XXXII GIORNATA DEL MALATO
Scritto da Giuseppe il 10 Febbraio 2024 | 12 commenti- commenta anche tu!
Oggi 11 Febbraio si festeggia
La Beata Vergine Maria di Lourdes
e per la Chiesa Cattolica ricorre
LA XXXII GIORNATA DEL MALATO
istituita il 13 maggio 1992 da Papa Giovanni Paolo II
dopo che, già dall’anno precedente, gli era stata diagnosticata la malattia di Parkinson e che, da buon credente, aveva interpretato come un segnale della Madonna per un processo di sofferenza e salvifica redenzione per mezzo di Cristo, come indicato nella Sua Lettera Apostolica
«Salvifici Doloris»
Per celebrare questa giornata è stata scelta poi la festa della
Beata Vergine di Lourdes
appunto 11 Febbraio, con riferimento ai numerosi pellegrini sofferenti che si recano a Lourdes per invocare l’intercessione della Madonna per la guarigione.
Sempre la data dell’11 Febbraio è stata scelta da Papa Benedetto XVI per annunciare le sue dimissioni in questa giornata motivando come ragione del suo gesto proprio la sua salute in declino.




Giuseppe, bene hai fatto ricordare questa giornata dedicata ai malati che ci porta a riflettere. In particolare hai menzionato la Beata vergine Maria di Lourdes la quale è una speranza per tutti i malati. In questo cambiamento d’epoca che viviamo con fragilità, distacco verso i propri simili, incertezza e di insicurezza, gli ammalati, i fragili, i poveri sono e devono essere al centro delle nostre attenzioni umane. La cura per la vita umana è una condizione che comporta una responsabilità rivolta a tutti, in qualsiasi paese si abiti, dapprima personale e poi sociale e pubblica lasciando perdere l’odio, e le varie contestazioni religiose, razziali, politiche, con sempre più contrarietà, avversione, e insofferenza. In questa occasione, è importante ricordare che la cura non riguarda solo il corpo, ma anche le relazioni umane, es. la solitudine può avere un impatto significativo sulla salute, quindi è fondamentale creare legami di sostegno tramite varie associazioni,nelle comunità preposte, e sopratutto nelle famiglie con coloro che sono malati. La salute è un bene di tutti, e non riguarda solo il corpo ma anche l’anima e il cuore. Mi associo ai tuoi Auguri per una pronta guarigione alle amiche e amici di Eldy.Un saluto
Verissimo Nembo, da sempre sappiamo di quanta attenzione hanno bisogno le persone che sono costrette a letto per lunghi periodi, sia per malattie di ogni genere che per infermità temporanee o permanenti- Queste persone hanno necessità non solo di cure mediche ma è indispensabile soprattutto la vicinanza morale perché non devono sentirsi sole.
Tu hai vissuto in prima persona l’esperienza dei viaggi speranza degli ammalati in pellegrinaggio a Lourdes. Io non sono stato a Lourdes ma nel mio lungo periodo di lavoro ho avuto modo di organizzare i viaggi dei treni Unitalsi in partenza dalla Sardegna (con trasbordo sui traghetti) per i pellegrinaggi verso Lourdes e ho visto molto da vicino gli ammalati e l’elogiabile impegno degli accompagnatori. Già questo, di per sé, è molto toccante. Grazie Nembo ti sei fatto onore come sempre. Un saluto..
Vero Giuseppe la mie esperienze a Lourdes come barelliere Unitalsi, sono state e sono tuttora pieni di sentimenti, emozioni, esperienze e ricordi commoventi indimenticabili che rimangono nel cuore.
Caro Giuseppe per me oggi è un giorno veramente speciale perché è nata mia figlia, ed è stata veramente una cosa meravigliosa a parte il fatto che è nata sotto la protezione della Vergine è stata veramente un grande anzi un grandissimo aiuto, nel periodo più brutto della mia vita, mi è stata accanto e supportato nel lungo periodo della malattia sia di mia sorella che in quella del padre
Nembo sono convinto che abbiamo vissuto esperienze che maturano l’animo umano e possiamo esserne fieri, sappiamo guardarci attorno e nel farlo riusciamo a mantenere viva una dote non comune, cioè la capacità d’imparare ancora.
E non è poco. Un caro saluto.
Comprendo il tuo stato d’animo vissuto in quel periodo M.Licy, a volte certe circostante non sono semplici coincidenze ma ci portano a credere che siano dei segnali che arrivano dall’alto per aiutarci a sopportare il dolore che la vita ci riserva.
Auguri di Buon Compleanno per tua figlia, voglio pensare che oggi ti sia vicina per ricordare con te il suo grande papà. Un sincero e caro saluto, ciao.
Grazie Giuseppe per le tue parole
Semplici parole doverose per una vera Amica leale e sincera, ciao M.Licy, Buona Giornata.
Non intendo andare “controcorrente”, ognuno è libero di agire e di andare dove vuole… il fatto è che, quando uno si ammala, dovrebbe avere la giusta attenzione e le giuste cure. Ma, la sanità pubblica è malata…dentro. Buona Salute a tutte e tutti. Poi, ci penserà Quello Lassù a -Suonare la campana- Avanti Tutta
Penso ch ognuno quando sta male vada oltre l’impossibile- ma sono convinta che x riornara sanati da Lourdes occorra una fe de soprannaturale- mentre stando + terra terra essere curati in un buun ospedale con medici davvero bravi, si possa ottenere il miracolo- comunque Lourdes grazie di esistere
Come tuo solito Giulio esprimi sempre parole concrete che approvo. Per queste persone ammalate, spesso immobilizzate a letto per mesi, se non per anni, con malattie irreversibili trascurate dalla sanità di base, prima che suoni la campana dell’ultimo viaggio, hanno estremo bisogno di vicinanza e assistenza morale che non li faccia sentire soli. Non so se sono riuscito a spiegarlo ma a me pare che sia questo ciò che i Papi citati abbiano voluto dire. Grazie e Avanti Tutta sempre, un saluto.
Si Carlina, possiamo dirlo con piena convinzione: «Lourdes, grazie di esistere». Per tutte le persone con malattie e infermità gravi che riescono, con la dovuta assistenza, a fare un viaggio a Lourdes, significa farle sentire di appartenere ancora al mondo dei vivi e questo è il vero miracolo.
Un grande riconoscimento e ringraziamento per la loro opera caritatevole, va a tutti componenti delle Associazioni Assistenziali: barellieri, medici, infermieri, volontari, appartenenti al clero ecc., per l’assistenza morale e materiale prestata in questi viaggi della speranza.
Un caro saluto Carlina e grazie ancora.