Discutiamone …rosso !! La storia di Gabriele …….
Scritto da Scoiattolina il 15 Settembre 2010 | 6 commenti- commenta anche tu!
E’ risaputo, ma tanti spesso ignorano, magari per comodità, o magari per ignoranza, che il vino, la birra, e i superalcolici, sia pure in quantità modeste, sono incompatibili con la guida. Anche perché, dopo una gran bevuta, per tornare all'alcolemia zero, ci vogliono almeno sette ore. E vero che bere a stomaco pieno ritarda il tempo d'assorbimento, ma le variabili individuali e quella legata al cibo assunto sono tali da rendere imprevedibile
e inaffidabile ogni calcolo. Qualcuno sostiene pure che l'alcol ti può dare sicurezza, ma proviamo a guardare i piloti di formula 1, profumatamente pagati, loro hanno bisogno di sicurezze per vincere, ma di certo prima di ogni gara non bevono. Poi viene il lunedì mattina, e, in tanti comandi di polizia stradale, succede che: nel primo caso meno drammatico, i genitori telefonano o si presentano per sapere come mai è stata ritirata la patente al loro ragazzo o ragazza, visto che lui di solito non beve... Va a spiegargli, magari, che aveva un valore di 1,2 g di alcol per litro di
sangue… e loro chiedono quando la patente gli verrà restituita e cosa dovrà fare per riaverla (… ignorando il vero problema). L'altro caso invece, quello più triste, vede per protagonisti i genitori che vanno a fare i riconoscimenti, agli obitori, o quando va bene, attendono dietro alle altrettanto fredde porte a vetri delle sale di terapia intensiva. Magari il loro ragazzo era solo trasportato, o era nell'altra macchina, senza responsabilità. Questi genitori passano poi dalla polizia a ritirare la patente e il portafoglio del figlio. Quindi la domanda è:
Ma un problema ancor più grave è l’uso di alcol in gravidanza, magari bevendo moderatamente, un’autentica bufala, in generale, e a maggior ragione per la futura madre. Secondo il professor GIDEON KOREN, il maggior esperto mondiale dei disturbi causati al bambino dal consumo di alcol da parte della madre, così come riportato sul sito internet dell’istituto superiore di sanità in data 15 settembre 2008, sulle bottiglie di alcolici vengono riportate le avvertenze in merito agli effetti del bere in gravidanza. Anche il presidente di assobirra, Piero Peron, concorda nel dire che: sul fatto che ci siano alcune specifiche
situazioni, come appunto la gravidanza, alla guida non bisogna assolutamente bere. Doveroso ricordare gli effetti negativi che vi sono nel nascituro, ed il professor HUDOLIN, nel suo manuale di algologia, cita una decina di studi che dimostrano una associazione significativa tra introduzione di alcol tramite vino birra e aperitivi, o superalcolici e un esito sfavorevole della gravidanza: sia
per un aumento a rischio di perdita fetale, sia come ritardo della crescita intrauterina; fino ad arrivare a un quadro clinico del bimbo chiamato: sindrome da alcol fetale.
Ciao Lorenzo, argomento attuale molto interessante come sempre, che io definirei con questa dicitura” se bevi non guidi” un criterio da estendere soprattutto ai giovani. Faccio una premessa: un bicchiere di vino o birra, a pranzo o a cena è una prassi consolidata, ma se si guida bisogna per la propria sicurezza e per gli altri astenersi, è accertato scientificamente che un guidatore già con lo 0,2g/l di tasso alcol emico non riesce più valutare le distanze e la velocità dei veicoli che provengono in senso contrario ( vedi sorpassi ecc), su questo problema bisogna agire su vari fronti ovvero protezione e controllo, ma per comunicare e far apprendere questo pericolo nascosto legato all’alcol non bastano le nuove misure intraprese dal legislatore con la modifica del C.d.S., (art. 55 ) ovvero divieto di somministrazione di alcolici e superalcolici durante la notte dalle 3 alle 6 del mattino divieto esteso in tutti i locali notturni e discoteche, sarà anche un grande passo non possiamo negarlo, ma non basta perché queste imposizioni inciteranno a mio giudizio di più alla trasgressione (es. si compreranno prima e li terranno in auto) e di sicuro alcuni gestori come sempre faranno il sottobanco. A mio parere e per esperienza acquisita servono, piuttosto, interventi educativi e formativi iniziando dalla formazione dei giovani conducenti nelle autoscuole con docenti preparati a tale scopo, con l’aiuto delle scuole, ma soprattutto dalla famiglia. Altresì sarebbe utile per sconfiggere il pericolo della guida in stato di ebbrezza o ubriachezza, farci aiutare dalla tecnologia, basterebbe dotare ogni veicolo sia auto, moto, autocarro, dei sistemi elettronici che impediscono l’accensione del mezzo. E’ pur vero che nella nuova riforma è inserita l’obbligo per i locali che rimangono aperti dopo le 24 dovranno munirsi e mettere a disposizione un alcol-test, ma quanti lo faranno? Chi avrà il compito di controlli? Che sanzioni ci saranno? Chi pagherà le spese di questi strumenti ( es. cambio boccali manutenzione e altro? Tutte domande che mi pongo e c’è molto da dire della loro efficacia dissuasiva, sarò molto critico dirai….ma purtroppo è così. I pericoli che si corrono con il –fenomeno alcol- non riguarda solo chi si mette alla guida, ma si estende a tutti i lavoratori, il pericolo si estende a tutti i mestieri, infatti, che richiedono concentrazione assoluta ( muratori, carpentieri, elettricisti medici, ecc) Tralasciamo il detto ( per chi guida): bere poco fa bene, bere tanto fa male, entrambi sono del tutto fuorvianti, la gravità dei sintomi dovuti alla quantità di alcol ingerito dipende dal soggetto, dal suo stato psicologico in quel momento, per questo ribadisco che la comunicazione dovrebbe essere più scientifica, nel senso che noi siamo un popolo che culturalmente non ha cognizione del bere, dati statistici dimostrano che l’80% delle persone non chiede nemmeno se e in che misura è in grado di mettersi alla guida dopo aver cenato al ristorante e aver bevuto il classico bicchiere di vino o birra. Anche lo spauracchio poi di essere fermato dagli agenti di Polizia preposti al controllo con le sanzioni amministrative del caso ( sequestro del veicolo, ritiro pat. ecc.), non serve, altrimenti non si spiegherebbero i tanti casi di recidività. A tal proposito ricordo che con le nuove norme se sul display dell’etilometro compare una cifra compresa fra lo 0,5g/l e 0,8g/l, cominciano i guai per chi ci (crede) la sanzione schizza da un minimo di 500 a 2.000 euro, e la patente viene sospesa da un minimo 3 mesi a sei, sempre che non si causi un’ incidente, in questi caso, infatti la patente viene sospesa anche fino a 2 anni nonché il fermo del veicolo per 180 giorni. Molti diranno è un’esagerazione, per nulla meno male che hanno modificato qualcosa finalmente, arresto o servizi sociali al guidatore che ha veramente esagerato ovvero avere un tasso alcol emico superiore a 0,8g/ fino a 1,5g/l, non solo la patente viene sospesa fino a 2 anni, ma la sanzione sale da un minimo di 800 a 3.200 euro, con eventuale arresto che poi si tramuta come sempre in altre cose ( vedi servizi sociali o altro) ovviamente il tutto raddoppia in casi di sinistro, finalmente il giudice spero metterà questi pirati in condizioni di assistere gente che si è trovata su sedie a rotelle per colpa di questi criminali vaganti e di conseguenza riflettano sulla drammatiche conseguenze causate dal troppo alcol. Oltre 1,5g/l di tasso alcol emico ( in questo caso si hà alterazioni psicomotorie, calo di percezione di stimoli esterni, vista ecc..) viene revocata la patente di guida per 5 anni oltre le sanzioni appropriate. Vorrei non dimenticare che oltre all’alcol vi è il fenomeno anche’esso molto pericoloso ovvero -le sostanze stupefacenti-, anche per loro le pene sono state aumentate. Speriamo che queste nuove norme facciano riflettere di più. Una volta, si parlava di stragi del sabato sera, non c’era sabato sera senza 10-15 morti di ragazzi giovani morti in incidenti stradali per colpa del’alcol, stupefacenti velocità, e la tv faceva di risonanza, beh , ora non si chiama più strage del “sabato sera” tuttavia la sostanza è sempre quella: morte, anzi ora il bollettino e ogni sera, qualcuno obietterà, ma un singolo caso o due, non fa più notizia purtroppo, tuttavia è palese che la continuità degli eventi è aumentata, dirò di più, la via d’uscita è anche avere un archivio nazionale aggiornato semestralmente o almeno dell’anno precedente, in cui vengono inseriti gli incidenti, dovute alle concause, alcol, droghe, eccetera, orbene questo in Italia non c’è..conoscere per intervenire, ma se non si conosce non si interviene mai abbastanza. Finisco per dire che chi guida non dovrebbe bere, e chi beve non dovrebbe guidare, e tutta la società civile faccia una riflessione per questo grave pericolo chiamato alcol.
Vedi Gabriele qualche domanda quei genitori dovrebbero porsela, possibile che abbiano fatto del loro meglio per i figli ma nn abbastanza, piangere dopo nn serve, meglio piangere prima almeno li conservi… grazie che risvegli certe problematiche…
Quando si tratta di informarsi sugli effetti dannosi dell’alcol, quasi ci si vergogna a parlarne e spesso sembra si voglia “sfuggire” a questo tipo di realtà. Gabriele, tu hai parlato con chiarezza, senza timore e, proprio per questo, sei ammirabile. Una cosa, caro Gabriele, (figlio di una mia grande amica, Licia… tragicamente deceduta, un mattino, in un incidente stradale, mentre andava al lavoro, in biciletta…), sì una cosa voglio dirti e dire a chi leggerà queste mie semplici riflessioni. NON DIMENTICHIAMO MAI LE LACRIME DEI BAMBINI, QUANDO (loro malgrado) SI TROVANO A VIVERE CON PROBLEMI ALCOL-CORRELATI, nelle loro famiglie e nel loro ambiente. Anche tu sei stato un bambino, anch’io… e credo che, in un modo o nell’altro, quel tipo di sofferenza, l’abbiamo provata sulla nostra pelle e ne portiamo ancora l’amaro ricordo. Grazie, Gabriele, perché ciò che si semina, un giorno verrà raccolto. Un’amica della tua carissima tua mamma.
Gabriele che dirti una storia forte ed interessante , per chi come me deve educare due ragazzi mi fa capire delle cose ,grazie .Mat
Bravissimo Gabriele. Ritornare sul tema dell’alcol è utile per tutti. Hai focalizzato il tema dell’associazione pericolosa alcol-guida. Che dire? Nembo ha sottolineato gli elementi più importanti. Mi associo. Occorre certamente una sinergia di provvedimenti a tutti i livelli, occorre la collaborazione di tutti a partire dalla scuola, dalle famiglie per attivare un mutamento della cultura del bere, protesa a responsabilizzare ogni singolo componente della società. Ci vuole tempo, ma credo che si sia cominciato a delineare il progetto finalizzato a salvare tante vite umane. Speriamo che non si riveli solo un manifesto delle
intenzioni. Grazie Gabriele!!
Bravissimo, Gabriele, hai rotto il ghiaccio nel migliore dei modi e un grazie a Sabrina che ti ha proposto. I dati sono agghiaccianti. Forza, ragazzi, datevi da fare, difendete la vostra vita che è irripetibile.