MISERIA E ONESTÀ PERDUTA

   

MISERIA ED ONESTÀ PERDUTA

Questa è una vecchia storia di due amici, una vicenda di quando nelle nostre tasche c’era ancora la Lira e non avevano  inventato le carte di credito, le prepagate e i bancomat ma per brevità la racconto come fosse storia di oggi e quindi ho fatto la conversione in euro.

I DUE COMPARI

 (Il ricco e il povero)

Si conoscevano da ragazzi, due vite parallele ma con destini diversi: Marco che si era affermato nella vita, viveva con una discreta agiatezza, tale da essere considerato “ricco” mentre Gianni che continuava la sua battaglia quotidiana per cercare di guadagnarsi il pane era considerato “povero”.

In effetti era proprio così uno ricco e uno povero ma questo non impediva che fossero sempre in grande e fraterna amicizia, anzi erano diventati pure compari perché Marco aveva tenuto a battesimo il primogenito di Gianni.

Gianni sapeva che in caso di necessità poteva sempre rivolgersi all’amico fraterno. Così avvenne che un giorno andò a chiedere un piccolo prestito all’amico Marco.

“Compà, il lavoro scarseggia, sono in ristrettezze, devo pagare la bolletta della luce e non so come fare, se puoi aiutarmi” Marco rispose: “Certo, ci mancherebbe, quanto ti serve?”. Gianni non fece in tempo a pronunciar parola che Marco continuò: “Vedi quel mobile, vai, apri il primo cassetto in alto e prendi quanto ti serve”. Gianni aprì il cassetto indicatogli dal compare e si meravigliò di trovarlo pieno di biglietti di ogni taglio, 50, 10, 20, 100 e anche 200 €uro, spiegazzati e messi alla rinfusa tale da colmare completamente il cassetto.

Gianni prese quattro biglietti da 50 e rivolgendosi all’amico disse: “Compà, duecento euro ho preso, restituisco appena posso, grazie”. - “Stai tranquillo” risponde Marco, “Vieni, bevi, ho versato anche per te” e sorseggiarono insieme un paio di bicchieri di buon vernaccia stagionato di quattro anni.

Passò un pò di tempo e Gianni, riaggiustate le sue finanze, tornò da Marco a ripianare il debito: “Ecco compà, son venuto a riportare quanto dovuto” e tese la mano con i soldi verso l’amico che gli disse “Vai rimettili dove li avevi presi.” Gianni così fece notando che in quel cassetto continuava a regnare una grande confusione con biglietti di ogni taglio e monete sparpagliati alla rinfusa.

Con gli alti e bassi delle economie di Gianni, lavorante a giornata e in continuo precariato, le richieste di aiuto all’amico Marco si ripetevano periodicamente, vuoi per l’acquisto di una bombola di gas, oppure per il corredo scolastico del figlio che andava alla scuola media ecc.

Gianni umilmente chiedeva e Marco bonariamente prestava e ancora Gianni, appena poteva, restituiva. Il sistema era sempre lo stesso: Alla richiesta di Gianni, Marco rispondeva “Vai, sai dove sono, prendi quanto ti serve “e all’atto della restituzione “Vai, rimettili dove li hai presi”. I soldi erano lì, sempre sparpagliati alla finfusa in un cassetto pieno e Gianni pensava che Marco forse non sapeva neppure quanto possedeva in totale. Con l’umiliazione di dover chiedere sempre, la tentazione era forte e una volta, all’atto della restituzione, Gianni fece finta di rimettere a posto la somma avuta in prestito ma in realtà si tenne i soldi in tasca.

Passò del tempo e Gianni ebbe ancora bisogno di ricorrere all’amico per un urgente bisogno di denaro. Costernato si presentò da Marco che come al solito rispose “Vai, sai dove sono, prendi ciò che ti serve”. Gianni aprì il cassetto e lo trovò vuoto: “Compà ma qui non c’è niente” disse, al che Marco rispose : “Se non c’è niente vuol dire che l’ultima volta non li hai rimessi, se li avessi rimessi li avresti trovati.”

Una bella amicizia che durava da una infinità di anni si era irreparabilmente rovinata.

Valeva la pena rovinare una bella amicizia per pochi soldi?

L’onestà, forse, ripaga sempre.

Lucio Anneo Seneca,  (4 a.C.– 65 d.C.)

Il grande filofo latino una volta disse:

«Finchè vivi, continua ad imparare come si vive»

Massima di grande saggezza valida in tutti i tempi.

Buona Domenica Amiche ed Amici.

 
 
 


COMMENTI

  1. il 11 giugno, 2023 NEMBO dice:

    Giseppe bella la tua storiella, e a proposito di soldi Lira/Euro senza entrare nel merito, Il 28 febbraio 2002 le banconote e le monete in lire hanno cessato di avere corso legale. La fine di un’amicizia è sempre un dispiacere, una delusione, nella vita niente è scontato, e questa storiella ci fa capire il senso dll’amicizia vera o se c’è sempre dietro dell’opportunismo. Il denaro ha una cosa in comune con il potere, tira fuori quello che sei veramente. Il miraggio del profitto facile ( magari anche in prestito e mai restituito) è una tentazione talmente irresistibile che fatalmente porta a mettere da parte principi e valori ritenuti inviolabili fino ad un minuto prima ovvero onestà, dignità, integrità morale , e fiducia.

  2. il 11 giugno, 2023 lorenzo12.rm dice:

    la tua storia di oggi “Miseria e onestà”, Giuseppe, mi è piaciuta moltissimo e sono lietissimo di averla letta. tantissime grazie. Con Amicizia Lorenzo.

  3. il 11 giugno, 2023 Giuseppe3ca dice:

    Condivido pienamente le tue affermazioni Nembo. In questa storiella si potrebbe aggiungere il proverbio che recita: “L’occasione fa l’uomo ladro”
    perchè effettivamente, dopo tante occasioni, anche l’uomo onesto è cascato nella tentazione di un facile introito, ma ha perso una cosa molto più importante: l’amicizia di un vero Amico. Nella vita tutto serve per imparare, sicuramente non avrebbe ripetuto l’imprudenza ma ormai era troppo tardi.

  4. il 11 giugno, 2023 Giuseppe3ca dice:

    Sono fiero della tua Amicizia Lorenzo, che perdura ben salda fin dala nascita di Eldy senza soluzione di continuità. Ti ringrazio e invio un saluto fraterno, ciao.

  5. il 18 giugno, 2023 carlina dice:

    la tua storia Giuseppe è molto interessante e da ritenere valida sempre: l’amicia, anche la più pura. la più genuina, la più vera, insomma quella che ti avrebbe fatto mettere tutte e 2 le mani sul fuoco x l’amicizia che nutrivi x un amico ad un tratto, non si sa spiegare il motivo, neppure chi compie il misfatto, l’amicizia si rompe: ai posteri l’ardua sentenzac

  6. il 18 giugno, 2023 Giuseppe3ca dice:

    Anche se qualche volta un pò in ritardo, sempre graditissimi i tuoi bellissimi commenti Carlina, grazie.
    Ripeto, è sempre valido il proverbio: “L’occasione fa l’uomo ladro”… Dopo tante volte di prendi e rimetti, prendi e rimetti, tutto sembrava senza controllo, purtroppo la necessità lo ha fatto cadere nell’errore ma si è reso conto troppo tardi di aver perso un’amicizia che valeva molto di più del piccolo maltolto.
    Ciao Carlina, un sincero saluto e alla prossima.

  7. il 20 giugno, 2023 M. Licy dice:

    Bellissimo racconto grazie Giuseppe
    Mi fai tornare in mente la mia nonna che diceva sempre
    Se prendi 10 lire poi rimettile a posto, così se ne hai ancora bisogno le trovi e mi raccomando non dimenticartene mai

  8. il 20 giugno, 2023 Giuseppe3ca dice:

    Sappiamo M.Licy che le nonne sono state sempre molto sagge e i loro comsigli sono tuttora validi e preziosi.
    La morale della storiella si basa proprio su quanto detto dalla tua nonna. Un caro saluto, ciao.


LASCIA UN PENSIERO


Inserite il vostro commento.
I COMMENTI DEVONO ESSERE PERTINENTI ALL ARGOMENTO A CUI SI RIFERISCONO E NON DEVONO ESSERE INSULTANTI PER CHI HA SCRITTO L'ARTICOLO O PER UN ALTRO COMMENTATORE

Performance Optimization WordPress Plugins by W3 EDGE