Scritto da Giuseppe il 20 Aprile 2024 |
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VERGINITÀ
Storia di un piccolo fiore
Il sole ancora non è sorto
e tu sei lì che aspetti.
Un’aura di vento freddo
fa oscillare il tuo esile stelo,
i tuoi petali son chiusi
per proteggersi dal gelo.

Il sole sorge,
il primo raggio arriva e t’accarezza
tu senti il suo tepore e t’abbandoni
le tue palpebre
s’aprono al nuovo giorno,
tu vuoi capire il mondo,
ed emani nell’aria il tuo profumo.

Oh, esile fiorellino, tu non sai.
Un’ape avida, per gli interessi suoi,
va a cogliere il tuo nettare
che tu, benevolmente dai,
poi va via e non la vedrai più mai.

Povero fiore hai fatto la tua parte,
la giornata è finita
e ti ha messo in disparte,
il tuo stelo si china lentamente,
all’altra gente, del tuo soffrir
non gliene tange niente.

Per l’ape,
indifferente alla tua pena
domani ci sarà
un altro fiore e un'altra cena.

