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SA TORRADA DE EFIS (Il ritorno di Efisio)

 

SA TORRADA DE EFIS

 

(Il ritorno di Efisio)

Cosi viene confidenzialmente nominato dai Cagliaritani il rientro di Sant’Efisio dal suo annuale pellegrinaggio verso Nora, luogo del suo martirio.

La storia di Efisio

 

EFISIO GUERRIERO ROMANO

Ogni anno, puntualmente, il Primo maggio si celebra a Cagliari la festa di Sant’Efisio che raccoglie preziosi costumi provenienti da tutta la Sardegna per una processione rituale che in diverse tappe raggiunge Nora, luogo del martirio di Efisio.

Chi era Efisio?

Efisio nacque ad Elia, alle porte di Antiochia in Asia Minore, intorno alla metà del III secolo da madre pagana e padre cristiano.

Fu arruolato tra le truppe di Diocleziano per combattere i cristiani, ma durante il viaggio verso l’Italia si convertì al Cristianesimo.

Secondo una leggenda devozionale, durante una notte gli sarebbe apparsa una croce che splendeva fra le nuvole: mentre contemplava questo strano fenomeno, avrebbe udito una voce misteriosa dal cielo che gli rimproverava il fatto di essere persecutore dei cristiani e, per questo, gli veniva preannunziato il suo martirio.

Inviato in Sardegna per difendere gli interessi dell’Impero Romano, fu accusato di infedeltà ed egli stesso rivelò a Diocleziano di essersi convertito alla fede cristiana.

Venne imprigionato, torturato e messo a morte sul patibolo di Nora il 15 gennaio 303.

Detto questo si potrebbe concludere che Efisio sarebbe stato ricordato al pari di tanti altri martiri cristiani poco conosciuti ma un fatto importante lo ha portato ai fastosi festeggiamenti che si ripetono immancabilmente a Cagliari, ogni anno fin dal 1657.

Nel 1656, infatti, i sardi invocarono il Martire affinché sconfiggesse la terribile ondata di peste propagatasi nell’isola a causa di alcuni marinai catalani affetti dal morbo, approdati ad Alghero su un veliero mercantile. A Cagliari morirono circa diecimila persone. La città fece un voto a Sant’Efisio: se fosse riuscito a sconfiggere la peste, ogni anno si sarebbero svolti i festeggiamenti in suo onore.

Provvidenziali piogge nel mese di settembre fecero scomparire la peste e l’evento miracoloso venne attribuito alla intercessione del santo.

Il 1° maggio dell’anno successivo si svolse la prima processione che si ripete immancabilmente ogni anno con immutata devozione non solo dei cagliaritani ma anche di tutti i sardi, anche quelli emigrati per lavoro in tutte le parti del mondo. Questi, spesso ritornano a Cagliari proprio nel giorno del 1° maggio per venerare il santo.

 

 

La processione prevede un percorso di oltre 60 km., dura quattro giorni, dall’1 al 4 maggio; parte da Cagliari per poi proseguire a Giorgino, località nella quale viene sostituito il cocchio di città con quello di campagna e si cambiano gli abiti del Santo, poi prosegue ancora verso Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro, Pula e Nora.

Il percorso inverso si svolge il 4 maggio con arrivo a Cagliari in notturna.

Il primo maggio, oltre agli aspetti religiosi, la processione ha valenza turistica e di folklore culturale a livello europeo, mentre quella del 4 maggio prevalentemente religiosa, è molto sentita dai cagliaritani che mantengono una devozione profonda per Sant'Efisio.

L’intera Sardegna è comunque strettamente legata alla devozione del Santo e ogni primo maggio sfilano in processione a Cagliari tutti i colori dell’isola, con i preziosi e tradizionali costumi dei vari paesi partecipanti, ma anche le cosiddette traccas: carri addobbati a festa, trainati da buoi, all’interno dei quali sono esposti in mostra i prodotti più genuini della terra, dell’artigianato sardo ed i dolci messi in bella mostra nei cestini appositamente intrecciati.

 

   

Possiamo tranquillamente asserire che nel bacino del Mediterraneo, la processione di Sant’Efisio sia tra le più importanti se non proprio la più importante per valenza, durata, lunghezza del percorso, numero dei partecipanti, paesi coinvolti e tipicità dei costumi presenti, di rara e incommensurabile bellezza, alcuni dei quali risalgono a centinaia d’anni fa.

Una manifestazione che, almeno una volta nella vita, deve essere vista.

Ma al di là delle parole saranno più convincenti le immagini, eccone una sintesi:

Una classica "Tracca" con il giogo di buoi

   

In primo piano Costumi di Cagliari alla sfilata di S.Efisio

   

Costume di Sennori

 

Ragazza sarda in costume

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