1° MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI !!
Scritto da Scoiattolina il 1 Maggio 2011 | 17 commenti- commenta anche tu!
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Per non dimenticare
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Il Primo maggio: storia e significato di una ricorrenza
Origini del Primo maggio
Tra Ottocento e Novecento
Il Ventennio fascista
Dal dopoguerra a oggi
Origini del Primo maggio
Il 1° maggio nasce il 20 luglio 1889, a Parigi. A lanciare l'idea è il congresso della Seconda Internazionale, riunito in quei giorni nella capitale francese :
"Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città, nello stesso giorno, i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore e di mandare ad effetto le altre risoluzioni del Congresso di Parigi".
Poi, quando si passa a decidere sulla data, la scelta cade sul 1 maggio. Una scelta simbolica: tre anni prima infatti, il 1 maggio 1886, una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago, era stata repressa nel sangue.
Man mano che ci si avvicina al 1 maggio 1890 le organizzazioni dei lavoratori intensificano l'opera di sensibilizzazione sul significato di quell'appuntamento.
"Lavoratori - si legge in un volantino diffuso a Napoli il 20 aprile 1890 - ricordatevi il 1 maggio di far festa. In quel giorno gli operai di tutto il mondo, coscienti dei loro diritti, lasceranno il lavoro per provare ai padroni che, malgrado la distanza e la differenza di nazionalità, di razza e di linguaggio, i proletari sono tutti concordi nel voler migliorare la propria sorte e conquistare di fronte agli oziosi il posto che è dovuto a chi lavora. Viva la rivoluzione sociale! Viva l'Internazionale!".
Monta intanto un clima di tensione, alimentato da voci allarmistiche: la stampa conservatrice interpreta le paure della borghesia, consiglia a tutti di starsene tappati in casa, di fare provviste, perché non si sa quali gravi sconvolgimenti potranno accadere.
Da parte loro i governi, più o meno liberali o autoritari, allertano gli apparati repressivi.
In Italia il governo di Francesco Crispi usa la mano pesante, attuando drastiche misure di prevenzione e vietando qualsiasi manifestazione pubblica sia per la giornata del 1 maggio che per la domenica successiva, 4 maggio.
In diverse località, per incoraggiare la partecipazione del maggior numero di lavoratori, si è infatti deciso di far slittare la manifestazione alla giornata festiva.
Del resto si tratta di una scommessa dall'esito quanto mai incerto: la mancanza di un unico centro coordinatore a livello nazionale - il Partito socialista e la Confederazione generale del lavoro sono di là da venire - rappresenta un grave handicap dal punto di vista organizzativo. Non si sa poi in che misura i lavoratori saranno disposti a scendere in piazza per rivendicare un obiettivo, quello delle otto ore, considerato prematuro da gran parte dei dirigenti del movimento operaio italiano o per testimoniare semplicemente una solidarietà internazionale di classe.
Proprio per questo la riuscita del 1 maggio 1890 costituisce una felice sorpresa, un salto di qualità del movimento dei lavoratori,che per la prima volta dà vita ad una mobilitazione su scala nazionale, per di più collegata ad un'iniziativa di carattere internazionale.
In numerosi centri, grandi e piccoli, si svolgono manifestazioni, che fanno registrare quasi ovunque una vasta partecipazione di lavoratori. Un episodio significativo accade a Voghera, dove gli operai, costretti a recarsi al lavoro, ci vanno vestiti a festa.
"La manifestazione del 1 maggio - commenta a caldo Antonio Labriola - ha in ogni caso superato di molto tutte le speranze riposte in essa da socialisti e da operai progrediti. Ancora pochi giorni innanzi, la opinione di molti socialisti, che operano con la parola e con lo scritto, era alquanto pessimista".
Anche negli altri paesi il 1 maggio ha un'ottima riuscita:
"Il proletariato d'Europa e d'America - afferma compiaciuto Fiedrich Engels - passa in rivista le sue forze mobilitate per la prima volta come un solo esercito. E lo spettacolo di questa giornata aprirà gli occhi ai capitalisti".
Visto il successo di quella che avrebbe dovuto essere una rappresentazione unica, viene deciso di replicarla per l'anno successivo.
Il 1 maggio 1891 conferma la straordinaria presa di quell'appuntamento e induce la Seconda Internazionale a rendere permanente quella che, da lì in avanti, dovrà essere la "festa dei lavoratori di tutti i paesi".
Tra Ottocento e Novecento
Inizia così la tradizione del 1 maggio, un appuntamento al quale il movimento dei lavoratori si prepara con sempre minore improvvisazione e maggiore consapevolezza. L'obiettivo originario delle otto ore viene messo da parte e lascia il posto ad altre rivendicazioni politiche e sociali considerate più impellenti. La protesta per le condizioni di miseria delle masse lavoratrici anima le manifestazioni di fine Ottocento.
Il 1 maggio 1898 coincide con la fase più acuta dei "moti per il pane", che investono tutta Italia e hanno il loro tragico epilogo a Milano. Nei primi anni del Novecento il 1 maggio si caratterizza anche per la rivendicazione del suffraggio universale e poi per la protesta contro l'impresa libica e contro la partecipazione dell'Italia alla guerra mondiale.
Si discute intanto sul significato di questa ricorrenza: giorno di festa, di svago e di divertimento oppure di mobilitazione e di lotta ?
Un binomio, questo di festa e lotta, che accompagna la celebrazione del 1 maggio nella sua evoluzione più che secolare, dividendo i fautori dell'una e dell'altra caratterizzazione.
Qualcuno ha inteso conciliare gli opposti, definendola una "festa ribelle", ma nei fatti il 1 maggio è l'una e l'altra cosa insieme, a seconda delle circostanze più lotta o più festa.
Il 1 maggio 1919 i metallurgici e altre categorie di lavoratori possono festeggiare il conseguimento dell'obiettivo originario della ricorrenza: le otto ore.
Il ventennio fascista
Nel volgere di due anni però la situazione muta radicalmente: Mussolini arriva al potere e proibisce la celebrazione del 1 maggio.
Durante il fascismo la festa del lavoro viene spostata al 21 aprile, giorno del cosiddetto Natale di Roma; così snaturata, essa non dice più niente ai lavoratori, mentre il 1 maggio assume una connotazione quanto mai "sovversiva", divenendo occasione per esprimere in forme diverse - dal garofano rosso all'occhiello alle scritte sui muri, dalla diffusione di volantini alle bevute in osteria - l'opposizione al regime.






Buon Primo Maggio a tutti, amici. Consideriamola sempre la nostra festa anche se siamo usciti dal mondo dei lavoratori. Ma non certo da quello del lavoro. Amiamo e onoriamo la nostra festa.
Lorenzo festeggiamo pure questa importante festa, ma se si continua così, avremo anche la festa dei disoccupati, risulta un livello di 8,3% che arriva a toccare il 26% quando si prende la categoria dei giovani, ogni giorno si perdono più di 1000 posti di lavoro. Numeri indicatori di qualcuno dice che la crisi è alle spalle, che tt funziona, che tt andrà bene ma è solo aria fritta per le votazioni, a questo qualcuno vorrei chiedere perchè abbiamo 7 milioni di disoccupati. Buon Primo Maggio a tutti lavoratori e non lavoratori.
si viva il primo maggio e che sia di monito ai nostri rappresentanti al governo , che in italia vivono anche tanti operai non solo capitalisti ,e che in fondo sono quelli che portano avanti l,italia
Celebrare la festa del 1° maggio significa riconoscere l’impegno di tutti i movimenti sindacali e operai per raggiungere con battaglie e sacrifici, traguardi in campo economico e sociale per tutti i lavoratori. La festa del lavoro è riconosciuta in molte nazioni del mondo ma non in tutte. L’origine della festa risale ad una manifestazione organizzata negli Stati Uniti dai Cavalieri del lavoro (Knights of Labor, associazione fondata nel 1869) a New York il 5 settembre 1882 .La storia della nascita di questa celebrazione suggerito nel suo post Patcagliari è certamente molto interessante.
Il 1°Maggio è un giorno sacro per tutti i lavoratori,è quanto sostengono anche i sindacalisti,però c’è una categoria di lavoratori come le Guardie Giurate, che sono snobbate o addiritura dimenticate a se stesse appunto da tutte e tre le categorie sindacali,facendo presente che le Guardie Giurate sono senza contratto nazionale da tre anni,ed in scadenza c’è anche quello provinciale,senza parlare della qualifica o di un atto giuridico,che permetterebbe di lavorare alla guradia con maggior sicurezza,e quindi di non essere considerato una nullità,visto che sulla strada corre anche il sangue delle Guardie Giurate.Premetto e concludo col dire, che comunque le Guardie hanno fatto giuramento alla Repubblica Italiana e al suo Presidente,senza essere mai considerate da essi,o dai governi che si sono succeduti,sia di destra che di sinistra.Buon 1° Maggio.
anche se ormai sono in pensione avrò sempre nel cuore il primo maggio dei miei ventanni quando la festa dei lavoratori si festeggiava a geggiano (SI) dai Italia ce la faremo.
Sapete la festa del 1° maggio si ricorda che Papa Giovanni Paolo 2° che è stato un papa buono ed oggi è divenuto beato!!
Bellissima esposizione storico/culturale del primo maggio festa dei lavoratori. Onore al merito per Pat e Sco. Certo la festa vale anche per i pensionati che hanno fatto la loro parte con tanti anni di lavoro e per coloro che continuano a lavorare nel campo del volontariato attivo ma soprattutto esprimiamo un fervido augurio che il primo maggio diventi una vera festa del lavoro anche per tutti coloro che oggi si trovano elencati nelle liste dei disoccupati e per i tantissimi giovani che, pur avendo completato gli studi, sono ancora in attesa di una prima occupazione. Attendiamo tempi migliori per tutti.
Ma scusate in questo sito se una persona dice una cosa si risponde oppure si continua l’argomento tipo dei “lavoratori”,tanto per chiedere…
C’è qualcun o online a quest’ora???
Giuseppe,dandoti del tu,anche se nn ti ho mai parlato,prima hai continuato l’argomento,ci sei adesso???
Vabbè non importa,vado a letto,ciauuuuu
aoi, questo è un blog , non una chat, se vuoi chattare ci sono le altre stanze che sono piazza , bar e teatro,comunque se guardi a destra dello schermo , c’è una parte dedicata a chi vuol parlare “in diretta”, (con chi c’è naturalmente)…se giuseppe non c’è in quel momento , non può risponderti…
Patcagliari ha suggerito un bellissimo articolo sulla festa dei lavoratori, quindi se hai qualcosa da dire, impressioni da esternare, puoi farlo quì, sotto l’articolo.
ciao!
Uff……mamma mia non si può sbagliare…
Non importa tanto l’1 maggio è gia passato…
☺ non era un rimprovero. aoi, volevo solo spiegarti come funzionano le cose quì…Probabilmente x essere sintetica ti sono apparsa bisbetica ,non è così, ti assicuro! ciaooooo!!!!
Qualche volta sono testarda….sono diffetti della vita,che ti posso dire…