano parametri confacenti per ogni individuo diagnosticando il giusto dosaggio di attività fisica.
Come valutare e caratterizzare dal punto di vista motorio a vari soggetti? E soprattutto qual è la soglia per indicare la giusta presenza delle attività moderate? L’indicazione è di praticare 30’ di attività moderata al giorno, che corrisponde ad esempio ad una passeggiata a ritmo sostenuto per 30’ a 5/6 Km/h. Nel caso si abbia la necessità di ridurre il peso altre indicazioni stabiliscono di praticare attività per 60-90 minuti al giorno.
Inoltre si sottolinea che livelli di attività superiori alla corsa o marcia o passeggiata, che coinvolgono anche forza fisica, destrezza, flessibilità, ottengono ulteriori benefici di salute. Lo stesso mantenimento del proprio peso normopeso risulta correlato ad un numero adeguato di passi:
Femmina;
- età dai 18 ai 39 n° passi giornalieri - 12.000
- “ “ “ 40 - 49 n° passi giornalieri - 11.000
- “ “ “ 50 - 59 n° passi giornalieri - 10.000
- “ oltre anni 60 n° passi giornalieri - 8.000
Maschio:
- età 18-50 passi giornalieri n° 12.000-
- oltre anni 51 passi giornalieri 11.000.
Tali attività spontanee, che caratterizzano molti soggetti attivi, sono stati definiti non a rischio.
Anche il sonno è uno stile di vita, alcuni riferimenti:
- Ridotto = 5h,
- Sufficiente = 5-7h,
- Adeguato = 7-9h,
- Prolungato = 9-11h,
- Molto prolungato =11h.
L’ essere umano è caratterizzato non solo di forza, capacità e potenzialità stupende ma anche del limite e dalla fragilità che richiedono attenzione e cura di noi stessi.


