LA LEGGENDA DEL PETTIROSSO ……… proposta da Nembo
Scritto da Giuseppe il 17 Dicembre 2024 | 9 commenti- commenta anche tu!
IL PETTIROSSO
Leggenda di Natale
Una leggenda narra che un uccelletto si rifugiò nella stalla a Betlemme con la Sacra Famiglia.
Maria, accorgendosi che il fuoco che li teneva al caldo stava per spegnersi, chiese aiuto agli animali presenti nella stalla.
Il bue, che giaceva profondamente addormentato sul pavimento della stalla, non sentì la sua voce.
Allora chiese all’asino pigro di ridare vita al fuoco, ma nemmeno lui sentì Maria.
La stessa sorte toccò al cavallo ed alla pecora.
Ma all’improvviso, Maria udì un battito d’ali. Da lontano, un pettirosso l’aveva sentita gridare aiuto ed era arrivato fino alla stalla per aiutarla.
Il piccolo volatile si avvicinò alla brace e muovendo ininterrottamente le ali per tutta la notte, riuscì a tenere acceso il piccolo focolare.
Così facendo, continuò ad alimentare il fuoco cantando per tutto il tempo finché le ceneri non iniziarono ad accendersi.
Raccolse dei bastoncini secchi e li gettò sul fuoco, ma mentre era intento a far ciò, una fiamma esplose improvvisamente e bruciò il petto dell’uccellino di un colore rosso vivo.
Il pettirosso non si fermò e continuò ad alimentare il fuoco finché la stalla non iniziò a riscaldarsi, nel frattempo Gesù dormiva beato.
Al mattino seguente, l’uccelletto venne ricompensato da Gesù che lo premiò con un petto rosso proprio come quella brace che aveva tenuto accesa e che divenne simbolo del suo grande amore.
Storiella rilevata dal web




Nembo ce racconta sta storiella
non solo per ricordarci d’esser buoni
ma perché a Natale
torniamo un po’ bambini tutti quanti.
Complimenti per l’idea, una bella trovata, per infondere la speranza che la bontà si estenda in tutti i cuori del mondo per portare pace e serenità in tutte le situazioni di sofferenza per le guerre, la fame, i soprusi, le persecuzioni, le ingiustizie, le malattie e le calamità che affliggono l’esistenza umana.
Grazie Nembo, Buon Natale per te e famiglia.
Visto il clima Natalizio qualche favola, qualche storia con racconti e leggende di Natale ci fanno dimenticare anche per poco il momento critico in cui viviamo povertà economiche, solitudini, anche noi stessi vediamo ogni giorno questo affanno, questo disagio specialmente nei giovani con paura e preoccupazione. Hai detto bene Giuseppe guerre questa brutta parola…attualmente abbiamo nel mondo attivi circa 56 conflitti, prchè non esiste solo Ucraina e medio oriente, è il numero più alto mai registrato dalla fine della Seconda guerra mondiale con numerosi scontri armati di vario tipo, anche con poche decine di vittime l’anno ( senza nulla togliere alla drammaticità delle singole situazioni), la stima diventa ancora più atroce. Si spera sempre di comprendere il valore nel costruire un mondo senza conflitti, la pace è molto fragile e ci vuole l’impegno di tutti per mantenerla. Contraccambio gli Auguri. Un saluto
Molto bella la favola che ci hai raccontato Nembo, assomiglia a quella che conoscevo ma avevo dimenticato nei cassetti della memoria.Bisognerebbe raccontarle ai bambini anche se oggi forse non l’ascolterebbero troppo indafaratti a giocare con i telefonini. E’ passato il tempo dove una favola ci faceva sognare peccato, ora tutto è cambiato. Un caro saluto.
Grazie del tuo commento Gabriella e condivido il tuo pensiero, vero, il tempo passa per noi e le favole erano e rimarranno sempre nei nostri cuori.Un saluto
Molto PIcevole il tuo racconto Nembo- a me sono sempre piaciuti questi tipi di favole e, nonostante l’età leggera sia passata da tempo, non mi stanco mai di asscoltare e leggere qualcosa che faccia sorridere e aiuti a sopportare questo “strano mondo” dove i bimbi giocano a fare i grandi Chissà come finirà- intanto auguro serene festività
Condivido Carlina i tuoi pensieri, le fiabe, le favole, sono sempre una lettura piacevole, possono a volte stimolarci nei nostri ricordi con tanta saggiezza, in questo mondo di finti valori dietro a finte maschere.Salutandoti contraccambio gli Auguri.
Caro NEmbo con la tua leggend del pettirosso mi sono commosso perche io ho un piccolo giardino davanti porta di casa ho l’abitudine che quando rimancono dellebriciole di panele metto vicino alla perta di casa e mi guardo due bei pettirossi che vengon0 a mangiaee le brigiole e ho pensato altuoscritto sul pettirosso minsono uscite le lagrime agli ACCHI. scusami ma mi e successo.. un ABBRACCIO FORTE.
Caro NEMBOil tuo scritto leggenda del petti rosso mi sono commosso pperche ho un piccolo giardinetto avanti porta di casa ho l’abitudine di mettere le briciole o di pane avavanti l’uscio di casa e vegono due pettirossi a mangiare ho pensato al tuo scritto e misono uscite le lagrime agli occhi.UN ABBRACCIO forta e un AUGURIO DI BUON S.NATALE aTE E FAMIGLIA
Antonino ti ringrazio del tuo commento,il gesto che hai descritto si vede che vuoi bene agli animali e ben si accorda al periodo natalizio.Ti Auguri Serene Festività.Un Saluto